Cap. 21

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🔸LENA POV'S🔸

Ha anche il coraggio di chiudermi nella sua macchina?! Ma siamo seri?! Certo che mi sento in trappola, ma non è per questo che sono arrabbiata!

-Stavamo per farlo. Finisce sempre così. Tu fai qualche cazzata, io mi arrabbio, cerchi di farti perdonare e io ti perdono. Ma perché succede? Cioè, perché non riesco a controllarmi?-
-Non lo so. Forse perché sei innamorata di me.- Azzarda. Sento l'incertezza nella sua voce.
-O forse perché odio litigare con te.-
-Anche. E pure io lo odio.-
-A me non sembra.-
-E perché? Cosa ti fa pensare che goda a vederti soffrire?- Mi chiede come se non lo sapesse.
-Come fai a non saperlo? Cioè.. Non lo so. Ma lo fai e non mi piace!-
-A me non piace vederti soffrire.- Mi guarda dritto negli occhi.
-Ma non me lo fai capire.- Rifletto bene prima di dire altro, ma quei due bicchieri della sua specialità iniziano a fare effetto e la mia mente non è più tanto lucida. -Insomma.. Sembra che lo fai apposta.-
-Non è così, credimi.- Mi accarezza la guancia e faccio uno sforzo immenso per non appoggiarmi alla sua mano.
-Sei cattivo.-
-Lo so.-
-Non mi piace.-
-Lo so.- Mormora.
-Perché hai parlato con quelle ragazze?-
-Erano clienti.-
-Io no. Nel senso.. Va beh, hai capito..- Mormoro.
Ridacchia. -Intendi che non eri al bancone, vero?- Annuisco. -Eri comunque una cliente.-
-Hai chiesto come mi chiamavo.- Gli ricordo.
-E allora? Volevo sapere a chi piaceva il mio cocktail.- Sorride.
-Beh, sappi che è troppo alcolico. Due bicchieri e già ti vedo con due teste.- Mi metto a ridere, ma lui rimane serio e continua a guardarmi.
-Se avessi saputo che eri tu, non ti avrei fatta bere.-
-Ma non lo sapevi. E hai dato il numero a quelle due ragazze.-
-Cosa? Non ho dato il numero a nessuno!- Si sta scaldando.. Perfetto.. Non ho proprio voglia di litigare.
-Non ricominciamo, per favore.-
-Non ho dato il mio numero a nessuna. Ti avevo già detto che mi hanno chiesto un informazione.-
-Non erano brutte.-
-Per me lo sono tutte, a parte te.-
-Dovrebbero lusingarmi le vostre parole, signore?- Chiedo divertita.
-Assolutamente si, signorina.- Sorride. -L'alcool ti fa divertire?-
-No. Tu mi fai divertire.- Ridacchio.
-E tu mi fai ammattire. Mi rendi pazzo.-
-Impazzisci come me. Ma siamo due deficienti.-
-Perché?-
-Perché ci amiamo e continuiamo a ferirci a vicenda.-

Fa un sospiro. Non capisco se di sollievo o rassegnazione.

Continua a guardarmi negli occhi, ma poi il suo sguardo cade sulle mie labbra. Instintivamente le mordo e lui alza gli occhi per incontrare i miei.

-Non puoi morderti le labbra mentre io le sto guardando.- Mi rimprovera.
-E perché?- Chiedo divertita.
-Perché mi uccidi.- Mormora. Si avvicina ma mi tiro indietro.
-Sono ancora arrabbiata con te.-
-E per cosa? Non ho fatto niente.- Mi ricorda.
-Una troia ti ha preso il telefono e mi ha scritto un messaggio.- Gli faccio notare.
-Si, e tu le hai risposto "lurida vacca". Mi hai sorpreso, ma anche divertito. Non ti facevo così gelosa.- Mi accarezza le labbra con il pollice. -E poi devi ammettere, che senza di lei non ti avrei vista.-
-Quindi ammetti che sono trasparente per te?-
-Non è quello che ho detto.- Si tira indietro e mi guarda meglio.
-Praticamente si.-
-No, Lena! Non sei trasparente per me. Come cazzo te lo devo far capire?! Sei tutto per me, porca puttana. Odio il fatto che si avvicinino a te. Odio quando, anche se non te ne rendi conto, mi fai soffrire parlando con un altro. Si, merda, sono geloso! Ma è la gelosia a farti capire quanto ami una persona! E io sono geloso da morire, Lena! Ucciderei chiunque provi a rivolgerti la parola, ma andrei in galera. Ti amo, Lena! Ti amo più della mia stessa vita! E odio l'idea di farti del male e mi dispiace di tutto quello che è successo. Ti giuro che, ora come ora, non ti tradirei più. Per me non sei trasparente! Per me sei tutto il mio mondo, porca puttana, come fai a non rendertene conto?!-

Sono le parole più belle che mi abbia mai detto. Il problema è che me le sta gridando.

Mi vengono le lacrime agli occhi.

Io odio il fatto di essere così debole quando c'è di mezzo Roman. Ma più provo a dirmi che riuscirò a rialzarmi, più lui mi butta giù. E il fatto più bello è che nemmeno due secondi dopo è di nuovo lì, accanto a me, a tirarmi fuori dall'abisso dove mi aveva buttata un momento prima.

Ed è questo che amo di lui.

Il fatto che, se anche ce l'ha con me o io con lui, che se litighiamo e non ci parliamo per giorni, lui è qui. A starmi vicino, a dirmi che mi ama e che farebbe di tutto pur di non farmi soffrire, nonostante lo faccia continuamente. Amo lui. Amo noi. E quello che sono quando lui è con me.

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