Cap. 47

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Apro gli occhi prima del suono della sveglia. Vado in bagno e, mentre mi lavo la faccia, mi tornano in mente le parole di Roman. Inizio a ridere come una cretina.

Bussano alla porta e mi metto la maglietta mentre dico: -Avanti.-
La porta del bagno si apre e rimango folgorata alla vista di Roman in camicia bianca e jeans. -Buongiorno, amore mio.-
-Buongiorno. Come mai questa visita?- Lo abbraccio e mi dà un bacio sulle labbra.
-Hai pensato a cosa ti ho detto ieri?- Ridacchia mentre mi bacia il collo.
-Ci stavo giusto pensando adesso.- Mi metto a ridere e prendo la cartella. -Mi vuoi portare a scuola?-
-Esattamente. E poi vado a farmi un giro.-
-E la valigia?- Appena lo dico me ne pento subito. -Scusa, scusa. Non ne parlo più.- Alzo le mani.
-Non fa niente. L'ho già fatta, comunque.. Anche se non voglio partire.-
-Nemmeno io voglio che te ne vai.- Abbasso lo sguardo.
-Ehi. Vieni qui.- Mi prende per i fianchi e mi bacia la fronte. -Non ci separeremo mai, piccola. Mai. Ovunque sarò io tu sarai con me. Ovunque andrò io, tu ci sarai sempre, capito? Non dimenticarlo mai. Ti amerò sempre.- Mi fissa negli occhi.
-Ti amo, sempre.- Lo bacio.
-Andiamo sennò arrivi in ritardo.- Mi bacia sulla guancia e scendiamo le scale.

Facciamo colazione e usciamo. Arriviamo davanti a scuola con dieci minuti di anticipo. Liz è all'entrata e Jaco è seduto sulla sbarra che circonda il cortile.

-Vado da Liz.- Dico e faccio per uscire, ma Roman mi ferma.
-No, tu stai qua.- Si avvicina e mi bacia. -Non dimenticarmi, chiaro?- Mormora.
-Perché dici questo?-
-Sicurezza. Io non lo farò e spero che non lo farai nemmeno tu.-
-Non lo farò.-
-Promesso?-
-Si.- Gli prendo il viso e lo bacio. -Come farei a dimenticarmi di te, con tutto quello che abbiamo passato? Non potrei mai. Ci sono troppi ricordi. Sono come impronte di fuoco nella mia mente. Non se ne andranno nemmeno se provo a eliminarli. E credimi..- Lo guardo negli occhi e gli sorrido. -Non voglio. E, soprattutto, non posso.- Mormoro e lui mi prende il viso tra le mani e preme le labbra sulle mie.

Mi fa scendere dalla macchina dopo un'altra sfilza di baci e dicendomi di pensare a oggi pomeriggio.

Vado da Liz e suona la campanella.

Oggi abbiamo cinque ore di laboratorio con il prof Fean. E ho già il terrore.

-Len?- Mi chiama Liz.
-Si?- La guardo.
-A che stai pensando?-
-Niente..- Sbuffo e cerco di non pensare che da un momento all'altro...

Adesso, vorresti dire...

-Buongiorno.- Dice il professore entrando in classe.
-Giorno.- Rispondiamo in coro.
-Facciamo l'appello.- Dice sedendosi alla cattedra. Posa la valigetta a terra e prende il registro.
-Prof, non c'è bisogno, siamo tutti.- Dice Marienne una ragazza della mia classe.

Puoi definirla secchiona. O cocca dei prof.
Smettila.
Okay.

-Ah, si? Non manca nessuno?- Guarda la classe, scorrendo lo sguardo su tutti.
-No, c'è anche Lena.- Dice Faith.

Ma quando c'è bisogno che non parla perché lo fa?!

-Len?- Dice il prof e punta i suoi occhi nocciola nei miei. -Ieri non c'eri.- Osserva.
Annuisco. -No, non c'ero. Avevo un impegno.-
-La giustifica ce l'hai?- Mi chiede segnando qualcosa sul registro.
-Emm.. Si.- Mi alzo, prendendo il libretto delle assenze.

Vado da lui e glielo porgo, lui mi sorride facendo comparire quelle maledette fossette.

-Mettete i camici.- Dice a tutti. Faccio per andare a posto per cambiarmi, ma mi blocca. - Volevo scusarmi per l'altro giorno.- Dice, alzandosi.
-Non fa niente. È stato..-
-Si, lo penso anche io.- Sorride e mi porge il libretto. -Un equivoco. Tutto qui.-
Lo prendo e annuisco.
-Il tuo ragazzo è un po' irruento.- Ridacchia.
-Sta cercando di cambiare.- Lo difendo.
-Persone così non cambiano, Len.- Dice appoggiandosi alla cattedra. Incrocia le braccia e sorride. -È aggressivo anche con te?-
-Cosa?! No!- Quasi grido a quelle parole. Come può pensare una cosa del genere?!
-Scusami, hai ragione. È solo che sembra molto aggressivo. Non solo con me, ho notato i lividi di Jaco.. Ho fatto due più due.- Dice come se fosse ovvio.
-Lui non è violento con me. Non potrebbe mai. Non litighiamo da molto.-

Bugia...
Taci!

-Ed è aggressivo solo con chi si avvicina a me.- Continuo.
-Ah si? Quindi dovrò starti alla larga per non beccarmi un pugno da lui?- Ride. -Sarà difficile dato che sono il tuo professore.-
-Appunto. Dato che è il mio professore, l'equivoco che è accaduto quel giorno non dovrà succedere di nuovo.- Gli sorrido forzatamente e vado al mio posto per mettermi il camice. Il professore rimane alla cattedra e mi fissa.
-Che ti ha detto?- Mi chiede Liz avvicinandosi.
-Niente di che. Si è scusato e mi ha chiesto se Roman è aggressivo con me. Con me? Ma ti rendi conto? Figurati.-
-Assurdo.- Dice ridacchiando.
-Ragazzi uscite!- Tuona il professore avviandosi alla porta.
La classe esce uno in fila all'altro e io e Liz rimaniamo per ultime. Liz qualche passo prima di me.
-Lena.- Mi chiama il prof.
-Si?- Chiedo fermandomi.
Il prof mi affianca e accenno a Liz di andare avanti. -Cosa volevi dire con quella frase?- Mi chiede.
-Quello che ho detto.-
-Lena, non voglio che pensi che sono un pedofilo.- Ridacchia.
-Non lo penso.- Riprendo a camminare.

No, macché!

-Lena, ho venticinque anni e tu ne stai per compiere diciotto..-
-Non sa nemmeno quando li compio.-
-Si che lo so.- Dice.
-E come?- Chiedo bloccandomi.
-Ho visto la tua scheda.- Ammette con un tono che traspare vergogna.
-Ah..-
-Ti ho infastidita?- Mi chiede guardandomi di sottecchi.
-No, sono solo sorpresa.-
-Beh.. Fatto sta che non voglio che lo pensi.-
-Non lo penso, non si preoccupi.-
-Dammi del tu, Lena. Non abbiamo poi molti anni di differenza.-
-Sta cercando un motivo per convincermi ad uscire o qualcosa del genere?-
-No.. Cioè.. Beh..-
-Senta. Io non voglio nessun altro se non Roman, okay?- Lo guardo. Siamo nel laboratorio e sono tutti ai loro posti. -E anche se succederà qualcosa io lo amerò sempre. Non voglio altri se non lui.- Dico in tono fermo.
-Va bene. Sei stata chiarissima.- Mi dice e mi sorride.

Vado al mio posto e inizio a parlare con Jacopo e Liz mentre faccio un'acconciatura alla poupette, tentando di distrarmi da quello che è successo.

Come può pensare che Roman possa alzare le mani su di me?! È aggressivo, okay, lo capisco. Ma su di me non alzerebbe un dito. Ovviamente, a parte quando scherziamo, ma anche lì è sempre delicato, attento a non farmi male.
Te ne fa emotivamente, però...
Questo non c'entra!
Scusa, hai ragione tu.
Certo che ho ragione.. E sai che ti dico? Se mi gira parto con lui!
Ma smettila, non lo faresti!
A no? Vedremo!

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