Cap. 46

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A cena non rivolgo la parola a nessuno, mangio a stento e appena finisco vado in camera.

Possibile che quando stiamo bene deve capitare sempre qualcosa che ci fa dimenticare noi due?
Di che parli, cara?
Di me e Roman, chi sennò?
Beh, è normale... Siete fatti per non essere felici.
Ah, grazie!

Sbuffo e mi squilla il cellulare.

Guardo lo schermo e sospiro di sollievo. È Roman. -Ehi.- Rispondo.
-Ciao, piccola.- Dalla voce sembra tranquillo.
-Tutto bene?-
-Si. Volevo sentirti un po'.-
-Siamo stati insieme tutto oggi.- Gli ricordo.
-E di questo che ti volevo parlare.- Sospira e mi vengono in mente mille domande e tutte con una parola: perché? -Non ti ho trattata bene.- Dice.
Sospiro, in silenzio, di sollievo. -Che dici? Non è così..-
-Si, invece. Ho pensato solo a come stavo e non ti ho calcolata. Scusami, piccola. Ho pensato a me e a mia madre, non ti ho guardata minimamente.-
-Roman, no. È normale, stai tranquillo.. Non mi sono arrabbiata.-
-Sicura?-
-Si. E poi non ne avrei avuto motivo.-
-Si, invece. Sono stato uno stronzo.-
-Quello lo sei sempre.- Ridacchio.
-Oggi è stato peggio.- Sbuffa. -Si sta avvicinando.-
So già di che parla. -Lo so.- Sbuffo.
-Mi mancherai.-
-Non pensiamoci adesso.- Dico, stanno già arrivando le lacrime e non voglio.
-Hai ragione. Domani vai a scuola?-
-Si.- Sbuffo e affondo la testa nel cuscino.
-Dovresti andare a dormire.. È tardi.-
-Non mi interessa. Preferisco parlare con te.-
-Anche io. Lo farei per ore.- Lo sento sorridere.
-E io per giorni.-
-Addirittura?- Ridacchia.
-Si. Ininterrottamente.-
-Lo sai che ti amo?-
-Si. E tu lo sai che ti amo?-
-Non lo dimenticherò mai.-
-Me lo prometti?-
-Te lo giuro su tutto quello che ho di più caro.-
-Quindi su di me?- Rido.
-Su di te, sui miei film in dvd, sulle mie canzoni nel cellulare..- Ride e io mi unisco a lui. -Mi mancherà la tua risata, Leny.-
-E a me la tua.- Guardo il soffitto e sospiro. -Avevamo detto che non dovevamo parlarne.-
-Un giorno dovremmo.-
-Non oggi.-
-Giornata troppo pesante.. Hai ragione.- Sospira. -Come sempre.-
-No, non sempre.-
-Su quello che riguarda me, si.-
-Anche qua, quasi sempre.- Mi torna in mente la serata al locale e cerco di calmarmi.
-Su quello no.- Sospira. Come fa a capire cosa penso anche tramite un oggetto?!
-Sei incredibile.-
-E tu sei unica.-

E io ti amo più di tutto al mondo.
Come cazzo farò a farlo andare via? A lasciarlo andare lontano da me?! Come farò senza di lui?

-Len?- Mi richiama preoccupato.
-Si, ci sono. Scusa, stavo.. Pensando a una cosa.-
-Cosa?-
-Niente di che. Stupidaggini.-

Si, certo.. Che ci casca secondo te?

-Cazzate, dimmi che ti passa per quella testolina adorabile.-

No..

-Non ne voglio parlare oggi.-
-Partenza?-
-Mm..- Dico acconsentendo.
-Qualunque cosa, domani la dimenticherai, perché sarà la giornata più bella della tua vita.-
-Che hai in mente?-
-Eh, vedrai..- Dice misterioso.
-Non dovremmo programmare niente. Ogni volta che abbiamo in mente qualcosa finisce tutto a puttane. O noi che litighiamo o qualcuno che ci fa litigare.-
-Nessuno rovinarà la giornata che ho in mente. Ti fidi di me, amore mio?- Mi dice e lo sento sorridere di nuovo. Quanto vorrei vederlo...
-Più di tutti al mondo.-
-Allora vai a dormire e domani mattina, appena ti sveglierai, pensa alla giornata fantastica che passeremo insieme.-
-Ti penso ogni singolo istante, non solo quando mi sveglio.-
-Anche io. Ogni secondo. Il mio primo pensiero va a te prima di andare a dormire, quando mi sveglio, quando mangio. Sempre.-
-La dolcezza...- Sospiro ridacchiando.
-Nah. È la verità.-
-Una verità dolce.-
-Una verità e basta. Dolce non lo sono.- Ridacchia. -Mi è venuta in mente una cosa, ma non te la dico.-
-Ora la devi dire.. Non puoi dire così, sapendo che sono curiosa e poi non dirmi niente!- Protesto.
-Domani scoperemo tutto il giorno.- Mormora con quel tono che usa quando siamo in quei momenti.
-Roman! Non faremo niente!- Sibilo.
-Vedrai.- Mormora ancora.
-Smettila o entro nel cellulare e ti strangolo.-
-Si potesse fare, amore mio, non dovremmo preoccuparci della distanza che ci separerà tra meno di una settimana.-
-Non dire questo. Hai rovinato il momento!-
-Non l'ho rovinato..- Sbuffa divertito. -Sono le undici, piccola.-
-Non voglio staccare.-
-Nemmeno io.-
-Devo.-
-Lo so.-
-Ti amo.- Sussurro.
-Io di più.- Mormora.
-Ci vediamo domani.-
-A domani, amore.-
-Amore..- Mormoro.
-Cosa?-
-Mi chiamerai sempre amore?-
-Si, alterno.- Ride.
-A me piace.-
-Quale dei due?-
-Entrambi. Mi piace ogni nomignolo che esce dalle tue labbra.- Ridacchio.
-Ah si?- Sorride, mi immagino il suo ghigno soddisfatto.
-Già.-
-Ho molti altri nomignoli da affibbiarti. Soprattutto quando..-
-Zitto!- Strillo e poi mi tappo la bocca.
-Lena!- Grida mia madre dalla sua stanza.
-Scusate!- Grido. Roman ride dall'altra parte della cornetta. -Tutta colpa tua.-
-Certo..- Ridacchia.
-Ora vado sul serio..-
-Okay. Notte, amore mio.-
-Notte amore, a domani.-
-Amore, eh?- Sorride ancora.
-Solo tu puoi?-
-No, no.- Ridacchia.
-Notte.- Rido e dopo la sua buonanotte attacco.

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