Cap. 37

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-Len.- Sussurra Roman entrando in camera mia.
Non mi sforzo nemmeno di asciugarmi le lacrime. -Scusa.- Sussurro.
-Che succede?- Mi chiede con tono dolce e si siede accanto a me, abbracciandomi.
-Niente.- Singhiozzo.
-Len, qualcosa c'è altrimenti non piangeresti così.- Mormora.
-Non è niente. Mi sono commossa nel vedervi così vicini.- Butto lì nonostante nemmeno io sappia perché sto piangendo.
-Non è per questo, piccola. Dimmi che ti passa dentro questa testolina che amo così tanto.- Dice e mi posa un bacio sulla testa.
-Stavo pensando ad una cosa brutta e non voglio farti stare più male.- Mormoro.
Mi fa alzare lo sguardo e punta il suo nel mio. -Pensavi alla morte di mia madre?- Mi chiede.
Faccio un respiro profondo, chiudendo gli occhi e annuisco imbarazzata per quel pensiero. -Non avrei dovuto, mi dispiace.- Sussurro.
-Piccola, lo so anche io che non ce la farà. Non ti preoccupare, puoi dirmi tutto.- Mormora baciandomi sulle labbra.
-Sicuro?- Lo guardo e vedo la tristezza nei suoi occhi. E l'amore.
-Si. A cosa pensi?- Sorride.

E allora glielo dico.

Gli dico quello che ho pensato. Che oltre che sua madre perderà un pezzetto di sé, che non voglio che stia male per la perdita perché è tutto ciò che gli resta.

-Piccola. No.- Mi abbraccia. -Non devi pensare a queste cose e sai perché?- Mi chiede guardandomi negli occhi.
-Perché è triste pensare che tua madre non ci sarà più?- Chiedo tirando su col naso.
Sorride. -No. Perché quelle cose le penso di te.-
-Cosa intendi? Non capisco.- Dico confusa.
-Len, sei tu la mia vita. Sei tu la persona che ho di più caro al mondo. Quello che mi resta.- Mi sfiora la guancia con l'indice. -Sei te che non voglio perdere.- Sussurra.
-Ma..-
-Niente ma, piccola. Ti amo, sempre.- Mormora.
-Anche io.- Mormoro.
-Anche tu cosa?- Sussurra con la fronte appoggiata alla mia.
-Ti amerò sempre.-

Mi bacia. Mi abbraccia.

-Tua mamma mi ha detto di mangiare qua, ti dà fastidio?- Mi chiede.
-No. Perché dovrebbe?-
-Non ti stancherai di me a forza di vedermi qua?- Ridacchia.
-Assolutamente no.- Mormoro.

Scendiamo al piano di sotto e aiutiamo mia madre ad apparecchiare la tavola. Papà non è ancora arrivato e spero non faccia una scenata nel vedere Roman.

-La cena non è ancora pronta potete stare su, vi chiamo io.- Dice la mamma.
-No, stiamo qua.- Dico io.
Roman mi guarda e chiede: -Posso farmi una doccia?-
-Oh.. Certo, scusa.- Rispondo. -Vai su, prendo i vestiti, li metto in lavatrice e poi in asciugatrice così te li puoi rimettere.- Gli sorrido e mi alzo.
-Tesoro, magari anche un asciugamano..- Dice mia madre per ricordarmi che ho fatto la doccia poco fa.
-Si, certo.- Salgo di sopra e Roman mi segue.

Prendo un asciugamano da spiaggia da usare per coprirsi. Gli dico che per i capelli può usare quello normale.

Lui si spoglia davanti a me, lo guardo con gli occhi spalancati, lo squadro da testa a piedi rimanendo folgorata.

-Piccola, ti scandalizzi sul serio?- Si mette a ridere. -Ormai mi hai visto nudo!- Dice.
-Non mi scandalizzo. Da qua!- Gli prendo i vestiti dalle mani mentre lui continua a ridere. -Sbrigati, quando hai finito chiamami che ti porto tutto.-
-Okay, piccola. Peccato che hai già fatto la doccia.-
Lo guardo. -Perché?-
-Potevamo farla insieme.- Ghigna.
-Sta zitto e sbrigati!- Arrossisco ed esco di corsa dal bagno mentre lui se la ride come se avesse detto una cosa normale.

Scendo e vado nel bagno di sotto.

Apro il mobile dove di solito mia madre mette i detersivi e cerco tra tutti. -Mamma, dove hai messo l'ammorbidente?!- Le grido dato che non lo trovo.
Arriva correndo. -Nel mobile, mi pare.- Dice e lo apre. Cerca e poi me lo passa. -Vedi, basta cercare.- Sorride.
-Ma ho cercato dappertutto.- Le dico mentre ne verso un po' nel cassettino della lavatrice.
-Certo, tesoro.- Dice e lo rimette apposto.

Possibile che quando cerco le cose io non le trovo mai e quando le cerca lei, puff!, trova tutto?! Nonostante abbiamo cercato entrambe nello stesso posto e spostando le stesse cose!

-Lena!- Grida Roman dalla mia stanza.
-Mamma, controlli per favore, gli vado a dire..-
-Si, certo. Vai.- Mi dice. Le do un bacio sulla guancia e torno di sopra.

Lo trovo in mezzo alla stanza con un asciugamano legato in vita, i cappelli grondanti acqua e i tatuaggi che brillano.

-Emm.. I vestiti.. Li ho.. Emm..-
-Si?- Dice e si avvicina.
-Appena messi in lavatrice. Appena finisce mamma te li porta.- Dico tutto d'un fiato.
-Bagnati?- Mi chiede sorridendo, dandomi un bacio sul collo.
-Ba.. Bagnati?- Chiedo confusa.
-Hai detto che quando la lavatrice finiva tua madre mi portava i vestiti.-
-No, no. Scusa. L'asciugatrice. Dopo che ha finito la lavatrice. Mamma li mette in asciugatrice e te li porta.- Dico velocemente.
-Come sei agitata, piccola. Che ti prende?- Mormora e mi accarezza la schiena, alzandomi la maglia.
-Niente.- Mormoro.
-Mm..- Mi bacia sul collo di nuovo.

Non ci tengo a fare l'amore con lui quando c'è mia madre in casa. Quindi lo sposto e con un sorrisetto di sfida ed una sua occhiata di traverso corro di sotto.

Lui ovviamente arriva subito dopo. Con solo l'asciugamano addosso. A mia madre non sembra dar fastidio e ci credo!

È diventata rossa poverina.

-Mamma? Sono già in asciugatrice?- Le chiedo per distrarla dal corpo di Roman.
-Si. Si, tra poco saranno asciutti.- Dice distogliendo lo sguardo.

Trascino Roman a prendersi i suoi vestiti, continua a ridere della faccia di mia madre e io lo schiaffeggio per farlo smettere.

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