Cap. 29

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Appena finisce il film andiamo di sotto, dove mia madre sta preparando la cena.

Sono sicura che ci ha sentiti gridare, ma non dice una parola e le sono grata per questo.

-Roman, caro, ti fermi qui per cena?- Gli chiede pulendosi le mani su uno strofinaccio.
-Emm.. Non voglio disturbare, Rose.-
-Oh, ma non disturbi mai.- Gli sorride e controlla l'arrosto nel forno.
-Allora accetto.- Roman si tormenta le mani. Gli accarezzo la schiena per confortarlo e lui mi sorride.

Poco dopo sentiamo aprirsi la porta.

-Sono a casa!- Annuncia mio padre dall'ingresso.
-Siamo in cucina!- Grida mia madre di rimando.

Quando mio padre varca la soglia con la sua valigetta stringe gli occhi puntandoli contro Roman e me. Poi distoglie lo sguardo e va da mia madre. Le dà un leggero bacio sulle labbra e le sorride.

-Che profumino, che stai cucinando?- Le chiede cingendola in vita con un braccio.
-Lasagne e arrosto. Pensavo di fare un dolce. Roman si ferma a cena.- Sorride e lo supplica con lo sguardo di non fare scenate.
-Beh, va bene. Direi che un dolce dopo una cena del genere ci può stare.- Commenta. Non fa caso a Roman, e menomale che si sforzava ad accettarlo..

Io e il mio ragazzo aiutiamo mia madre ad apparecchiare mentre mio padre si fa una doccia.

Il telefono di Roman squilla e prego che non sia qualcuno che possa fargli cambiare umore.

-È mia madre, torno subito.- Mi dice per poi darmi un bacio sulla fronte e andando in salotto.
Mia madre mi si avvicina guardandomi. -Vi ho sentiti.-
-Lo so.- Sospiro.
-Che è successo?-
-Niente. È tutto risolto.- In realtà non è risolto niente...
-Non sono costretto a venirti a trovare e non dirmi che sono maggiorenne per venire da te, cazzo!- Grida Roman dal salotto. Merda.
-È sua madre.- Sussurro alla mia che è sobbalzata sentendo le grida.
-Non trattarmi come se fossi un bambino! So che stai più male!- Grida ancora. -Quando vorrò venirti a trovare ci verrò senza le tue suppliche! Lasciami stare, cazzo!- Poi sento dei passi. E poco dopo entra in cucina con aria corrucciata.
-La cena non è ancora pronta. Andate pure in camera, vi chiamo io.- Dice mia madre. Mi lancia un'occhiata per spronarmi.
-Vieni con me.- Mormoro a Roman.

È tesissimo e stringe talmente forte lo schienale della sedia che ho paura che possa stritolarlo. Lo prendo per mano e lo conduco di sopra mentre mio padre esce dal bagno, lanciandoci un'occhiataccia.

-Non dirmi che devo calmarmi!- Grida appena entra in camera mia e ho chiuso la porta.
-Non ti ho detto che devi calmarti.- Gli faccio notare.
-Beh, stavi per dirlo!-
-Non è vero.-
-Si, invece, ti conosco!- Sbuffa e si siede sul letto.
-Se mi conoscessi sapresti che, prima di dirti di calmarti, ti chiederei cosa succede.- Mi siedo con lui sul letto e non mi guarda nemmeno.
-Mia madre vuole che vada a trovarla.- Ringhia.
-Da quanto non vai da lei?-

Sua madre ha un tumore benigno alla testa ed è comunque costretta a stare in ospedale.

-Due settimane.- Sbuffa e si corica sul letto.
-È tanto.-
-Lo so.- Sbuffa ancora e si stropiccia la faccia. -Non riesco a vederla in quel modo.- Gli si incrina la voce.
-Mi dispiace.- Mormoro e gli accarezzo i capelli.
-Mio padre sta con un'altra donna, mentre lei sta morendo.- Ringhia.
Sussulto. -Non.. Non sta morendo.- Sussurro.
-Si, Len. Mi ha detto che...- Si alza a sedere e si prende il viso tra le mani. -Che ne hanno trovato un altro.- Sussurra.
-Oh..- Mormoro.
-È maligno.- Singhiozza.
-Roman..- Sussurro.
-Non voglio perderla. È tutto.. È.. Lei...- Non riesce nemmeno a parlare, adesso sta piangendo a dirotto. -È tutto ciò che ho.- Mormora e affonda la testa nel mio collo.
-Mi dispiace tanto, piccolo.- Sussurro accarezzandogli i capelli.
Mi abbraccia. -Non voglio che stai male per me.- Mormora.
-A me non dà fastidio. E non me ne ha mai dato.- Gli dò un bacio sotto l'orecchio e lui mugola.
-Lo dici solo per non farmi arrabbiare.-
-No, non è vero. I tuoi problemi sono anche miei, adesso.- Gli dico mentre si rialza. I suoi occhi incontrano i miei e mi viene un colpo allo stomaco. Sono colmi di lacrime, non lo mai visto così. -Io sono qui, con te, sempre. Non ti lascerei mai. Se hai bisogno di sfogarti, io ci sono.- Mormoro accarezzandogli la guancia e tentando di togliere le lacrime sul suo bel viso.
-Lei non è proprio tutto ciò che ho.. Ci sei anche tu. Siete tutte e due ciò che mi rimane al mondo. Non riuscirei a stare senza di voi.- Singhiozza.
-Ti amo.- Gli sorrido.
-Ti amerò sempre.- Mi dà un bacio sulle labbra e mi abbraccia. -Le hanno detto che le mancano pochi mesi.- Mi informa.
-Allora devi andare a trovarla.-
-Verresti con me?- Mi chiede in un sussurro, procurandomi un tuffo al cuore. -Non riuscirei a vederla in quel modo da solo, crollerei.- Continua.
-Certo. Se questo ti fa stare meglio verrò con te.- Sussurro baciandogli il collo.
-L'unica a farmi stare bene sei tu, piccola.- Sussurra.

Mi bacia di nuovo e poco dopo mia madre bussa alla porta annunciandoci che la cena è pronta. Non dice nulla quando vede gli occhi del mio ragazzo e le sono grata di nuovo.

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Salve gentah! 🙋
Beh, capitolo un pochino pesantuccio.. 😬
Non giudicate subito Roman perché non va a trovare sua madre, va bene? Grazie.. 🙆
Che ne pensate? ☺️
Vi piace come prosegue la storia? 😊
Roman riuscirà a trovare lavoro? 🤔
La madre di Roman si salverà? 🤷
Leggete e lo scoprirete! 😉
Commentate 💬 e votate ⭐ Mi fareste piacere. 😚
Un bacio 😘
Emy. 💙

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