Cap. 33

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-È stupendo!- Esclama Liz guardandosi intorno.

I due ragazzi stendono una coperta sul prato e ci mettono i cestini da picnic. Poi Paul posa a terra due palle per giocare dopo pranzo.

-Concordo.- Dico e mi avvicino a Roman. -È bellissimo.- Sussurro quando mi abbraccia.
-Volevo portare solo te qua. Ma dato che la tua palla al piede non ti lascia mai..- Ridacchia.
Gli do uno schiaffo sul petto. -Trattala bene, per favore. Non voglio litigi oggi. È per prenderci una pausa da tutto, o sbaglio?-
-No, piccola. Non sbagli.- Mi dà un bacio sulla fronte. Poi si appoggia sullo stesso punto con la sua. -Ma non ho bisogno di venire qui per dimenticare il resto, perché mi basti tu.- Sussurra e mi dà un bacio sulle labbra stringendomi più forte.
-Ehi, piccioncini! Vogliamo mangiare o preferite trasferirvi direttamente in macchina a fare cose?!- Ci grida Liz dalla coperta su cui si è seduta, accanto a Paul.
Roman sbuffa e la fulmina. -Trattienimi prima che l'affogo.- Mormora.
Ridacchio. -Se tu lo fai dovrai far fuori anche Paul perché ti ucciderebbe.-
-Mm.. Poi ci sarà solo un testimone.- Mi lancia un'occhiata e poi sorride.
-Ah. Quindi non mi chiederesti nemmeno se farei la spia?- Chiedo fingendomi offesa.
-La faresti?- Mi sussurra all'orecchio mentre ci sediamo con gli altri.
-Mai, piccolo.- Sussurro.

Mi stringe a sé e mi dà un bacio sulla tempia. Mi accoccolo accanto a lui.

-Allora, che ci hai messo là dentro?- Chiede Roman facendo un cenno con la testa al cestino pieno di panini.
-Prosciutto cotto; prosciutto cotto e sottilette; mortadella; mortadella e sottilette; salame; salame e sottilette; prosciutto cotto, sottilette e maionese; mortadella, sottilette e maionese; salame, sottilette e maionese; prosciutto cotto, mortadella, salame, sottilette e maionese.- Annuncia fiero Paul.
-In poche parole hai fatto panini per un esercito.- Ride Ro.
-Beh, non so voi, ma io mangio tanto.- Ride anche Paul.
-Ma chi mangia un panino con prosciutto, mortadella e cos'era?- Chiedo.
-Salame, sottilette e maionese.- Continua il mio ragazzo.
-Io.- Dice Paul continuando a ridere mentre prende i panini.
-Ah bene!- Dico sarcastica.
-Io lo voglio con la mortadella, sottilette e maionese.- Dice Roman. -Per Len, prosciutto, sottilette e maionese.- Mi rivolge un sorrisetto.
-Che caro, ti ricordi cosa le piace!- Sospira Liz. Ovviamente prendendolo in giro.
-Sta zitta! Pure il tuo ragazzo sa che vuoi tu.- Le dice lui.
-E che ne sai?-
-Chiediglielo.- Ghigna.

Durante il viaggio io e Liz ci siamo addormentate, invece Roman e Paul si saranno detti qualcosa perché si lanciano occhiate d'intesa di tanto in tanto.

-È vero, Lizzy. Tieni. Salame, sottilette e maionese.- Sorride Paul.
-Grazie.- Gli rivolge un sorriso timido. Scarta il panino. -Ma non è il mio...- Non finisce la frase. Guarda l'interno della carta stagnola e un sorriso luminoso le appare in viso.
-Mortadella e sottilette, piccola Lizzy. Tutto tuo.- Paul le fa l'occhiolino e lei gli si fionda tra le braccia di nuovo.
-Sei incredibile!- Gli dice e lo bacia sulla guancia.

Quando finiamo di mangiare i due ragazzi prendono un pallone e si allontanano per giocare a calcio.

-Allora? Che ne dici di lui?- Mi chiede Liz guardando Paul.
-È perfetto per te.- Le sorrido.
-Dici sul serio? Secondo me siamo tanto diversi.- Dice pensierosa.
-Stai scherzando? Siete perfetti giusto per questo! Perché siete diversi!- Esclamo. Tanto non possono sentirci alla distanza a cui stanno.
-Tu dici?-
-Si. Guarda me e Roman. Siamo diversi eppure..- Guardo il mio ragazzo e sorrido.

Lancia occhiatacce a Paul che alza le mani in segno di difesa e ridacchia.

-Vi completate.- Continua Liz.
-Già..- Le sorrido.

Inizia a fare foto a Paul e io la seguo quando anche Roman si toglie la maglietta perché ha caldo.

-Facciamo una partita a pallavolo?- Chiedo a Liz per distrarci dai due ragazzi.
-Emm..- Guarda ancora una volta Paul e poi si alza. -Passaggi.- Mi guarda supplicante.
-Passaggi.- Concedo.

Ed è quello che facciamo. I passaggi della pallavolo. Schiacciata, battuta e tutto il resto.

Quando ci fermiamo i ragazzi ci hanno raggiunte ancora senza maglia.

-Noi andiamo a farci un bagno. Ci è venuto caldo.- Dice Paul.
-Beh, ci credo avete corso per due ore!- Dice Liz dando un bacio sulla guancia al "suo ragazzo".

Mi chiedo se Paul chiederà mai alla mia migliore amica di diventare la sua ragazza... Ma si conoscono da così poco che mi dico che è un bene che non gliel'abbia detto così presto.

-Venite?- Chiede Paul.
-No, grazie. Stiamo bene così.- Dico sorridendogli.
-Avanti piccola, un bagno non ti farà male.- Dice Roman avvicinandosi a me.
-No.- Gli do un bacio.

Si allontanano e dopo pochi secondi si tuffano in acqua.

-O mamma.- Mormora Liz ad occhi sgranati.

Guardo nella sua direzione e capisco cosa le ha suscitato quella reazione.

Paul è riemerso dall'acqua con i capelli blu grondanti di gocce, li tira indietro. I tatuaggi che brillano illuminati dal sole.

-Credo che morirò se lo rifarà ancora.- Mi dice Liz.
-Dov'è Roman?- Le chiedo non vedendolo.
-Emm..- Socchiude gli occhi e poi indica l'acqua. -È ancora sotto. Beh.. Non più.- Dice sorridendo e lanciandomi uno sguardo malizioso.

Mi volto appena in tempo per vedere Roman tornare in superficie. Scuote la testa, togliendosi i capelli bagnati dal viso. Anche i suoi tatuaggi brillano e rimango folgorata dalla sua bellezza e dal sorriso spensierato che gli illumina il volto.

-Certo che abbiamo scelto dei modelli!- Liz mi dà di gomito e scappiamo entrambe a ridere. -Qua ci vuole una foto.- Mi strizza l'occhio e tira fuori il cellulare.

Li fotografa mentre riemergono di nuovo dall'acqua, scostandosi i capelli. Mentre ridono. Mentre si schizzano.

-Poi me le passi, vero?- Le chiedo.
-Ovviamente, non me ne faccio nulla del tuo amore.- Ridiamo di nuovo e a quel punto i due ragazzi si ricordano di noi.
-Dai, venite! È calda!- Grida Paul.
-Avanti, piccola! Non mi diverto senza di te!- Grida Roman.
-Che dici?- Chiede Liz.
-Andiamo.- Dico convinta.

Ci avviciniamo alla sponda e con i loro sguardi addosso ci spogliamo. Per fortuna abbiamo avuto la grande idea di metterci il costume. Roman grida a Paul di non guardare me e la stessa cosa gli dice lui per Liz.

Ci immergiamo e l'acqua ci arriva appena sopra il seno.

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