Capitolo 13

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Arrivammo a casa di Louis. Più che casa era una villa. Aprì con un telecomando il cancello e parcheggiò nel garage. Uscì e venne ad aprirmi la portiera. Lasciai lo zaino in macchina, tanto lo avrei preso dopo. Ci avviammo verso le scale ed entrammo in casa da una porta. Era enorme. Mi aveva detto che abitava da solo. Come si fa ad abitare soli in una casa del genere?

"Terra chiama Abby, Abby ci sei?" Louis mi sventolava una mano d'avanti al viso. Ero troppo concentrata a guarda la casa, che non avevo fatto caso a Louis e Niall.

"Sono qui, la terra mi ha chiamata e sono arrivata" scoppiò a ridere e mi persi nella sua risata. Sul collo si intravedeva il mio succhiotto della sera prima. Avvampai. I ricordi mi fecero vergognare.

"Mangiamo?" chiese Niall che ci guardava stranito.

"Pizza?" mi chiese Louis. Annuii e chiamarono la pizzeria che faceva pizze a domicilio. Ci spostammo nel salone ed era immenso: pavimento lucido, divano in pelle, televisione enorme, forse il triplo della mia. Niall si buttò sul divano, nemmeno fosse casa sua, ma un pò di educazione?!

Louis mi spinse a camminare verso il divano, ma io mi sedetti per terra con la schiena appoggiata al divano. Sedermi vicino Niall? Non se ne parlava.

Louis aprì la televisione e la console della playstation. Mise il gioco delle macchine. Amo quel gioco, anch'io ci giocavo un pò di tempo fa.

"Posso giocare?" chiesi a Louis. Appena pronunciata la frase Niall scoppiò a ridere. Mi voltai e lo fulminai con lo sguardo.

"Scusa?" chiesi guardandolo male.

"Tu che giochi alla playstation? Una ragazza?" si asciugava le lacrime agli angoli degli occhi.

Feci spallucce e non lo degnai di una risposta. Incominciammo a giocare io contro Niall e Louis giocava con i miei capelli. Mi rilassava. Mi fece una treccia e la tirò gentilmente. Si alzò e dopo cinque minuti tornò con un elastico.

Li legò e la treccia era fatta. Intanto c'era Niall che imprecava contro di me, perchè stavo vincendo.

L'aveva voluta lui la guerra non io!

Il suonò alla porta mi fece sussultare.

"La pizza. La pizza, adesso si mangia. Ho fame" Niall scomparse dietro la porta gridando queste parole. Scoppiai a ridere e misi in pausa il gioco.

Mi voltai verso di Louis era coricato sul divano che giocava con la mia treccia. Mi alzai e mi sedetti vicino lui all'angolo del divano. Accarezzai i suoi capelli e un mugulio uscì dalle sue labbra.

Passai la mia mano nel suo ciuffo e lui si fece piccolo contro il mio fianco. Mi abbracciò stretta a se e sussurrava parole dolci all'orecchio. Mi baciò il collo e si allontanò per guardarmi in faccia.

Passai un dito sul segno violaceo che spiccava dal suo collo. Chiuse gli occhi e mi avvicinai a quel pezzo di pelle e gli scoccai un bacio.

Quel momento fu rovinato da Niall che arrivò in salotto con un pezzo di pizza in mano.

"Se non venite a mangiare, la mangio tutta io la pizza" ci avvertì mi alzai per fare alzare Louis e una volta all'impedi mi scoccò un sonoro bacio sulle labbra. Andammo in cucina e ci sedemmo intorno al tavolo e mangiammo la pizza. Appena finimmo aiutai Louis a sparecchiare mentre Niall ci guardava dalla sua postazione a capotavola. Appena finimmo andammo in salotto a guardare un film.

Avevano scelto un film horror.

Mi sedetti a gambe incrociate sul divano e Louis appoggiò la sua testa sulle mie gambe. Mi mise una mano nei capelli voleva che li acarezzassi.

"Vuoi le coccole?" gli chiese con la vocina di bambina. Annuii e mi sorrise mentre passava il dito sul mio labbro inferiore.

Niall stava mettendo il film, spense le luci e si sedette per terra. Ecco vorrei fermare il tempo in questi momenti. Dove tutto va per il verso giusto. Senza versare lacrime, ma solo sorridendo e scherzando. Passare le giornate a farsi amare. Provavo dei sentimenti verso Louis, forti sentimenti. Lui mi aveva ridato la voglia di vivere, perchè io non sono una guerriera che si salva da sola io sono una principessa che deve essere salvata.

Non so combattare contro i mostri del passato. Loro arrivano ed io affogo in loro, senza nemmeno cercare di salvarmi. Perchè non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa.

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