Capitolo 18

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Entrai in classe e mi ritrovai un bigliettino sul banco, diceva:

'Sono il tuo peggior incubo, Abby l'assassina. La tua storia d'amore con Louis non durerá molto.

Uno dei due morirá!

Z.M.'

Mi guardai in torno per vedere se qualcuno ne sapeva qualcosa, ma ognuno era impegnato a fare altro.

Mi spaventai e se sarebbe successo qualcosa a Louis? Non me lo sarei mai perdonata. Volevo sapere chi aveva scritto il bigliettino.

Entrò il sign Rossi e mi accomodai al mio posto. Incominció la lezione di storia. Amo quella materia mi ha sempre affascinata. Stavamo trattando le civiltá precolombiana. Per quanto io volessi prestare attenzione alla lezione quelle parole scritte, con una grafia abbastanza disordinata, mi ritornavano in mente. Avevo una grande paura.

C'é un momento in cui devi decidere: o sei la principessa che aspetta di essere salvata, o sei la guerriera che si salva da sola. Il tempo da principessa era giunto al termine, ora incominciava il tempo da guerriera. Louis aveva bisogno di una guerriera non di una principessa che piange sempre ed ha paura di tutto.

Lo prometto a me stessa io non sarò più una debole.

La campanella di fine ora, mi fece rendere conto di aver pensato a tutto tranne che alla lezione di storia. Uscì dalla classe per andare a prendere i libri dell'ora successiva. Mi avviai verso l'armadietto e presi i libri di matematica. Odiavo quella materia, ma ancora di più odiavo la professoressa.

Andai in classe e lei era giá lì, con i suoi stupidi occhiali sul naso.

Mi accomodai al mio posto.

"Oggi ho portato i test della settimana scorsa." ci annunciò. Sapevo che quel test era andato malissimo, io e la metematica non andavamo d'accordo. Infatti appena appoggiò il test sul mio banco e vidi una grande F cerchiata in rosso, mi resi conto che avevo davvero bisogno di ripetizione di matematica. Posso chiedere a Jessica, forse lei era brava.

Passai la mattinata a pensare a quel biglietto e a guardare fuori dalla finestra.

L'ultima campanella segnò la fine delle lezioni. Uscii di corse dalla classe e mi scontrai con Louis che mi aspettava fuori. Risi e lo baciai. Sentii molti commenti sgradevoli da parte di chi ci aveva notati, ma non mi importava tutto quello che desideravo mi stava baciando e questo era quello che contava.

"Ti devo dire una cosa" sussurrai sulle sue labbra. Lui mi guardò perplesso. "Una cosa che dobbiamo discutere fuori da qui." continuai. Mi staccai da lui e mi resi conto che c'erano Niall e Jessica. Corsi ad abbracciare Jessica, saltandogli praticamente adosso. Niall lo snobbai come al solito. Uscimmo e salimmo tutti e quattro in macchina. Mi misi comoda.

"Rimanete da me oggi, non c'é Theo e quindi sono sola." Non li stavo invitando era tipo un ordine. Louis rise e mi girai a guardarlo. Lui mi annuii con la testa e mi voltai da Jessica e anche lei annuii, poi mi voltai da Niall che non mi stava prestando attenzione e guardava fuori il finestrino. Gli pizzicai la gamba.

"Ahia" gridò "Lou la tua fidanzata mi ha pizzicato la gamba tienitela lì avanti".

"La mia fidanzata ti ha fatto una domanda e tu non le hai prestato attenzione". Gli disse Louis usando la parola fidanzata.

Quindi eravamo una coppia? Se ha usato quella parola credo di si.

"Si Abby rimango, ma non mi pizzicare più" disse Niall. Gli feci la linguaccia e arivammo a casa. Dovevamo discutere di quel bigliettino.

Entrammo in casa e mi ritrovai qualcosa di molto spiacevole.

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