Capitolo 53

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Bravo il mio campione!

Louis aveva vinto un'altra corsa. Eravamo al pub: io, Louis, Niall, Jessica, Liam. C'eravamo praticamente tutti.

Stavo sorseggiando il mio drink, mentre guardava Louis che rideva insieme a Liam dalla parte opposta del pub. Involontariamente sul mio viso si formò un sorriso. Ero felice al pensiero che anche Louis lo era.

"Che ridi sola, sei diventata pazza" mi disse Niall arrivandomi alle spalle, mi voltai e lo vidi avanzare verso di me. "Sai non lo avevo mai visto così tranquillo in più di dieci anni di amicizia" mi disse indicando Louis alle mie spalle, mi voltai e continuai ad ammirare il sorriso sulle labbra del castano.

"Ehi Abby non so cosa gli hai fatto, ma non smettere di farlo" mi disse sorridendomi "anche se lui è uno stronzo colossale alcune volte, tu non lo abbandonare. Lo hanno fatto in molti nella sua vita, non se lo merita" continuó fissando un punto impreciso d'avanti a se.

"Io non lo lasceró mai, per me lui è fondamentale. Secondo te possono vivere i pesci senza acqua?" gli chiesi guardando i suoi occhi blu.

"Cosa centra con il nostro discorso? Te l'ho detto tu sei pazza" mi disse alzando gli occhi al cielo.

"Rispondi alla mia domanda coglione" gli dissi sbuffando.

"No, i pesci non vivono senza acqua e quindi?" mi chiese dondolando una gamba.

"Lui per me é fondamentale quanto l'acqua per i pesci o Patrick per Spongebob o l'ossigeno per gli esseri viventi" dissi gesticolando con le mani come ero solita fare. "Lui é tutto per me" continuai guardando le mie mani.

Niall mi abbracció e in quel momento mi resi contro di una cosa.

"Dove hai lasciato Jessica?" chiesi.

"Ehi, Abby cercavi me?" mi chiese una voce dietro di me. Mi voltai e sorrisi a quella pazza della mia migliore amica.

"Si, cercavo proprio te, andiamo a ballare?" le chiesi facendole cenno verso la pista da ballo.

Annuì e in un batter d'occhio mi ritrovai tra la folla che si strusciava, tra le urla. Sorrisi e incominciai a ballare, muovendo i fianchi e alzando le braccia al cielo. Amavo ballare, quando lo facevo mi sentivo libera, fuori dal mondo. Mi costruisco un mondo tutto mio, fatto su misura per me. Con unicorni e arcobaleni. Niente paure, nessun ripensamento, nessuna colpa e nessun peso da portare sulle spalle.

Avevo solo un piccolo problemino. Jessica mi aveva costretta a mettere un paio di tacchi altissimi e i miei piedi dopo mezz'ora già gridavano pietà.

Mi andai a sedere, ero tutta sudata e i capelli mi si erano attaccati alla fronte. Vidi una ragazza avvicinarsi a me, ma non la vedevo bene per via del fumo. Appena fu più vicina la riconobbi.

"Mary? Giusto?" le chiesi mentre si sedeva di lato a me e beveva dalla bottiglia di una birra.

"Abby?" mi chiese lei a sua volta. Annuii e ci abbracciammo.

"Vedo che hai fatto amicizia con Mary" mi disse Louis abbracciandomi da dietro.

"Ehi Louis, ciao" gli disse la ragazza facendo un cenno con la mano.

Ma possibile che conosceva tutti?

"Mary finalmente ti ho trovata, ma dove eri finita? Smettila di allontanarti da me" Liam aveva incominciato a gridare contro Mary.

Ehi ma perché tutti spuntavano dal nulla?

"Scusami Liam, ma avevo visto Abby tutta sola e quindi sono venuta qui da lei, mi sono allontanata di mezzo metro e nemmeno. Calmati!" la ragazza si alzó e se ne andó con Liam che le andava dietro.

Che gente strana!

"Sai prima ti guardavo metre ballavi" mi disse Louis, mentre intrecciava i miei capelli. "Dovresti non ballare d'avanti a tutte queste persone" continuò mentre mi faceva alzare dalla sedia per poi condurmi fuori dal pub.

"Perché?" gli chiesi una volta arrivati fuori. "Perché quando lo fai sei così sexy, eccitante che tutti si girano a guardarti e mi da fastidio" mi disse bloccandomi contro il muro.

"Non credo che guardavano me, ma Jessica. Lei é sexy non io" gli dissi passando le mani sul suo petto e lisciando la sua maglia nera.

"Pensi questo solo perché non sei consapevole dell'effetto che fai agli uomini piccola" mi disse baciando il mio collo lentamente e succhiando il pezzo di pelle sotto l'orecchio. Mi passó la mano sul seno e l'altra sulla coscia scoperta per via del vestito corto. Gemetii e mi inarcai sotto il suo tocco esperto.

Mi fanno impazzire le sue mani su di me, ma la cosa stava degenerando.

"Louis, non qui." lo spinsi con le mani lontano dal mio corpo.

"Andiamo a casa?" mi chiese con le pupille dilatate per l'eccitazione.

"Ancora é preso amore tra un pó ce ne andiamo" gli dissi con ancora il respiro affannato.

Gli diedi un ultimo bacio a stampo e poi tornammo dentro.

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