Capitolo 49

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Che confusione che c'era in quel pub. Gente che fumava, gente che beveva, gente che pomiciava.

Ero sulla pista da ballo da un bel pó di tempo. Eravamo arrivati al pub più o meno un'ora fa e non avevo fatto altro che ballare insieme a Jessica, mentre Louis e Niall ci controllavano dal tavolino che avevamo prenotato come nostro.

Per fortuna non avevo messo i tacchi altrimenti a quest'ora i miei piedi erano super doloranti.

Mi sentii prendere dai fianchi. Sapevo già chi era senza che io mi voltassi a guardare. Il suo tocco lo distinguerei fra mille. Mi appoggiai a lui e mi lasciai cullare dal ritmo della musica. Chiusi gli occhi e misi le mani nei suoi capelli.

Mi spostó i capelli su una spalla e incominció a lasciare baci infuocati sul mio collo. Bació un punto dietro il mio orecchio che mi fece gemere dal piacere. Incominció a succhiare quella parte di pelle.

"Louis" sentii il suo nome pronunciato da una voce fastidiosa che mi arrivó dritta al cervello. Louis non si staccó da me, quindi chiunque era poteva aspettare.

Dopo un pó si staccò e si voltó verso la ragazza che lo aveva chiamato poco fa.

"Ciao Emily" disse Louis sfoggiando uno dei suoi sorrisi stupendi.

La ragazza bionda e con le labbra rifatte mi guardó e dopo si avvicinó a Louis.

Odio le bionde, sono tutte così snob.

"Chi é questa?" chiese la ragazza che si era attaccata a Louis mentre mi indicava con un suo dito smaltato di rosso.

"Io sono Abby, la sua fidanzata" dissi marcando con la voce l'ultima parola.

"Ti sei fatto fidanzato, non me lo avevi detto" disse la bionda riprendendosi dal suo stato di schok.

Louis si liberó dalla sua presa e mi abbracció da dietro, guardai la ragazza girare i tacchi e andarsene.

Mi voltai verso di Louis. Ero incazzata nera. Lo guardai con sguardo truce. Mi prese dalla mano e mi trascinò fuori dal tutto quel casino e percorse una piccola stradina portandomi in un vicolo cieco.

"Chi era quella?" chiesi mantenendo la calma, ma mollando la sua presa dal mio braccio.

Mi appoggiai al muro e lo guardai, si era  acceso una sigaretta e guardava tutto tranne che me.

"Allora chi era quella?" chiesi di nuovo perdendo la pazienza. Lo sbattei contro al muro e il suo sguardo finalmente incroció il mio. "Dimmelo Louis, sai quanto odio quando mi tieni le cose nascoste" sussurrai sul suo viso.

"Nessuno, non era nessuno" disse sbattendo me contro il muro e appoggiando il suo corpo al mio.

"Dimmi chi era quella troia, se non vuoi che torno dentro e lo chiedo a lei direttamente" dissi spingendo il suo petto lontano dal mio con la mano, ma fu tutto inutile lui é molto più forte di me.

"Lei era solo un'amica" disse appoggiando la sua fronte alla mia.

"Un'amica normale o un'amica con benefici?" sussurrai sul suo collo.

"Amica con benefici" sussurró chiudendo gli occhi.

"E adesso? Lo é ancora? Vai a letto con entrame sia con me che con lei?" chiesi, guardandai i suoi occhi sgranarsi per la domanda che avevo fatto.

"No, adesso ci sei solo tu" mi disse facendo uno sguardo ovvio.

"Quand'é stata l'ultima volta che ci sei andato a letto?" chiesi prendendo il suo collo in una mano.

"Il giorno che ci siamo incontrati al parco é stato l'ultimo giorno, ero incazzato per quello che era successo alla festa e quindi mi sono sfogato così" disse con tranquillità.

Lo baciai con insistenza. Lui é mio e nessuno lo deve toccare, soprattutto le bionde rifatte. Mi staccai da lui, i respiri pesanti e i petti che si muovevano sotto e sopra velocemente.

"Sei sexy quando ti incazzi piccola" sussurró Louis. Tenni gli occhi chiusi e la fronte appoggiata alla sua. Sorrisi e lo presi per mano.

Tornammo dentro, il divertimento non era ancora finito.

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