Mi svegliai, ma non aprii gli occhi.
Mi sentivo tutta indolenzita ed avevo un forte mal di testa.
Portai le mani alle tempie facendomi un piccolo massaggio sperando che mi alleviasse il dolore.
<Weasley! Ci sei?> aprii gli occhi di scatto.
Quello che vidi mi confuse ancora di più: verde e argento ovunque, letteralmente.
Mi tirai a sedere, ma solo per vedere la Greengrass seduta dall'altra parte del letto a baldacchino dove -evidentemente- avevo dormito.
<Perché sono qui?> chiesi semplicemente.
<Ieri sera ci siamo ubriacate ed io, non sapendo cosa fare, ti ho portata nella mia stanza> mi rispose lei portandosi le mani alle tempie, doveva avere anche lei un forte mal di testa.
Annuii in risposta e mi guardai intorno: c'era solo un letto e un solo armadio, una scrivania e un bagno. <Gli altri letti dove sono?> le chiesi curiosa.
<Io sono da sola, le mie compagne non vogliono stare con me>
Mi rispose lei con una nota di malinconia.
<Perché?> le chiesi ancora.
Quando alzò il capo potei leggere nei suoi occhi la trisezza mista alla rabbia. "Diciamo che abbiamo ideali... divergenti" disse, poi scoppiò a piangere.
Non sapevo cosa fare, così mi avvicinai e l'abbracciai.
Restammo in quella posizione per qualche minuto.
<Mi hai bagnato!> dissi strappandole un sorriso.
<Che ne dici di saltare le lezioni
oggi?>
<E dove andiamo?> mi chiese.
Ci pensai su e poi le risposi
<Ad Hosmeade>.
Lei fece una faccia stupita.
<Non sapevo che i Gryffindor infrangessero le regole!>.
<Molto spesso penso che sarei dovuta finire a Slytherin>.
La bionda mi guardò ancora più stupefatta di prima.
<Chiudi quella fogna, Greengrass!> le dissi e lei rise.
<Adesso capisco, non hai peli sulla lingua, vero Weasley?>.
Risi con lei.
Ci alzammo e lei mi prestò un paio di jeans corti della Lee ed una maglia verde.
<Così sembri ancora di più una Slytherin> disse.
Trasfigurai la sua canotta in una maglietta bordò <E tu oggi sarai una Gryffindor!> le imposi ghignando.
<Mi piace il rosso> disse lei.
<E a me il blu> dissi io <Ehh... pensavi che avrei detto verde, eh, invece!> dissi ridendo.
Lei mi seguì a ruota.
<Cretina!> sorrise lei, lanciandomi un cuscino argentato addosso.
<Ehi!> strillai.
Partí una vera e propria guerra di cuscini. Alla fine la stanza era piena di piume ed il nostro aspetto non era esattamente dei migliori.
<Oddio guarda i miei capelli!> esclamò lei.
<E i miei?!> dissi io.
Ci guardammo e scoppiammo di nuovo a ridere.
<Quando sto con te rido un sacco, Greengrass!> le dissi abbracciandola. Che sensazione strana.
<Me too> mi sorrise lei.
Ci sistemammo e poi uscimmo dalla finestra a cavallo della sua scopa, una nimbus 2001, per non farci vedere dalle altre serpi.
Atterrammo vicino Mielandia, così decidemmo di entrare.
Io non presi nulla e dopo un po' lei se ne accorse.
<Non penserai mica che io pagherò tutti questi dolci!?> mi disse.
Io la guardai interrogativa.
<Su, rubane un paio anche tu> sussurrò lei.
La guardai stupita, ma visto che non scherzava cominciai a riempirmi le tasche di tutto e di più.
Quando non ci stette più niente uscimmo di corsa dal negozio, ridendo come matte.
Ci rifugiammo in una radura vicino alla stamberga strillante a confrontare i nostri bottini.
<Se io ti do questo pacco di api frizzole, tu mi dai due piume di zucchero?> mi chiese lei.
<Si!> esclamai io dandole le piume e prendendo le mie api.
<Ti piacciono proprio, eh?> <Shi, mi piashiono molto le aspi frishiole>
<Non si parla con la bocca piena, Weasley!> mi rimproverò lei dandomi un buffetto sulla spalla. Ingoiai e la guardai male <Tu mi hai fatto una domanda e io ti ho risposto>.
<E l'educazione è andata a farsi fottere?> disse lei con un po' di ironia nella voce.
Non potei fare a meno di ridacchiare.
<Andiamo a prendere una burrobirra?> proposi.
<Ai Tre Manici di Scopa?> mi chiese lei.
Annuii e ci incamminammo verso il locale. All'interno si stava bene, non c'era il vento freddo di fine settembre.
<Due burrobirre, per favore> dissi a Madama Rosmerta.
<Cosa fate voi Gryffindor nel tempo libero?> mi chiese la Greengrass quando ci fummo sedute.
<Giochiamo a spara-schiocca o alle biglie magiche> le risposi.
<Che noia!> commentò.
<Perché voi cosa fate?> chiesi sulla difensiva.
<Bhe, sono dei segreti... ma di te mi fido> mi disse lei con un sorrisino in volto.
<Noi Slythering ci ubriachiamo, per tenerci al caldo, si intende: giù nei sotterranei si muore di freddo! Poi organizziamo festini, giochiamo al gioco della bottiglia, obbligo o verità e... facciamo le corse clandestine> l'ultima parte la sussurrò.
<Corse clandestine?!> esclamai io. <Shh, così ci sentono!>
In quel momento arrivarono le nostre burrobirre.
La Madama girando i tacchi per andarsene ma poi si fermò, girandosi lentamente verso di noi.
<Ma voi due non dovreste essere a scuola?> chiese con gli occhi ridotti a due fessure.
<Corri!> strillai io e ci mettemmo a correre all'impazzata.
<Avviserà i professori> constatò la Greengrass.
<Dobbiamo tornare al castello, e in fretta! Magari arriviamo prima della lettera> dissi io. Salii sulla sua nimbus e partimmo alla volta di Hogwarts.
Mi fece scendere sulla torre di astronomia.
Guardai l'ora: le nove e cinquantacinque.
Ero ancora in tempo per la lezione di Difesa Contro le Arti Oscure.
"Chissà chi è il nuovo insegnante, ieri sera non ci ho fatto caso" pensai.Arrivai in tempo e mi sedetti vicino a Dennis Becker, un Ravenclaw abbastanza simpatico.
Alzai gli occhi e guardai il nuovo insegnante.
A prima vista mi sembrò un rospo vestito di rosa, ma poi mi accorsi che si trattava di una donnina dalle curve formose con una faccia, per l' appunto, da rana.
<Hem, hem> fece la Rana.
<Sono la Professoressa Umbridge, il ministro della magia in persona mi ha mandato qui ad insegnare, vista l'incapacità di Silente nel trovare un insegnante per questa cattedra> disse in tono zuccheroso.
Sulla mia faccia si dipinse una smorfia, che lei dovette notare, perché quando parlò di nuovo mi guardò dritto negli occhi <Sono sicura che diventeremo ottimi amici>.
Suonava un po' inquietante, ma non ci badai troppo.
<Mettete via le bacchette: nelle mie ore non le userete> aprii bocca per protestare, ma lei mi zitti con un'occhiata.
<Il ministro non tollera i metodi che vengono usati qui e, pertanto, con me, userete solo il testo, ovviamente rigorosamente approvato dal ministero. Ora aprite il libro a pagina duecentoventidue>.

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Fight-drinny
FanfictionÈ il quarto anno per Ginny e, sebbene speri di sbagliarsi, lei sa che -come tutti gli anni- accadrà una qualche catastrofe. Che si tratti di Schiopodi o Draghi, chi può dirlo? Nel frattempo, dovrà destreggiarsi tra una migliore amica che la trascur...