Capitolo 29

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->Ignite di  Alan Walker e  K-391

Le settimane dopo quella notte orribile passarono molto in fretta e ormai le vacanze di Natale erano alle porte. L'indomani molti studenti sarebbero partiti per tornare a casa.
Come tutti gli anni, anche io avevo deciso di tornare alla Tana.
Quella sera ci sarebbe stato il grande banchetto pre-natale e non vedevo l'ora.
Era sempre stato un evento magico: tutte le case che mangiano in un unico tavolo, avrei potuto cenare con Draco e Astoria senza destare sospetti!
Guardai l'orario e mi accorsi che se non mi fossi mossa non sarei riuscita a prepararmi in tempo così corsi
verso il dormitorio.

*

Alla fine optai per una gonna nera a coste lunga fino a metà coscia e una camicetta rossa che richiamava bene lo spirito natalizio che si respirava nell'aria.
Con piacere constatai che il preside aveva disposto gli alunni in modo che il golden trio e le mie amiche serpi fossero seduti vicini.
Prima avevo dovuto baciare Harry per continuare quella farsa della nostra relazione, dovevo assolutamente trovare il modo di lascirlo, in fin dei conti non me la sentivo di tradirlo così.
Mi sedetti tra Draco ed Harry, per stare vicino a tutti e soprattutto perché non c'era altro modo per stare vicino al biondo.
Il professor Silente finalmente ci da il via e noi possiamo cominciare a mangiare.
Fortunatamente ho la Green davanti e per una volta possiamo chiacchierare 'alla luce del sole'.
<Ginny, Perché parli con il nemico?> mi chiede Ron.

<Perché ce l'ho seduto di fianco il 'nemico', forse?>
<Bhe potresti ignorarlo come stiamo facendo noi> ribatte l'idiota di mio fratello.
Sto ancora bisticciando con Ron quando Draco, seduto accanto a me, posa una mano sulla mia coscia in modo che potrebbe sembrare casuale.

<Gin, hai studiato la guerra dei Folletti?> si intromette Astoria ed io le sono grata per questo, non ho voglia di passare la cena a litigare con Ronald.
<No, tu?>
<Neanche io: è così noiosa!>dice ed io ridacchio al suo tono esasperato.
<Ginny, perché non hai ancora studiato?> mi rimprovera Hermione
<Herm ti prego, sono in vacanza!>la liquido spazientita.

La mano innoqua di Draco inizia a scendere verso il mio inguine, sotto la gonna.
Le mie guance si arrossano e sento che mi sto bagnando, così tento di distrarmi dalla sua mano che adesso ha iniziato a solleticare la mia intimità da sopra le mutandine.
Inizio seriamente a sperare che quel inutile pezzo di stoffa evanesca.

<Blaise mi passi il sale> dico in fretta
<Ce l'hai davanti>
<Oh> dico in imbarazzo <giusto>

Nel frattempo le dita di Draco hanno aumentato il ritmo ed io sto impazzendo perché -cazzo!- voglio le sue dita dentro di me.
Mi giro e gli lancio un occhiataccia, lui mi sorride sornione e la sua mano sale fino all'elastico del mio perizoma.

<Allora amore, dopo andiamo a fare una passeggiata in riva al lago?> mi chiede Harry e quasi nello stesso istante Draco tira giù le mie mutandine e inizia a sfregarmi il clitoride con forza, cosa che mi fa emettere un mezzo gemito.

<Ah...si....c.certo h.arry....ah> dico gemendo piano.

<Tutto bene?> mi chiedono contemporaneamente più persone.

<si...ah....st-o be.ne> dico senza riuscire a trattenere un altro.
È inutile negarlo: Malfoy ci sa proprio fare con le dita.
E non perché è bravo a suonare il piano o ad intrecciare cestini.

<Gin?> questa volta è solo Astoria a chiamarmi e io la guardo eloquentemente spostando poi lo sguardo verso il basso e poi su Draco, ripetutamente e lei sembra capire perché mi sorride maliziosa.

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