Epilogo

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Three nights -Dominique


Dall'attacco che abbiamo subito ad Hogsmade è passato ormai un mese, Draco si è ripreso da poco e la via scorre serena. Harry e Ron hanno più o meno accettato il fatto che stiamo insieme, ma ogni tanto scappa qualche insulto, ma, d'altronde, non posso mica pretendere troppo, no?

In questo momento sono incamera mia, è da poco scattato il coprifuoco ed Hermione non è ancora uscita per la ronda. 

<Ehi Herm! Non sei un pò in ritardo?> le faccio notare.

<Nah, non credo, e poi tanto è l'ultima sera> Eh si, questa è l'ultima sera: domani si torna a casa! Non faccio caso al suo essere stranamente poco incline a preoccuparsi del suo ritardo: sono troppo concentrata sul fatto che mi aspetta un'estate orribile dato come è andato il mio ultimo incontro con la mia famiglia. Draco già mi manca di certo non riuscirò a vedere né lui né Astoria. Bhe, in realtà probabilmente non riuscirò a vedere nessuno visto che -come minimo- sarò irrimediabilmente in punizione.

<Ginny! Ci sei?>

<Eh? Ah, si! MI hai chiesto qualcosa?> mi risveglio dal mio stato di trance e mi giro verso Hermione. 

<Oh no, mi chiedevo solo se senti anche tu questo suono. Secondo te da dove viene? Per me da fuori> la vedo sorridere in modo strano e mi concentro anche io su quella melodia.

<Sembrerebbe una canzone> rispondo alzandomi e andando alla finestra. Un'espressione di stupore e gioia mi si dipinge in volto: nel pezzo di parco sotto la nostra finestra sono radunati tutti gli studenti e persino i professori. È uno spettacolo incantevole: piccole lucine fatate fluttuano ovunque, i ragazzi hanno uno smoking con cravatta verde, mentre tutte le ragazze un vestito da sera rosso fuoco. Riesco a vedere la professoressa Sproute potare un'aiuola di rose canterine rendendola a forma di cuore, mentre la professoressa McGranitt parla con un gruppo di studentesse che al posto dei vestiti eleganti indossano una serie di tute in tulle nero e dei crop-top argento e oro. Il professor Vitius guida l'orchestra che emette quella dolce melodia e il professor Piton si trova dietro ad un banco allestito con ogni sorta di pozione da festa: dai calderoni escono farfalle incantate, bolle di sapone e persino una serie di cuoricini volanti. Il professor Silente invece se ne sta in disparte con la bacchetta puntata sul cielo, dove una marea di stelle cadenti illuminano la notte. 

Hermione mi affianca e fa un piccolo ghigno. <Sei pronta?> mi chiede.

<Ehm...per cosa?> rispondo.

<Per questo. Ehi laggiù> urla <è ora di entrare in scena!>

Sposto lo sguardo al centro di tutto quel can-can e strabuzzo gli occhi alla vista del mio Draco in piedi su un palco adornato di fiori. Ha in mano un microfono e lo sguardo celestino puntato su di me. 

<Cara Ginevra, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, ed è per questo che voglio ringraziarti con una canzone> sorride ed una melodia ritmata prende il posto di quella vecchia, le ragazze in coop-top cominciano a ballare sotto la direttiva della Megera -che forse tanto megera non è- e Draco, beh, lui comincia a cantare ed ha una voce meravigliosa: bassa e dolce.

Riconosco subito la canzone: è la nostra canzone: FOR LOVE. di Jesper Jenset.

Quando anche le ultime note scompaiono nel vento scoppio a piangere dalla felicità, nel  cielo le luci dei fuochi artificiali si rispecchiano nel lago nero, poco distante.

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