Sleep talking
<Aguamenta!> esclama David bagnandomi.
<Signor Johnson! Meno cinque punti a Ravenclaw> lo sgrida il professor Vitious. Sospiro e tiro fuori il mio specchio dalla borsa: ecco! Ora ho il mascara sbavato!flashback
<Sai, Grifoncina, in realtà ti preferisco struccata>
<Ah si?>
<Si>
<Non lo avrei mai detto>
<Ora ti spiego...io amo te, non il tuo mascara>fine flashback
Sorridendo per quel piccolo ricordo di felicità, mi accingo a riprovare l'incantesimo, che, puntualmente, non mi riesce.
Fortunatamente suona la campanella.
<Halleluja!>esclamo e, senza aspettare il via libera dell'insegnante, comincio a radunare le mie cose.
<BEH, IMMAGINO CHE LA PENSEREBBE IN UN ALTRO MODO, SE SAPESSE QUELLO CHE HO APPENA...> le urla di Harry si sentono fino in classe. Sorrido, probabilmente starà sclerando per via dei G.U.F.O.
"Devo chiedere a Draco come sono andati i suoi..." penso uscendo dall'aula con Luna e raggiungendo il trio miracoli.
<Ciao, abbiamo riconosciuto la voce di Harry. Che cos'hai da urlare?> chiedo.
<Non sono affari tuoi> risponde lui. Alzo le sopracciglia, stupita.
<Non c'è bisogno che usi quel tono con me> rispondo, gelida. <Mi chiedevo solo se potevo aiutarti> aggiungo.
<Beh, non puoi>
<Sei davvero scortese, sai> osservò Luna. Harry soffocò un'imprecazione.
<Un momento> disse all'improvviso Hermione <Harry, loro possono aiutarci> Mi giro a guardarla: ha la classica espressione di quando ha un'idea brillante.
<Ascoltate> proseguì in fretta <Harry, dobbiamo scoprire se Sirius ha davvero lasciato il Quartier Generale>
<Ti ho detto che l'ho visto...>
<Harry, ti supplico!> esclamò disperata Hermione. <Per favore, prima di scaraventarci a Londra controlliamo se Sirius è in casa. Se scopriamo che non c'è, giuro che non cercherò di fermarti. Verrò con te, farò... qualunque cosa sia necessaria per salvarlo>
<D'accordo. E come facciamo a controllare?> aggiunse Harry.
<Useremo il camino della Umbridge! Faremo in modo di allontanarla dal suo ufficio, però ci serve qualcuno che faccia da palo...qualcuno come Ginny e Luna!> spiegò la riccia.
Anche se dovevo ancora capire che cazzo stava succedendo, accettai, seguita subito da Luna.
<Ok. Se riesci a trovare un modo per farlo alla svelta io ci sto, sennò vado subito all'ufficio misteri> commentò aspro Harry.
<L'ufficio misteri? E come pensi di entrarci?> domandò Luna, il sopracitato la ignorò.
<Della Umbridge me ne occupo io> disse Ron <Le dirò che Pix sta distruggendo il reparto di Trasfigurazione>
<Ok. Ma come facciamo a tenere lontano gli studenti?> chiese Hermione.
<Io e Luna potremmo dire che il corridoio è stato riempito di Gas Strozzante> Hermione sembrò colpita dalla prontezza della mia bugia. Beh, mi sono allenata molto negli ultimi mesi nell'arte del mentire.
<Nel frattempo io ed Harry entriamo nell'ufficio e con il camino controlliamo se Sirius è a Grimmauld Place. Tutti d'accordo?> tutti annuirono.
Poco dopo il piano era attivo: Harry ed Hermione erano dentro l'ufficio, Ron con la Umbridge e io e Luna ai due capi del corridoio.
<Hanna! Non ti muovere!> strepitai contro la Habbot.
<Perché?!>
<Non si può passare da qui: qualcuno ha riempito il corridoio di Gas Strozzante...> spiegai.
<Io non vedo nessun gas>
<È incolore> risposi, con un con un convincente tono esasperato, <ma se vuoi passare lo stesso, prego, così potremo mostrare il tuo cadavere al prossimo idiota che non ci crede> lei, spaventata, scappò via.
Mi girai per sorridere a Luna, ma non riuscii nemmeno a dire due parole che una mano mi coprì la bocca e un'altra gli occhi. Qualcuno prese a trascinarmi, forse per qualche metro o forse per qualche chilometro. Dietro di me, le urla di Luna e Neville.
"Quando è arrivato Paciock?!" Mi chiesi distrattamente.
Quando finalmente potei di nuovo vedere, mi ritrovai nell'ufficio della Rospa. Intorno a me tutti i membri della Squadra di Inquisizione tenevano fermi uno dei miei amici. Subito spostai lo sguardo su Draco
-che teneva fermo Ron. Lui però stava guardando qualcos'altro: Harry era a terra, la Umbridge che torreggiava su di lui.
<Cosa stavate facendo nel mio ufficio?!>
<Cercavo la mia Firebolt>
<Bugiardo! Sai benissimo che la tua scopa si trova nei sotterranei! Avevi la testa nel fuoco, con chi cercavi di metterti in contatto?!>
<Con nessuno>
<Stavi cercando di parlare con Silente, non è vero? Confessa!>
<Non è affar suo, con chi Harry parla> ringhiai io. La Rospa fece un cenno al mio rapitore, che mi sbatte al muro con violenza. Gemetti. Quello che mi teneva stretta era Theodore Nott. Quel Nott.
Draco si voltò verso di noi, e potei vedere un lampo di timore per me passargli negli occhi.
<Signorina Bulstrode, vada a chiamare il professor Piton. Bene Potter, visto che non vuoi confessare di tua spontanea volontà, ti farò parlare io!>
Poco dopo, Piton entrò nella stanza, sempre con la sua solita aria da pipistrello gigante.
Per la prima volta nella vita, fui contenta di vederlo: anche lui era un membro dell'ordine della fenice!
<Voleva vedermi, signora preside?>
<Ah, professor Piton> disse la Rospa sorridendo <Si, vorrei al più presto una bottiglia di veritaserum>
<Mi dispiace, ma lei ha finito tutte le mie scorte uno o due giorni fa>
La Umbridge arrossì. <Beh, me ne può preparare dell'altro, no?>
<Certo. Visto che ci vuole un'intero ciclo lunare perché sia pronta, dovrei potergliela consegnare circa tra un mese>
<Un mese?! A me serve adesso, Piton! Ho appena catturato Potter nel mio ufficio!>
<Ma davvero?> commentò lui <Non mi stupisce. Potter non ha mai avuto una grande propensione al rispetto delle regole>
Soffocai una risata, attirando l'attenzione di Neville che mi guardò con disapprovazione.
<Ho bisogno di una pozione che faccia dire la verità, subito!>
<Se vuole può avvelenare Potter, ma visto che tutti i veleni agiscono troppo in fretta, sarebbe pressoché inutile>
<Lei è in verifica, se lo ricordi! Sta cercando di sabotarmi deliberatamente! Fuori dal mio ufficio!>
Strabuzzai gli occhi: avevo capito che Sirius era stato rapito, perciò non potevo lasciare fuggire la nostra unica salvezza.
<Ha preso il cane!> urlai.
Harry capì e mi diede manforte.
<Ha preso Felpato e lo ha portato nel posto dove è nascosta!>
Piton si voltò verso di noi.
<Sa di cosa stanno parlando?> chiese la Umbridge, paonazza.
<Non ne ho la minima idea> commentò l'unto vivente uscendo definitivamente dalla stanza.
<Bene, Potter, non ho scelta... il Ministero capirà, dovrò usare la maledizione Cruciatus per scioglierle la lingua...> sibilò la Umbridge.
<No! Professoressa, è illegale!> gridò Hermione. La Umbridge non le badò.
<Bene Potter, sei pronto?>
Hermione scoppiò a piangere.
<Harry...dobbiamo dirglielo...>
<No!> urlò Harry di rimando.
<Bene, bene, bene, la nostra Saputella ci dirà qualcosa! Su, signorina Granger, parli!>
Hermione singhiozzò ancora più forte.
<Tentavamo di parlare con il professor Silente...a proposito della sua arma segreta>
<Un'arma segreta? Contro il ministero?!>
<S-si!> ansimò Hermione.
<Faccela vedere!> strepitò la Rospa.
<A loro non la faccio vedere!> sputò la riccia indicando i Serpeverde.
Evidentemente la Rospa non aveva voglia di aspettare, così accettò le condizione di Hermione e uscì dalla stanza con la sopracitata e Harry, lasciandoci soli.
<Lasciateci andare!> urlò Ron.
<Giusto!> gli diede manforte Neville.
Volevo aggiungermi anche io a quei cori ma, purtroppo, ero concentrata sulla mano di quello schifoso di Nott, che ora mi stava risalendo lentamente sotto la gonna.
<Allora piccola? Vuoi che ti faccia godere?> mi sussurrò lui all'orecchio posandomi una mano sulla bocca. Tentai di morderlo, ma con scarsi risultati. Nel frattempo, lui mi scostò le mutandine e cominciò a massaggiarmi il clitoride con forza. Nulla di piacevole, essendo abituata ai modi più gentili di Draco.
All'improvviso, infilò due dita dentro, facendomi cacciare un urlo ed attirando l'attenzione di tutti gli altri.
Draco ci mise un nano secondo a capire che stava succedendo.
<Che cazzo fai, stronzo?!> urlò a Theodore.
<Mi diverto> rispose lui ghignando.
<Ma tu sei fuori! Levale le mani di dosso!>
<Cos'è? Ti da fastidio se do piacere alla tua puttana?> lo canzonò lui.
Io gli morsi il palmo in risposta. Quel porco non aveva il diritto di darmi della puttana.
<Ahi!> gemette lui ritirando la mano.
<Stupeficium!> gridò Draco correndo ad abbracciarmi e lasciando libero Ron che osservò la scena con gli occhi sgranati.
Io non ci badai, scoppiai a piangere e mi lasciai andare all'abbraccio del biondo. Tutto ciò che accadde in seguito sono solo immagini confuse: Harry e Hermione che tornano... tutti che litigano... noi che andiamo all'Ufficio Misteri... una trappola... i Mangiamortre... Sirius che muore... Stupificium! Poi, tutto nero.
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Fight-drinny
FanficÈ il quarto anno per Ginny e, sebbene speri di sbagliarsi, lei sa che -come tutti gli anni- accadrà una qualche catastrofe. Che si tratti di Schiopodi o Draghi, chi può dirlo? Nel frattempo, dovrà destreggiarsi tra una migliore amica che la trascur...