*come sempre ascoltate la canzone mentre leggete il capitolo
Mi svegliai di colpo, la luce che filtrava dalla finestra ed una serie di rumori mi impedirono di connettere istantaneamente, ma quando lo feci mi resi conto di due cose: la prima, è che ero mezza nuda tra le braccia di un Malfoy dormiente - cos'è, un vizio?! In secondo luogo, qualcuno stava tentando di scassinare la porta.
Senza preoccuparmi del biondo scattai in piedi, rassettando alla bell'e meglio il mio aspetto. Lui gemette ed aprì gli occhi. <Ma che diamine...In quel momento, la porta si spalancò rivelando la figura austera della McGranitt.
<Weasley? Malfoy? Che ci fate qui? No! Non voglio saperlo. Dieci punti in meno a testa ed ora, fuori dalla mia aula!>esclamò la donna arrossendo.
<Malfoy!> esclamai scuotendolo. Lui mi guardò confuso, ma assecondò le mie mani e mi seguì all'esterno.
<Ma cosa è successo?> chiese, una voltaiche fummo fuori dalla portata della Megera. <Abbiamo scopato? Dimmi di si!>
<No! Mi hai solamente fatto un ditalino> gli riposi <e mi hai leccato la figa> aggiunsi.
Lui mi guardò basito.
Decisi che era inutile per me restare lì.
<Buona giornata Malfoy>*
<Weasley, ho bisogno di te!> esclamò Astoria parandosi davanti al tavolo rosso-oro. I presenti ci lanciarono sguardi confusi.
<Arrivo subito, Greengrass> le sorrisi, sconcertando ancora di più i commensali.
Posai le posate e raccolsi le mie cose, per poi seguirla in giardino.
Ci sedemmo sotto una quercia in riva al Lago Nero.
<Allora... com'è andata con Draco?>
<Dopo avergli ridato la bacchetta mi ha rapita e portata nell'aula di trasfigurazione, poi ci siamo baciati e mi ha fatto un ditalino, mi ha leccata e mi ha fatto avere il primo orgasmo della mia vita. Poi ci siamo addormentati e stamattina la McGranitt ci ha scoperti, ma non sembra essersi arrabbiata più di tanto> dissi tutto d'un fiato.
Astoria rimase a guardarmi senza sapere cosa dire.
<Bhe... sempre meglio che aver fatto cose sconce con Cho> dissi, leggermente dubbiosa e scoppiammo a ridere.
<Vero! Ma avevo ragione anche io: qua sta nascendo qualcosa di romantico!> esclamò lei portandosi le mani al petto e fingendo di cadere.
<Macché! Stiamo parlando di Malfoy mica di Harry!> ribattei io, sdraiandomi di fianco a lei.
<A proposito di Potter... cosa vuoi fare con lui?>
<Non lo so> dissi sinceramente.
<Che situazione di merda> commentò la Slytherin.
<Concordo, ma così non sei di aiuto> sbuffai
<Però posso dare supporto morale!>
<E come?> chiesi sconfortata
<Saltiamo le lezioni pomeridiane?> propose. Sorrisi immediatamente.
Lei rispose al mio sorriso, per poi porgermi la sua sciarpa.<Copriti quel succhiotto su...
*
<Allora Malfoy, questa è la tua pozione> dissi, avvicinandomi a lui e porgendogli un'ampolla contenente del liquido verde scuro.
<Ti chiami Daniel Boston e sei il mio ragazzo, Hufflepuff settimo anno, capito?>lui annuì portandosi la bevanda alle labbra. Meno di un minuto dopo, era diventato irriconoscibile. I suo capelli erano tramutati in un noioso castano chiaro ed i suoi occhi una volta grigi ora erano di un comune nocciola. Rimasi a guardarlo, cercando di capire se mi piacesse più al naturale o no. Lui notò il mio sguardo e mi sorrise.
<Dovrò baciarti?> chiese, malizioso.
<Spero di no> esclamai alzandomi.
Quella sera si sarebbe tenuto il primo incontro dell'ES e noi stavamo per mettere in atto il nostro piano. Lo anticipai ed uscii, lui mi imitò seguendomi per i corridoi.
Arrivammo con un leggero ritardo a causa di una scala capricciosa, per questo quando entrammo gli altri si girarono a guardarci, leggermente allarmati. Li capivo, rischiavamo tutti grosso ed ero sicura che come me avessero tutti i nervi a fior di pelle.
<E tu chi sei?> chiese Harry a Malfoy.
<Daniel Boston, il ragazzo di Ginny> rispose quest'ultimo, disinvolto. Gli porse persino la mano, ma Harry non la strinse e si girò verso di me.
<E questo da quando... ?>
<Da un po'> risposi scrollando le spalle.
<Di che casa sei? E di che anno?> si intromise Ron con fare protettivo.
<Sono Hufflepuff e frequento il settimo anno> Malfoy lo osservò con aria di sfida, sentendosi protetto dal suo aspetto fallace.
<Strano che non ti abbia notato> cinguettò Hanna Abbott attaccandosi al suo braccio.
<Probabilmente sei orba e comunque oramai è only mine> commentai prendendo la mano di Malfoy. Lui mi guardò incredulo, ed io gli sorrisi.
<Ma se sei al settimo come mai sei qui?> proruppe Harry con evidente fastidio.
<Perché la Umbridge ce l'ho anche io e non voglio sostenere i M.A.G.O. senza essere preparato>
<Bene. Allora oggi facciamo gli Stupeficium!> ringhiò Harry dandoci le spalle.
Io e Malfoy ci lanciammo un'occhiata divertita. <Sei un ottimo attore Furetto> mi complimentai.<Anche tu Grifoncina>
- -
<I primi due incontri sono andati bene... Giusto un paio di avanches indesiderate da parte di Cho, ma Malfoy è stato bravo e le ha fatto capire che non era il caso>
<Ok... Perciò che è successo ieri sera?> mi chiese Astoria aggrottando le sopracciglia
< Beh, all'inizio Harry aveva adottato una politica di finzione, per cui ignorava l'esistenza di Draco. Il problema è che ieri sera ha deciso di mostrarsi più inclusivo nei suoi confronti e perciò a fine lezione gli si è avvicinato per chiedergli se aveva bisogno di aiuto. Il problema è che mentre parlavano mi sono accorta che gli occhi di Malfoy stavano tornando normali e perciò, non sapendo cosa fare, mi sono buttata su di lui e l'ho trascinato all'esterno> dissi tutto d'un fiato.
Astoria rimasse immobile, con espressione concentrata. <Quindi... il problema qual'è? Harry penserà semplicemente che sei un pò fuori di testa>
<No, non mi sono spiegata bene. Io ho baciato Malfoy davanti agli occhi di Harry. Cioè, quello che lui crede sia Boston, ma questo non cambia le cose. Ora non mi parla più e non perché mi crede pazza, ma perché è rimasto ferito da questa cosa>
<Ginny... Certo che te li crei proprio i tuoi guai! Facciamo così, di ad Harry che tu e Daniel vi siete lasciati, ma che Boston continuerà a venire agli incontri>
<Sei un genio! Se non ti dispiace, vado subito a mettere in atto il tuo piano!> esclamai abbracciandola.<Figurati!> rise lei, mentre io correvo alla volta del castello.
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Fight-drinny
FanficÈ il quarto anno per Ginny e, sebbene speri di sbagliarsi, lei sa che -come tutti gli anni- accadrà una qualche catastrofe. Che si tratti di Schiopodi o Draghi, chi può dirlo? Nel frattempo, dovrà destreggiarsi tra una migliore amica che la trascur...