Capitolo 13

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*REVISIØNATO*

*Come al solito leggete il brano ascoltando la canzone qua sopra ovvero Glorious di Macklemore

<Che diamine ci fa quella viscida serpe qui?!> la voce tutt'altro che cristallina di Hermione mi svegliò da un sogno bellissimo in cui stavo con Malfoy.
"Aspetta un secondo! Ginevra non può essere un sogno era di certo un incubo!"
Mi schiaffeggiai mentalmente.
Finalmente cosciente mi alzai a sedere guardandomi intorno: Hermione era in piedi davanti a me con le mani sui fianchi in stile mamma Weasley; Lavanda era in piedi davanti alla specchiera con il rossetto in mano; Calì se ne stava sul suo letto ancora mezza intontita ed Astoria era seduta sul mio letto che si guardava intorno spaesata.
Mi alzai e feci sparire la brandina su cui avevo dormito.
<L'ho portata io qui e non avete bisogno di altre spiegazioni> dissi severamente.
Poi mi rivolsi alla Greengrass:
<Quello è il mio armadio prendi quello che vuoi> le dissi sorridendo.
Lei annui e si alzò a sua volta.
Quando entrambe fummo pronte scendemmo in sala comune per andare a colazione e mentre passavamo molti dei miei compagni di casata ci guardarono male, noi due in risposta alzammo il dito medio.

<Oddio la Granger è veramente stressante!> mi disse Astoria mentre entravamo nella Sala Grande.
<Già, in questi giorni proprio non la sopporto!> dissi sinceramente.
"Stai parlando male della tua migliore amica"
"Ma si può davvero chiamare 'amica' una come lei?"
Intanto Astoria si stava dirigendo verso il suo tavolo.
<Hey Green! Dove vai?> le chiesi parandomi davanti a lei.
<Al mio tavolo, perché?> mi chiese lei piegando la testa da un lato.
<Come perché!? Non ti ricordi? Devi mangiare al tavolo con me!> dissi strattonandola.
Ci sedemmo al mio solito posto, una di fronte all'altra.
Gli altri grifondoro appena ci vedevano si sedevano il più lontano possibile.
La cosa non mi sfiorava minimamente, ma a colazione inoltrata i posti rimasti erano quelli vicino a noi ed Hermione, Harry e Ron non erano ancora arrivati.
Quando entrarono in sala sussultai.
<Che c'è?> mi chiese la Slithering davanti a me.
<È arrivato il Golden Trio> dissi indicandoli con la forchetta.
<E allora?> mi chiese lei continuando a mangiare la sua pancetta.
<Ti dice niente che gli unici posti liberi sono quelli accanto a noi?> le chiesi fissandola intensamente.
<Oh> fece la bionda poi si alzò, tirò fuori la bacchetta e con un 'Wingardium Leviosa' ben assestato fece sollevare me e le mie cose e poi iniziò a correre verso la porta.
In quel momento stava entrando Malfoy e il suo seguito.
Astoria si fermò e con un colpo mi fece cadere.
"Ora mi rompo l'osso del collo"
Chiusi gli occhi.
Dopo un po' che non sentivo il pavimento duro sotto di me e nemmeno nessun dolore al collo aprii gli occhi solo per vederne un'altro paio che mi fissavano.
<Hey grifoncina mi stupisci ogni giorno di più: trovi sempre un modo per finirmi tra le braccia!> mi disse lo Slytherin ghignando.
<Mettimi giù Malfoy!> dissi divincolandomi.
Lui per tutta risposta mi strinse ancora di più.
<Metti giù la mia ragazza, Malfoy!>
Il Golden trio si era avvicinato e il moro aveva la bacchetta in mano.
<Non sono più la tua ragazza, Potter> dissi io dal mio posto privilegiato.
"Privilegiato!? Ginevra!"
<Mettila giù e basta, Malfoy!> si intromise Hermione.
<Già> la supportò quell'idiota di mio fratello.
<E se io non volessi scendere?> ribattei io ghignando.
<Mi dispiace grifoncina ma sai com'è oggi c'è una partita e io devo andare a fare colazione> mi disse Malfoy mettendomi giù.
Lo guardai malissimo.
<Ma se vuoi dopo puoi risalire> mi disse facendomi l'occhiolino <Ma in camera mia> aggiunse e se ne andò con i suoi amici al seguito che lo bombardavano di domande.
Purtroppo non solo i suoi amici sono degli impiccioni.
<Adesso te la fai con Malfoy?> mi chiese Harry socchiudendo gli occhi.
<Ma ti pare!?> dissi indignata.
<A me sembra di si. Ti comporti come una puttana> ribatte il moro.
Lo guardai sconcertata.
Poi una mano si abbatte sul suo viso.
Mi girai pensando di vedere Hermione ma al posto suo c'era Astoria.
<Stronzo! Come ti permetti anche solo di guardarla?!> gli urlò addosso
<Lei, la ragazza migliore che conosco! Come cazzo ti permetti brutto coglione!> continuò la bionda tirando un'altro schiaffo ad Harry.
Ormai all'occhialuto era rimasto il segno della mano della bionda.
Il Potter le prese il posto ed ad Astoria scappò un gemito di dolore.
Non ci vidi più.
Tirai fuori la bacchetta e gli lanciai contro una fattura Orco Volante e poi gli tirai un pugno sul naso, rompendogli gli occhiali.
<E non provare mai più a toccare anche solo con un dito la mia migliore amica! Hai capito brutto stronzo?> conclusi tirandogli un calcio nelle palle.
Poi presi Astoria e la portai in infermeria.

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