Capitolo 26

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*REVISIØNATØ*
*What The Hell di Avril Lavigne (la amo)


<Hem-Ehm> comincia la Rospa alzandosi dalla sua poltrona rosa, io ne approfitto per sedermici sopra.

<Benvenuti nella mia aula ragazzi miei!> dice per poi aggiungere una risatina stridula.
Sai che ridere, ha-ha.

<Spero che tra di voi ci sia anche la piccola Weasley, così non dovrò ripeterglielo. Sono felicissima di informarvi che il Ministro della magia in persona mi ha nominata Inquisitore Supremo, pertanto inizierò a valutare i miei colleghi per vedere se sono in grado di insegnare correttamente. Inoltre potrò dettare regole e prendere decisioni, avrete notato tutti l'avviso che ho fatto appendere da Mr Gazza sulla parete davanti alla Sala Grande. Ora andate a pagina settantadue e leggete fino a pagina ottantatre.> conclude con un sorrisetto prima di dirigersi verso la scrivania.
Con un balzo mi alzo in piedi e mi avvicino al banco di Katie Booth, una Corvonero con la puzza sotto il naso, ma sempre piena di appunti.

Come speravo la secchiona ha scritto tutti gli appunti delle lezioni di ieri e in più li tiene in bella vista nella sua sacca di tela. In un attimo li sfilo dal quaderno, dopodiché mi dirigo fuor dall'aula: non ho nessuna intenzione di restare li dentro con la Umbridge.

Appena fuori mi dirigo verso il secondo piano, alla biblioteca.
Dentro non c'è quasi nessuno, tranne Madama Pince e un gruppetto di Hufflepuff del primo che tramano intorno ad un libro di pozioni d'amore. Bah, ma cercatevi un ragazzo alla vostra portata dico io.

Mi siedo al mio solito posto, proprio accanto alla sezione proibita.

"La sezione proibita! Se sono immateriale e invisibile ora ci posso entrare e nessuno lo saprà mai!" penso e mi dirigo verso quegli scaffali inquietanti.

Scavalco il piccolo cancello in ottone per non farlo cigolare e mi avvicino al primo scaffale, pieno da cima a fondo di libri mezzi ammuffiti.
Un paio muovono il pelo sulla copertina quando avvicino la mano per prenderli, quindi preferisco passare oltre.
Dallo scaffale dopo scende un rivolo scuro che somiglia pericolosamente a del sangue perciò decido di andare avanti anche stavolta.
Continua così per tutti gli altri scaffali.
Quando sto per uscire mi accorgo di un piccolo mobiletto tra la quinta e la sesta libreria. Mi avvicino e mi ci inginocchio davanti. Lentamente apro le ante dell'armadietto, già pronta al peggio. Invece dentro c'è solo un piccolo libretto simile a quello di Tom Riddle. Mi blocco un attimo mentre le immagini di quel mio primo anno ad Hogwarts mi passano davanti, fino all'ultima, quella in cui vedo entrare Harry dentro la Camera dei Segreti prima di svenire. È stato allora che mi sono innamorata di lui.

Scuoto la testa e mi concentro sul piccolo libretto. A differenza di quello di Voldemort questo ha una copertina completamente bianca, tranne dei piccoli schizzi neri che sembrano inchiostro. Con mani tremanti lo prendo in mano, al tatto la copertina è ruvida e rigida. Non pesa molto nel complesso, però ci sono tantissimi foglietti che spuntano fuori. Con timore sollevo la copertina, in prima pagina c'è scritto: 'Questo libro appartiene alla regina delle feste, A.N.' .

<Regina delle feste? A. N. ?> sussurro fra me e me.

Volto pagina, ormai incuriosita. In alto c'è una data, 10 Novembre 1892.  Il resto della pagina è completamente vuoto. Passo un dito sulla pagina ingiallita dal tempo, appena tolgo il dito i contorni di una scritta iniziano ad apparire. Alla fine sulla pagina posso leggere:

'Se i segreti che nascondo vuoi scoprire,
una prova dovrai affrontare'

<Quale prova?> chiedo, una parte di me non vede l'ora di affrontarla.

Per un pò non succede niente ed io inizia a temere di essere stata maledetta o qualcosa di simile. ma poi sulla pagina appare una scritta:

'Prova del tuo coraggio dovrai dare,
domani sera,
con la luna piena,
un bagno con la piovra dovrai fare,
ma ricorda che con te mi dovrai portare,
ed i vestiti non potrai usare'

Domani sera la punizione sarà già finita, perciò qualcuno potrebbe vedermi. Ma io sono un'amante del rischio, come ho già dimostrato quando ho accettato di aiutare Draco nel partecipare alle lezioni del E.S. o in altre occasioni.
Adesso che ci penso da quando ho iniziato a frequentare le serpi la mia vita è molto meno noiosa! E io che pensavo che la vita al fianco del Golden Trio fosse divertente! E invece ora che mi ritrovo in mezzo ai verde-argento capisco quante cose mi sono persa mentre facevo la santarellina-migliore-amica-della-Granger-e-sorella-di-Ron-e-membro-del-fanclub-di-Potter. In conclusione mi alzo con ancora il diario tra le mani e mi dirigo fuori dalla biblioteca, verso la Sala Grande per il pranzo.

Poi mi fermo e mi accorgo che non voglio ancora parlare con Draco del libro, perciò torno indietro a prendere anche gli appunti della Booth e lo infilo in mezzo ad un fascio di carte, per nasconderlo alla vista del biondo. Dopodiché ritorno sui miei passi verso il mio tanto adorato pranzo.

Draco è già seduto al nostro tavolo e si sta guardando il polso con non poca indifferenza.

<Cosa hai?> gli chiedo quando mi sono seduta, in risposta lui mi mostra il braccio.

Ora, al posto del '2' di ieri, c'è tatuato un '-6h'. Controllo anche il braccio, e pure lui riporta la stessa scritta.

<Mancano sei ore alla fine della nostra punizione>

<Questo vuol dire che tra sei ore torneremo visibili a tutti>

<E non avremo più il modo di mangiare insieme> dico sconfortata <E non potremo più andare in giro mano nella mano o baciarci nei corridoi...> aggiungo.

<Perché no?> mi interrompe Draco.

Alzo gli occhi su di lui e vedo nei suoi un misto tra determinazione e curiosità.

<Beh perché cosa direbbero gli altri?> dico

<E da quando ti importa di cosa pensano questi trogloditi che ci stanno intorno?>

<Senti... mi è bastata l'ultima volta, vorrei aspettare un pò, andare con calma> dico spostando lo sguardo sul resto della sala. <Poi non pensi a cosa potrebbero dire i tuoi genitori? O peggio... non mi farebbero...del male?> aggiungo, ricordandomi improvvisamente di una mia vecchia conversazione con Astoria nella quale lei mi confidava che metà delle serpi sono futuri mangiamorte.

Riporto lo sguardo su Draco e mi chiedo se lui non fa parte di quel 'loro'.
Istintivamente porto lo sguardo sul suo braccio sinistro, ma mi vergogno subito dopo dei miei pensieri: la pelle è completamente libera da una qualsiasi imperfezione.

Non faccio in tempo a spostare lo sguardo che Draco lo nota e dice:

<Sarò sincero con te, si, mio padre ha intenzione di farmi tatuare...anche se io non vorrei. Ma non posso farci molto, mia madre non ha potere decisionale e tanto meno io.> dice poi aggiunge <Quindi si, io sarò uno schifoso mangiamorte, ma non perché lo voglio, anzi. Da quando ti ho conosciuta ho capito che tutto quello in cui credevo è solo una grande cazzata. Io ti amo, e se adesso non mi vorrai più vedere lo capisco> conclude.

Resto zitta per quelle che sembrano delle ore, poi sussurro in modo che lo senta solo lui, anche se ovviamente non mi può sentire nessuno lo stesso.

<Io ti amo, e anche se tutto questo mi fa paura, non ho intenzione di lasciarti, anzi voglio aiutarti a trovare un'uscita>  lui mi guarda e poi mi sorride sussurrando un 'grazie'.

Restiamo li a sorriderci e il tempo sembra fermarsi in quell'istante eterno e bello come non mai.

Solo sorridersi e amarsi in silenzio, con ancora l'eco di quei 'ti amo'  nell'aria.


*SPAZIO AUTRICE*

Hellooo

Sono sempre io, la vostra Olly!

Anyway questo capitolo l'ho scritto oggi in due ore perché mi sono ricordata solo stamattina che è mercoledì hahah, spero vi sia piaciuto (a me un sacco perché è molto romantico e quindi aww)

Ho deciso che vi farò delle domande perciò RISPONDETEEE e STELLINATE TANTOO
*ops mi ero dimenticata di chiedergi qualcosa hahah anyway... colore preferito? Io verde XD

Ok vi love tanto,

Olly

Fight-drinnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora