*Holy di Windgale
TO ALL FIGHTERS:
Ciao, come state? Sono passati mesi dall'ultima volta che ho scritto, e me ne pento. Mi mancavate e mi mancavano Draco e Ginny. Sono cambiata e migliorata, nonostante ciò non cambierò niente: non ho intenzione di abbandonare Fight a due capitoli dalla fine! Vi voglio bene, Liz.
Sentirlo dentro di me mi fa sentire bene e, quando va così veloce, mi sembra di vedere le stelle. Non ci sono dubbi su chi sia il miglior amante di tutta Hogwarts: il mio Draco. Sento la freschezza delle lenzuola sotto di me. Sento il suo respiro caldo sul collo. Sento le sue mani che vagano su di me. Sento i suoi capelli fini solleticarmi la fronte. Sento il suo amore silenzioso circondarmi e possedermi a sua volta. Perché si, anche io lo amo. Lo sento nel petto, quell'amore, quello che ti farebbe dimenticare tutto e tutti per la persona che ami. Non parliamo quasi mai, il più delle volte agiamo. Anche se magari non dureremo per sempre, forse dureremo una vita, la nostra. E poi, eccolo li, il familiare calore che mi risale dallo stomaco. Il piacere, quello potente, che solo un bravo amatore sa dare. <Draco!> Strillo mentre l'orgasmo che mi ha appena regalato si diffonde nel resto del mio corpo, facendomi tremare e gemere. Lui da altre due spinte e viene, riversandosi dentro di me. <Ti amo> sussurro. <Anche io> <Davvero?> Nonostante me lo ha già detto ieri sera, quando pensava che stessi dormendo, voglio sentirmelo dire anche in faccia. <Si- mi da un bacio sul naso - si - sulla fronte -e poi si -su una tempia - ti amo, Ginevra Weasley> Finisce baciandomi sul serio. Lo faccio sdraiare sotto di me e lo bacio con passione. <Ginny! Hanno aperto le porte e...Oh! Per Salazar, scusatemi!> Mi giro di trecentosessanta gradi e osservo Emily portarsi le mani al viso correre via. <Su, alzati! Possiamo finalmente uscire!> dico a Draco balzando in piedi. <Si, arrivo> Lo osservo prendere il mantello di Harry e avviarsi alla porta. <Dove vai? Non mi aspetti?> <Non dovremmo obliviare la bimba?> <Macché! È la sorella di Blaise, e poi è talmente traumatizzata che non lo dirà neppure a lui> <Se lo dici tu> acconsente, sorridendomi. Dio! Ma perché è così sensuale in tutto quello che fa? Nel frattempo mi sono vestita, lui pure. Lo precedo giù dalle scale, non mi giro ad accertarmi se mi sta seguendo: tanto non potrei vederlo per via del Mantello. Vengo letteralmente trascinata fuori dalla Sala Comune e mi ritrovo tra le braccia di Ron. <Ehi, Sorellina! Dove eri finita? Abbiamo mandato una primina a cercarti ma ha detto di non averti trovata> Sorrisi pensando ad Emily. Poverina, era propio shockata. Ripensandoci feci una risatina, spostandomi da lui. <In camera. Stavo dormendo> <Bah, mi sa che era un pò stupida quella, beh, c'era da aspettarselo, è una Zabini!> <Non fare il razzista, Ron! Che hai contro le serpi?> <Che hai tu, piuttosto! Ti senti bene?> <Si si, tranquillo> Mi scanso da lui e scendo le scale, ma quello che vedo mi fa frenare d'improvviso: Lucius Axabras Malfoy che parla con la Rospa. Mi avvicino per sentire che dicono. <Dov'è finito mio figlio?!> <Si calmi, signor Malfoy! Può anche essere che non lo abbiamo semplicemente visto, in ogni caso, ora faremo l'appello> Dopodiché tossisce un pò e si punta la bacchetta al collo, amplificandosi la voce. <Ehm, ehm, tutti gli alunni devono recarsi ora in Sala Grande per l'appello, lì ci sarà un banchetto predisposto per sfamarvi> Purtroppo non riesco a sentire altro per via della mandria di studenti che mi si riversano contro, trascinandomi una seconda volta, stavolta in sala da pranzo. Come sempre è addobbata con i vari colori delle case, l'unica cosa che cambia è un piccolo tavolino apparecchiato per due in fondo alla Sala. Lo osservo e sento gli occhi inumidirsi per la commozione. <Draco> sussurro. Qualcuno mi viene addosso. <Ehi! Che ti fermi sull'entrata, babbea!> "Beh, vuol dire che mi vedono, allora perché c'è quel tavolo?" mi chiedo andandomi a sedere vicino ad Hermione. <Ehi Gin, tu sai perché c'è quel tavolino? Mi da fastidio non saperlo. E poi perché è apparecchiato per due e soprattutto perché ha i colori verde e rosso? In più hanno aggiunto dei posti alla tavolata dei professori mi sa che...> <Hermione! Frena! Non ci capisco più nulla> <Si, scusa Ginny> La riccia ride leggermente e sposta lo sguardo sulla Rospa, che ha appena iniziato a parlare. Anzi, a gracidare. La imito e mi metto in ascolto, sia mai che dica qualcosa di importante. <Ehm, ehm, grazie all'aiuto del Ministero siamo risusciti a riaprire le Sale Comuni, avete domande?> Un bambinetto di seconda alza la manina per aria. <Si?> <Perchè c'è quel tavolo?> Chiede indicando il mobile incriminato. Automaticamente sposto lo sguardo sul tavolo dei Serpeverde, cercando Draco. Non riesco a vederlo. Possibile che sia ancora in Sala Comune? No, sarà in bagno. <Non lo sappiamo: è apparso durante le Giornate delle Case. Nessun professore riesce ad avvicinarsi, ma non dovete provarci. È vietato!> Ammette la rossa a malincuore. Ghigno, tanto vale provare. Mi alzo in piedi. <Signorina Weasley, vuole dire qualcosa?> <Si, vede...> comincio avanzando verso il tavolo. <Questo, è opera di Silente> dico, per poi sedermi sulla poltrona rosso-oro. <Come...Perch...Allontanati subito!> <No.> La Rospa si colora di viola, per poi correre infuriata versa di me ma, quando è a meno di un metro dal tavolo, viene sbalzata via d una forza invisibile. Tutti trattengono le risate. <Che diavoleria è mai questa?!> <Si chiama magia, professoressa> Stavolta tutti gli studenti ridono apertamente, e qualche professore sogghigna sotto i baffi. <Vai così Ginny!> esclama Fred avvicinandosi al tavolo, ma viene sbalzato via. E così anche tutti quelli dopo di lui. <Non avvicinatevi! E tu, signorina Weasley, si allontani immediatamente da li, per la sua sicurezza> esclama la McGranitt. Ma io non mi muovo, soprattutto perché la porta si è appena spalancata ed è entrato Draco con suo padre. <Che sta succedendo?> tuona Lucius avvicinandosi alla Rospa <Stavo chiaccherando con mio figlio quando abbiamo sentito molte urla e dei tonfi> <Mi scusi signor Malfoy, ma stiamo riscontrando dei problemi con quel tavolo.> Sia Lucius che Draco si girano verso di me, quest'ultimo non appena mi vede si lancia in una corsa ed oltrepassa -sotto gli sbalorditi presenti- la barriera come se nulla fosse. <Stai bene?> mi chiede, ma non faccio in tempo a rispondere che la barriera diventa visibile -è di un azzurrino dorato- e tutti fanno un passo indietro. <Si, tranquillo> <Come...come hai fatto signor Malfoy?> gli chiede la professoressa McGranitt. <Perché? Non ho mica fatto niente di che, non ditemi che siete talmente insulsi che non riuscite a fare due passi avanti> risponde arrogantemente, per poi sedersi sulla poltrona verde-argento. Poi tutto buio: la cupola protettiva era completamente diventata nera e poi la sua voce, Silente. <Ragazzi, non ho molto tempo: Draco dille quello che le devi dire, e in fretta, poi questa cupola scoppierà e tutti dimenticheranno l'accaduto> Draco annuisce e poi si volta verso di me, incerto. <Ginny...sono promesso sposo ad Astoria> <Cosa?!> E la cupola esplode. Cado a terra, le parole di Draco che mi rimbombano in testa. Poi tutto nero.

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Fight-drinny
Fiksyen PeminatÈ il quarto anno per Ginny e, sebbene speri di sbagliarsi, lei sa che -come tutti gli anni- accadrà una qualche catastrofe. Che si tratti di Schiopodi o Draghi, chi può dirlo? Nel frattempo, dovrà destreggiarsi tra una migliore amica che la trascur...