Capitolo 23 • Parco

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Angelica passò la prima parte del pomeriggio a cercare di convincere Beatrice a venire in palestra con lei, ma non ci riuscì. L'amica era irremovibile.

Fu così che decise di andare a provare da sola un giorno di quelli, magari facendosi aiutare proprio da Riccardo per qualche consiglio.

Dopodiché, si fece la doccia e asciugò i capelli. Per un look autunnale, indossò una gonna color cannella e una maglia nera aderente, collant neri e stivaletti scamosciati bassi.

Tinse le labbra di un nude opaco e più scuro di quello classico, definì la palpebra superiore dell'occhio con una linea sottile di eye-liner e infoltì le ciglia con il mascara

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Tinse le labbra di un nude opaco e più scuro di quello classico, definì la palpebra superiore dell'occhio con una linea sottile di eye-liner e infoltì le ciglia con il mascara.

Infilò uno spolverino di un paio di gradazioni più scuro della gonna e incastrò nella tracollina minuscola il solito mucchio di cose essenziali.

Riccardo arrivò a casa di Angelica a piedi verso le quattro, con addosso una felpa blu notte i jeans scuri. Non aveva molta fantasia negli abiti e non si era mai posto il problema, in tutta onestà.

Il primo ad uscire dall'abitazione fu Michele, saltellando dalla gioia di farsi accompagnare da Riccardo. Quando lo vide, gli saltò addosso e lo abbracciò con foga.

- Ciao, Riccardo! Oggi ci porti tu al parco, vero? - domandò il bambino, tutto entusiasta.

- Sì, Michi. Ci divertiremo, vedrai. - sorrise il ragazzo.

Angelica uscì di casa quasi senza alzare gli occhi, perché stava cercando qualcosa nella tracollina. Riccardo la vide muoversi distratta e confusa e si intenerì; una folata di vento le scompigliò i capelli setosi e le mosse la gonna, facendola irritare.

Lui rischiò di scoppiare a ridere, ma si distrasse guardandole le gambe. Erano proprio belle ed erano state sotto di lui giusto la sera prima.

- Va be', la crema per le mani salterà fuori prima o poi, no? - si lamentò infine la ragazza, arrendendosi a chiudere la porta.

- Se vuoi ti aspettiamo ancora un po'. - fece Riccardo.

- Davvero? - si meravigliò Angelica.

Quando lui rise, lei assunse un'espressione piatta.

- Scemo. Andiamo, dai. - sospirò.

Michele insistette per stare in mezzo, con grande disappunto degli altri due.

Non appena arrivarono al parco, però, il bambino li salutò (con maggior enfasi per Riccardo) per andare dai suoi nuovi amici.

Riccardo prese Angelica per mano.

- Vieni di qua, c'è un bel percorso da fare intorno al parco.

- Non perderemo di vista Michele? - domandò lei, da brava sorella maggiore.

Il ragazzo scosse la testa.

- Anche fosse, si tratta di qualche passo. Tranquilla, è tutto sotto controllo. - la rassicurò.

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