L'estate è la stagione dei colori accesi, delle serate con gli amici che finiscono al sorgere del sole, delle giornate lunghe e le notti corte, delle onde del mare che si infrangono sulla battigia sabbiosa. È la stagione delle feste, dei parchi di divertimento, della spensieratezza.
È anche la stagione del Fresh Music Summer Festival: una delle occasioni che Riccardo sfrutterà per promuovere la sua musica.
- Ci pensi che oggi, tra un anno, potremmo essere a scuola ad affrontare la maturità? - osservò Beatrice.
Angelica le lanciò un'occhiata contrariata.
- Ti sembra il momento di pensarci?!
- Hai ragione, meglio godersi quest'estate. Potremmo non averne altre così spensierate. - concordò la rossa.
Per quanto potesse essere stato stressante l'ultimo mese di scuola, nessuna delle due aveva idea di cosa si affacciava all'orizzonte: maturità, patente, preparazione ai test d'ingresso universitari e il solito carico di studio, preoccupazioni quotidiane e non... e una relazione da tenere in piedi, per ciascuna delle due. Costruire una relazione poteva non essere difficile, mantenerla in vita lo era sempre, perché richiedeva impegno, costanza e dedizione.
Cecilia e Nicola sgusciarono vicino ad Angelica e Beatrice come sardine nella folla, con i bicchieri delle bibite servite poco più in là tra le mani.
- Ecco qua. Abbiamo sudato da matti, abbiamo fatto i maleducati in fila e abbiamo sgomitato di continuo, ma ce l'abbiamo fatta ed è questo che conta. - riassunse il biondo.
- C'era bisogno di dirlo? Se rispetti tutte le regole da persona educata e precisa, prendi da bere a Natale. - sbuffò Cecilia, con ovvietà.
Angelica rise inevitabilmente, poi sorseggiò la bevanda fresca.
- Se può consolarti, Nico, ne è valsa la pena. - disse.
Lui, però, non la stava più ascoltando. Beatrice l'aveva preso per mano e a baciarla ci aveva pensato da sé, con dolcezza. Aveva le mani infilate nei ricci boccolosi della ragazza che amava e solo dei colpi di tosse lo distrassero.
- Potete limonare anche dopo, eh. - commentò Cecilia, scherzosamente acida.
- Provvederemo. - fu la risposta di Nicola, che roteò gli occhi.
La presentatrice del festival, una stangona con le gambe lunghe e snelle scoperte dall'abitino corto, che si rapprendeva nella vita stretta dopo un vertiginoso scollo a V sul seno generoso, scosse le onde castane della sua chioma e sorrise con le labbra rosse al pubblico.
La folla davanti al palcoscenico era immensa, colorata, rumorosa, impaziente di cantare e ballare. Angelica e i suoi amici stringevano con le unghie e coi denti i loro posti privilegiati sul davanti.
- È arrivato il momento che aspettavate tutti. È lui, è dietro il palco, è carico per voi. Fategli sentire quanto lo volete sentir cantare! - esclamò la presentatrice, sorridente e gioiosa.
Urla e acclamazioni esplosero dalla folla.
- E allora eccolo qui, pronto a farci innamorare tutti, Riccardo Amante!
Dall'inizio dell'annuncio, Riccardo si palesò sul palco e alzò la mano in segno di saluto, sorridendo, con l'altra mano che reggeva la chitarra classica.
Angelica non avrebbe saputo dire il numero esatto di volte che l'aveva visto esibirsi solo ed esclusivamente per lei, nella sua stanza, con quello stesso volto adorabile, quella stessa voce incantevole e quella stessa chitarra classica. Ed era lì, in quel momento, davanti al suo pubblico, deciso a rapire tutti con la sua musica ipnotica.
Sistematosi sullo sgabello e regolata l'altezza del supporto del microfono, pizzicò le corde della chitarra e accompagnò poi la melodia con la voce.
Occhi bassi, un respiro profondo
Forza, oggi è un nuovo giorno
Pensa a me, so che mi vedi
Guardami, dimmi chi vedi
Parlami, lo so che fremi
Toccami, ma senza freni
Baciami, perché ti trattieni?Il suo sguardo incrociò quello di Angelica, che rise. Tutti gli altri si apprestarono a cantare il ritornello con lui.
Sotto questo sole, dietro a mille ombre
Il nostro è un solo cuore
Non vedi quanto soffre?
E guarda mentre finisce
Il tramonto che cosa c'è
C'è un dolore grande che trascina me e te
E ci porta giù nelle tenebre...Seguì un breve pezzo in chitarra soltanto, poi Riccardo attaccò la strofa successiva. Non a caso, puntò gli occhi su Angelica e non fu l'unico.
Capelli lunghi, curve mozzafiato
Statuaria bellezza, fascino innato
Viso un po' spento, cos'è capitato?
Vieni qui e apri il tuo cuore
Raccontami, mio grande amore
Mostrami il tuo dolore
Lascia che io lo porti altrove
Tendimi le tue belle mani
e stringimi come se non ci fosse un domaniRiccardo chiese al pubblico di completare i versi dell'ultima strofa mentre lui avrebbe cantato l'inizio. Lo ripeté poi da capo, cantandolo tutto con emozione e gioia palpabile.
Sotto questo sole, con mille desideri
dimentica gli sbagli che ho fatto fino a ieri
Balla con me come se ci fossimo solo io e te
Canta con me questa notte perché io lo farei per te
Amami tanto quanto io amo te
E dimmi che non hai mai smesso perché il mio cuore appartiene ancora a te...
Ora e per sempre.Angelica sospirò. Il verso finale la colpiva sempre al cuore, con una sensibilità incredibile.
Accadde poi qualcosa che nessuno, tranne la presentatrice, si era aspettato.
- Ho scritto una nuova canzone. Non l'ha mai sentita nessuno, neanche Angelica. Volete che la canti? - domandò Riccardo, padrone della folla.
Tutti gridarono e saltellarono per la gioia.
- Ora, però, ho bisogno di lei. Angelica, sul palco! - urlò Riccardo, euforico.
La ragazza non si era affatto aspettata quella svolta sorprendente, ma cos'altro avrebbe potuto fare mentre centinaia di persone attendevano soltanto che lei si facesse strada e salisse sul palco, a fianco di Riccardo?
Fu Cecilia a darle una spintarella e sussurrarle concitata che doveva muoversi.
Angelica allora riuscì a raggiungere il palco, nonostante la zona gremita di persone, e sistemò le spalline del top bianco, che era stato infilato negli shorts a vita alta blu scuro. Buttò i capelli all'indietro e guardò Riccardo con fare incoraggiante.
- Mi hai scritto un'altra canzone? - sussurrò.
- Mi fa stare bene. - annuì il cantante.
La ragazza cercò di non voltarsi verso il pubblico per non svenire dall'agitazione. Quante persone la stavano guardando? Come aveva fatto Riccardo a gestire l'ansia talmente bene da esibirsi come se di ansia non ne avesse avuta affatto?
- Allora... Scrivimi una canzone. Ogni volta che vuoi. Così starai bene e... Lo sai, se stai bene tu, sto bene anch'io.
Riccardo non fiatò, ma la guardò con tale ammirazione e amore che le fu impossibile non percepirlo. Non aveva bisogno di parole, non sempre.
Eppure, lui cantò le più belle parole di sempre: le parole del cuore.
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THE END ❤
Nonostante il piccolo pubblico, spero che questa storia vi sia piaciuta e che vi abbia trasmesso un po' di quella magia che la lettura sa creare. Grazie per aver speso il vostro tempo a leggere.
Angelica, Riccardo, Beatrice, Nicola, Cecilia e tutti gli altri vi salutano qui con affetto, io invece vi do appuntamento in Darling, la fanfiction su Luke che ho pubblicato da un paio di settimane.
Baci 💗
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Scrivimi una canzone
Teen Fiction«Se ti bacio faccio una cazzata?» Angelica deglutì, incantata dal suono roco della sua voce e dal desiderio che traspariva dal suo sguardo caldo. La distanza fra le loro labbra era troppo breve per tirarsi indietro, adesso. Ma, dopotutto, perché avr...