Capitolo 40 • Debutto

2K 139 34
                                    

"A soli diciassette anni, Riccardo Amante lancia il suo primo album per la Saturnus Records, intitolato Angelica. Con dieci tracce e una bonus acoustic per la versione deluxe con testi manoscritti e autografati, il giovane artista debutta settimo in classifica tra i più ascoltati in Italia, in appena quarantott'ore. Un talento da tenere d'occhio!"

"Tante parole d'amore e pochi fronzoli per Riccardo Amante, giovanissimo cantautore di Carpignano che ha lanciato appena due giorni fa il suo primo album, Angelica: il ragazzo ci ha fatte innamorare tutte, ma chi sarà questa misteriosa musa ispiratrice dal cuore freddo come il ghiaccio? È già stata richiesta un'intervista, restate in attesa!"

"C'è chi è sempre critico con chi si affaccia ingenuamente al mondo della musica, io invece vado alla ricerca del sentimento dell'artista prima di dichiararmi sprezzante. Cercatelo anche voi in Angelica, l'album di debutto di Riccardo Amante, e provate a negarlo questo sentimento."

Erano questi gli estratti dalla critica che Riccardo aveva pubblicato sui social quel giorno e Angelica li lesse tutti attentamente, in primo luogo perché si trattava del suo profilo e poi perché compariva il suo nome. Rimaneva a casa due giorni per colpa della febbre e delle mestruazioni, che si erano diabolicamente coalizzate, e si perdeva un evento come quello. Il debutto di Riccardo come artista nel mondo della musica.

Uscì dal letto, si avvolse la vestaglia di pile addosso e andò in cucina a fare colazione.

- Mamma?

- Sì, tesoro? Ho pensato di farti i pancake, oggi. - sorrise la madre.

Angelica non si aspettava di trovarla a casa. Solitamente lavorava il giovedì.

- Come mai sei a casa? Cioè, grazie, però non capisco. - gracchiò Angelica, malaticcia e sonnolenta.

- Non volevo lasciarti sola. Stai male, sei malata e... Non so, non me la sono sentita.

La ragazza abbracciò sua madre, pentendosi per aver pensato di avere una madre del tutto assente. Forse cercava solo di trovare un equilibrio tra la propria vita, quella dei figli e la gestione della casa. Non era semplice non commettere errori.

- Grazie, mamma. Ti voglio bene.

- Anch'io, tesoro, tantissimo. - mormorò la madre, posandole un bacio sulla testa.

Si sedette per mangiare, poi ricordò che doveva uscire e fare una cosa importante.

Finì i pancake di fretta.

- Mamma, avresti... Oddio, quanto costa un CD? Dieci euro? Fai quindici che non ho guardato il prezzo.

- Di quale CD stai parlando? - domandò la madre, perplessa - E poi non esci in queste condizioni. Sei debole, Angelica.

- No, mamma, è importante. Ti prego. - implorò Angelica.

Soltanto un secolo prima, avrebbe rischiato di morire uscendo al freddo con la febbre. Ricordava innumerevoli eroine della letteratura studiata a scuola e ricercata per conto proprio. Trattandosi di un'epoca in cui la medicina provvedeva a febbre, ciclo, influenza e tanti altri malesseri, però, si limitò a mandar giù una compressa e coprirsi per bene.

Uscì dietro mille raccomandazioni, alla ricerca del primo negozio dove vendevano dischi. Naturalmente, senza la mappa sul telefono e le indicazioni correlate si sarebbe persa per ore.

Setacciò cinque punti vendita prima di trovare il disco e, se da una parte era contenta per Riccardo che fossero tutti esauriti, dall'altra aveva maledetto quei punti vendita uno ad uno per averla costretta a fare altra strada in quelle condizioni. Si sentiva proprio a pezzi.

Scrivimi una canzoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora