Sofia era la ragazza di seconda più bella della sala, abilmente vestita da Wonderwoman di modo che risaltassero le curve. Spiccava il rossetto rosso fuoco sulle labbra e la massa riccia di capelli, che la caratterizzava da tutte le altre.
Si avvicinò al Batman cui puntava da settimane nonostante l'avvento di una sensualissima Catwoman. Camminava sicura di sé sotto lo sguardo delle amiche, buona parte delle quali non avrebbe mai ammesso ad alta voce che non aveva speranze contro Angelica.
- Ehi, Batman! - lo apostrofò.
Riccardo si voltò e la riconobbe subito, anche se la prima cosa che saltava all'occhio era il seno ben alzato e messo in evidenza dal costume.
- Ciao... Wonderwoman? Wow, hai autostima da vendere. - scherzò.
- Sì, be'... Insomma, ti stai divertendo? Potremmo ballare insieme. - propose lei.
Il ragazzo lanciò un'occhiata ad Angelica, che ballava con Beatrice pressappoco come prima. Eppure, non voleva negare qualche minuto di ballo ad un'amica solo perché aveva una ragazza e temeva che le mettessero le mani addosso. Certo, non era completamente a suo agio, ma che sarebbe mai successo in pochi minuti?
- D'accordo. - confermò.
Wonderwoman prese Batman per mano e iniziò a ballare normalmente, ma poco dopo non perse occasione di muovere i fianchi e avvicinarsi al ragazzo con fare provocatorio.
L'avrebbe anche baciato, se lui non l'avesse fermata.
- Sofia, no. Sai che sto con Angelica... - disse.
Sofia roteò gli occhi.
- Che palle. - sbuffò.
- Noi siamo amici e basta, okay?
La ragazza annuì con una smorfia, poi scappò via in direzione del bagno, seguita da due amiche.
Nel frattempo, Angelica ballava spensierata.
Non si scatenava come prima perché dubitava (a torto) che Riccardo fosse alle prese con qualche ragazza, perciò non aveva motivo di insistere per attirare l'attenzione. Successe ugualmente: si muoveva con tanta naturalezza che anche le ragazze la guardavano con ammirazione, desiderando di essere così abili anch'esse.
Due mani familiari si posarono sui suoi fianchi e il corpo maschile seguì i suoi movimenti con sincronia sorprendente.
Non appena vide la maschera da Batman, Angelica si sporse e lui le venne incontro, labbra contro labbra. Si accorse all'istante che non si trattava di Riccardo, il quale aveva le labbra più grandi e carnose ed un profumo diverso.
Si era fatta ingannare dalla maschera.
- Ma che cazzo succede qui? Angelica? - chiamò il vero Riccardo.
La ragazza si staccò dal ragazzo che aveva appena baciato e riconobbe qualcuno che aveva evitato accuratamente per giorni.
- Edoardo? Oddio, vi ho scambiati... Scusa!
Riccardo guardò il rivale e, nonostante fossero simili, si sentì deluso dall'incapacità di Angelica di distinguerli.
- Riccardo, giuro che è durato un secondo. Mi sono accorta subito che non eri tu. - continuò la ragazza.
Lui non aveva voglia di arrabbiarsi né era sicuro di averne pienamente motivo, perciò sorvolò, sicuro che ci avrebbe ripensato in un altro momento, solo nella sua stanza con i suoi pensieri.
Mentre Angelica e Riccardo andavano via insieme, Edoardo riuscì a pensare solo a quanto gli sarebbe piaciuto baciare di nuovo Angelica, magari con il suo desiderio e consenso.
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Scrivimi una canzone
Teen Fiction«Se ti bacio faccio una cazzata?» Angelica deglutì, incantata dal suono roco della sua voce e dal desiderio che traspariva dal suo sguardo caldo. La distanza fra le loro labbra era troppo breve per tirarsi indietro, adesso. Ma, dopotutto, perché avr...