Capitolo 29 • Intrappolati

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- Bene, ragazzi, tutti conoscete le regole, giusto? Samuel Black è morto e noi tre, in quanto investigatori, vogliamo sapere chi è stato, come l'ha ucciso e dove. Il primo a convincerci, ovviamente vince. - annunciò un ragazzo di quinta del liceo, spalleggiato dai suoi amici.

- Cosa si vince? - urlò qualcuno dal pubblico.

Gli investigatori si guardarono a vicenda.

- Un balletto? - improvvisò uno di loro.

Ci fu un coro di disapprovazione.

- Un bacio! - propose una ragazza dal fondo.

- Un bacio... Da chi lo volete, ragazze?

Nella confusione generale, volarono molti nomi, ma il più gettonato era Edoardo.

- Edoardo Sironi, sei d'accordo?

Il biondo rispose "naturalmente" facendo l'occhiolino all'area più densamente occupata da ragazze della stanza.

- I ragazzi invece chi propongono? - proseguirono gli investigatori.

Scoppiò il caos, di nuovo.

I nomi emergevano numerosi di secondo in secondo.

- Dite Sofia Frola?

Molti approvarono.

- La Visentini! - urlò chiaro e tondo un ragazzo.

- Quanti per Angelica Visentini?

Le mani alzate erano tantissime, quella di Edoardo compresa.

Angelica, però, non era d'accordo.

- No, ragazzi, sono... Fidanzata. - si giustificò.

Tutti protestarono, contestando che era solo una scusa e che un bacio non contava niente, soprattutto se dato per gioco.

La ragazza guardò Riccardo.

- Non guardare me. - si pronunciò lui.

- Chi dovrei guardare? Mi vogliono costringere! - si lamentò lei.

Riccardo disse chiaramente che non era d'accordo, ma Angelica finì per accettare, accordandosi con Cecilia per forzarla a vincere, così sarebbe stato chiamato in causa Edoardo e non lei.

- Angelica, io ti avverto. Hai talmente tante cose per cui farti perdonare che fatico persino a ricordarle tutte... - disse Riccardo.

Lei gli stampò un bacio sulle labbra e sperò che uno sguardo dolce bastasse ad allentare la tensione. Gli prese le mani.

- Prometto che mi farò perdonare meglio, ma adesso abbiamo una missione da compiere, Cupido.

- Lo spero per te.

Lei rise.

- Okay, io faccio arrivare Nicola alla stanza 226: ho già controllato ed è libera. Vai e fai lo stesso con Beatrice. - istruì Riccardo.

- Adoro questo tuo lato da stratega. - commentò Angelica.

Il riccio la baciò ancora una volta, poi andò a recuperare il suo amico.

Anche Angelica partì alla ricerca di Beatrice: la trovò al tavolo delle bevande, intenta a versarsi del liquido rosa nel bicchiere.

- Devi venire con me. - annunciò Angelica, piombandole vicino.

- Eh? Dove? - domandò.

Fece appena in tempo a lasciare il bicchiere sul tavolo, poi si sentì trascinare per il polso dall'amica, più confusa che mai.

Scrivimi una canzoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora