5 - Primo giorno

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«Buongiorno, dormiglioni!», esclamò Cepheus aprendo la finestra e lasciando che l'aria fredda della mattina entrasse nella camera.

«Ma sei impazzito?», borbottò Scorpius, rifugiandosi sotto le coperte.

«Forza, dovete alzarvi!».

Dopo la cena della sera precedente i tre erano scesi nei sotterranei e avevano trovato la loro camera: erano loro tre e Mark Zabini. Erano rimasti tutti e quattro svegli fino a tardi a chiacchierare ed erano crollati alle due di notte: l'effetto che aveva Hogwarts su di loro era elettrizzante.

Cepheus tirò via la coperta al cugino e a Mark, che sembrava ancora addormentato, tranne per la smorfia addolorata che gli attraversava il viso. «No! Voglio dormire!», piagnucolò il povero Mark.

«Aspettate, ma dov'è Al?», chiese Scorpius aprendo un occhio smeraldino.

«Eccomi! Alzatevi, siete peggio di mia sorella che dorme fino a mezzogiorno!», Albus Potter fece il suo ingresso con in mano un libro enorme, Trasfigurazione alle prime armi.

«Al, ma tu sei pazzo!», Mark strabuzzò gli occhi e, inevitabilmente sveglio, si tirò a sedere.

«Abbiamo Trasfigurazione con i Grifondoro alle prime due ore e non voglio sfigurare», Albus alzò le spalle e li esortò ancora una volta a muoversi.

Dieci minuti dopo scendevano ridendo le scale del Dormitorio, per andare nella Sala Grande. La prima colazione fu fantastica e alla fine si fermarono tutti per prendere carta e penna e scrivere ai genitori.

Cara mamma,
scrisse Albus,
sono a Serpeverde! Dillo subito a zio Draco, mi raccomando, perché voglio che sia fiero di me! Qui è tutto bellissimo, il castello è una meraviglia e sono sicuro che le lezioni siano interessanti. Passa la lettera a zio Draco adesso, che devo dire qualcosa a lui. Ti voglio bene, mamma!
Caro zio,
sono come te! Il Cappello non ha nemmeno esitato, l'ho indossato e mi ha mandato subito a Serpeverde. Spero che papà non si arrabbi troppo. In ogni caso, avevi ragione! Io e Scorp siamo nella stessa Casa e persino nello stesso Dormitorio, come avevi detto tu. Ora vado, perché ho da scrivere a papà e voglio finire di leggere il primo capitolo del libro di Tasfigurazione  la professoressa sembra molto severa!

Prenditi cura della mamma e di Lilian, io e James siamo lontani. Salutami la mia sorellina!
Ti voglio bene zio.
Baci,
Albus

Mise la lettera in una busta e la legò alla zampa di Natasha, il suo gufo.

Caro papà,
sono stato Smistato a Serpeverde. Non è brutta e "una fogna" come dici tu, anzi, è molto bella e accogliente. I Serpeverde sono gentili e cordiali, in più io e Scorpius ci siamo fatti degli amici, Cepheus Nott, il cugino di Scorpius, e Mark Zabini.
Spero tu stia bene!
Baci,
Albus

E anche la seconda lettera venne legata alla zampa di Natasha, che partì alla volta di Malfoy Manor.

Caro papà,
scriveva invece Scorpius,
sono a Serpeverde con Al e non potrei essere più felice. Hogwarts è meravigliosa, non ho mai visto niente di più bello. Mancate solo te, zia Gin e Lils perché sia tutto perfetto!
Ti voglio bene, papà.
Il tuo Scorp

Cara mamma,
qui tutto bene, sono a Serpeverde ed è molto bello. Hogwarts mi piace e sono sicuro che mi troverò benissimo.
Scorpius

Dopo che anche il gufo di Scorpius fu partito – con le lettere di Cepheus per i suoi genitori, che recitavano solo uno Smistato a Serpeverde, tutto bene –, i quattro si avviarono con calma verso l'aula di Trasfigurazione.

«Benvenuti», parlò la professoressa Bashgot appena tutti si furono seduti, «qui imparerete la nobile arte della Trasfigurazione, cioè il trasformare un oggetto in un altro. Oggi vi eserciterete con questa paglia: dovrete cercare di trasformarla in ferro».

Diede loro tre fili di paglia e il silenzio calò nella stanza, rotto solo dai borbottii degli studenti.
Due ore dopo solo Albus Potter era riuscito a trasformare tutta la sua paglia in ferro e dieci smeraldi caddero nella clessidra di Serpeverde. «Diavolo, Al, nemmeno Hermione Granger era riuscita alla prima lezione di Trasfigurazione a trasformare un fiammifero in un ago!», esalò ammirato Mark, che conosceva ogni cosa sul Magico Trio.

«Basta impegnarsi», arrossì Albus, giocando con la bacchetta.

Arrivarono quindi nel laboratorio di Pozioni, dove un anziano professor Lumacorno li accolse e fece loro preparare una Pozione AntiSpruzzolosi. Lì Scorpius capì che quello era il suo mondo. Il calderone, gli ingredienti che si mescolavano, il fuoco che borbottava piano, era tutto fantastico. La Pozione gli riuscì perfettamente e altri dieci smeraldi, alla fine delle due ore che avevano avuto con i Tassorosso, caddero nella loro clessidra.

A pranzo arrivarono le lettere dei loro genitori che si dicevano fieri di loro – Oh Al, sono così orgogliosa!, aveva scritto Ginny commossa – e i quattro mangiarono felicemente, aspettando la fine della bella giornata.

*

James esultò: aveva superato i provini! Kate Baston, Portiere di Grifondoro, lo aveva finalmente accettato dopo due anni nel ruolo di Cercatore, come suo padre. James andò subito negli spogliatoi e rimase lì fino a che tutti non furono usciti. Era certo che lei sarebbe venuta a trovarlo. Infatti poco dopo sentì i suoi passi leggeri.

«James?», una voce femminile lo chiamò e poco dopo Dominique Weasley si affacciò. James era nudo seduto su una panca, ma appena la vide balzò in piedi e si avvicinò a lei.

«Domi», sussurrò con voce roca.

«Sei entrato nella squadra?», tremò lei tra le sue braccia.

«Sì», mormorò lui. «Ti avevo promesso che se fossi entrato ti avrei presa qui».

«James», gemette Dominique. Le mani abili del cugino erano entrate sotto la maglietta e avevano sfiorato la curva inferiore del suo seno piccolo e sodo. I due si baciarono appassionatamente e poco dopo la magliettina di Dominique venne scaraventata sul pavimento, seguita dal reggiseno. Pantaloni e mutandine li raggiunsero e in poco tempo lo spogliatoio fu pieno dei gemiti e delle urla sconnesse dei due amanti.

*

«Wow», fu l'unica cosa che riuscì a dire Mark.

«Già», concordò Scorpius, buttandosi sul letto.

La giornata era andata benissimo, avevano guadagnato un sacco di punti per Serpeverde e le lezioni gli erano piaciute tantissimo.

«Sapete che vi dico?», sorrise Albus. «Amo questa scuola».

Voglio il divorzio!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora