James e Dominique

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La prima delle one shot che ho scelto di fare è quella di James e Dominique, che sappiamo aver avuto una bambina, Colette, che li rende al massimo della felicità.
Buona lettura!

«Mamma!», pianse Colette.

Dominique aprì stancamente un occhio. Erano già tre notti che Colette non voleva dormire: doveva assolutamente toglierle quell'abitudine di dormire la mattina, almeno anche lei avrebbe dormito un po'! Si alzò e strascicò i piedi fino alla camera di sua figlia. Ma possibile che James non si svegli mai?

Colette, appena la vide, smise di piangere e la osservò attentamente, gli occhi uguali a James pieni del colore della luna. Poi la bambina tese le mani verso sua madre.

«Su, tesoro», sospirò Dominique, prendendola in braccio e cercando di cullarla, «qual è il problema? Cerchiamo di fare la nanna?».

Dopo qualche minuto, Colette rimpiombò nel mondo dei sogni e Dominique tornò con estrema soddisfazione nel proprio letto. Stava per addormentarsi quando James scelse proprio quel momento per parlarle. «Come sta Colette?», chiese, intrecciando una mano alla sua, facendole andare il cuore in tachicardia.

«Bene, sono riuscita a farla riaddormentare. Comunque sei un pessimo padre, dovresti aiutarmi con Colette, invece fai fare tutto a me!», si lagnò Dominique, girandosi verso di lui.

James rise sommessamente e prese sua moglie per i fianchi, portandola su di sé. «E invece come marito come sono?», le sussurrò all'orecchio.

«Pessimo», continuò lei, «non facciamo sesso da più di una settimana!».

«Allora dovremmo rimediare», mormorò lascivo James, sedendosi per mordicchiarle un orecchio.

Dominique si lasciò sfuggire un gemito. Maledetta astinenza. «Jamie...».

James stava per baciarla quando un pianto si levò dalla stanza accanto. «Oh, no!».

Dominique, fulminea, si stese e portò via la coperta al marito. «Oh, ma guarda, sei già scoperto, vai tu!».

«Brutta serpe», borbottò James, alzandosi e cercando le ciabatte con i piedi.

«Ti ho sentito!», rise Dominique, coprendosi ancora di più e aspettando che il marito fosse andato nella camera di Colette.

Poi scivolò giù dal letto e posò sul comodino di James un test di gravidanza babbano. «Non è vero che non facciamo sesso da una settimana, potrei anche averti stuprato nel sonno», ghignò al niente, coprendo il bastoncino con un po' di fazzoletti.

«Peccato che io me lo ricordi», sussurrò James, facendola sobbalzare. «E così sei incinta».

Dominique sorrise, mentre le mani di suo marito tracciavano dei cerchi sui suoi fianchi. «Potrei esserlo. Il test me l'ha consigliato Lily, ma io voglio farlo solo insieme a te».

«Mh», James iniziò a baciarle il collo, «e che ne dici se per ora non ce ne preoccupiamo e riprendiamo le nostre attività promiscue?».

«Sarebbe un'ottima idea», e Dominique baciò l'uomo della sua vita, insonorizzando la stanza perché Colette non si svegliasse e non interrompesse le loro attività.

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