39 - La lezione di Pozioni

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La voce che tra Lilian e Scorpius Malfoy ci fosse più di un semplice affetto fraterno si era sparsa per tutta Hogwarts in pochissimo tempo, ed entrambi i ragazzi erano stati bombardati da fan isteriche e persone schifate. Dopo l'ennesimo «Vergognati! Farti tuo fratello!», Lilian era scoppiata e aveva Affaturato lo stupido ragazzo che aveva avuto la brillante idea di esprimere i suoi pensieri a un passo da lei. «Qualcun altro ha voglia di criticare la mia relazione con Scorpius?», aveva sibilato, mentre la folla intorno a lei era rimasta in silenzio.

Solo una timida bambinetta del primo anno si era fatta avanti. «Io... io credo che se vi amate la cosa non sia da criticare». Lilian era rimasta così commossa che aveva regalato a quella bambina uno dei suoi golf firmati preferiti, che le andava piccolo.

Ora, stanca morta, si era buttata sul letto di Scorpius, in attesa che il suo proprietario tornasse dalla lezione di Antiche Rune.

«Eccoti!», strillò Lucy, spalancando la porta. «Forza, alzati, abbiamo lezione!».

«No! Voglio vedere Scorpius», mugolò Lilian.

«Lo vedrai dopo, su, abbiamo Pozioni!».

L'alternativa era aspettare il biondo Malfoy, che forse sarebbe andato direttamente a pranzo senza passare in Dormitorio, quindi sbuffando Lilian si alzò e seguì Lucy.

«Bene, ragazzi, bentornati in questo umile sotterraneo!», la voce squillante di Lumacorno – e la sua pancia – fece il suo ingresso nel laboratorio, mentre il professore guardava gioviale i suoi alunni. «Oggi ci concentreremo sulla preparazione degli antidoti. Ecco qui quattro Pozioni dagli effetti devastanti: ad ognuna di queste dovete trovare un antidoto entro la fine della lezione. Signorina Potter, vuole per favore venire qui e dirci di quali Pozioni stiamo per trattare?».

Lilian sorrise. «Ma certo», e si avvicinò alla prima, una Pozione di un brutto color fango. «Questa è la Pozione Polisucco».

«Molto bene, molto bene, cinque punti a Serpeverde», chiocciò Lumacorno.

«Questa è una Soluzione Corroborante, questa invece è il Distillato della Morte Vivente e questa...».

«Oh, signorina Potter, magari questa non sa riconoscerla, può andare pure apposto, chiamerò un altro».

«No, no», sussurrò Lilian, come in trance.

Si avvicinò al calderone che conteneva una Pozione trasparente, e subito un leggero odore di menta e dopobarba le riempì le narici. Il dopobarba di Scorpius. «Amortentia...», mormorò.

«Bravissima! Venti punti a Serpeverde! E ora a lavoro, se avete bisogno potete prendere una fiala di queste Pozioni».

Lilian tornò in silenzio al proprio posto accanto a Lucy, mentre Antlia – l'unica accanto a Isobel, dato che né Lilian né Lucy volevano vederla – si girò verso di lei. «Cosa hai sentito?», sussurrò.

«Secondo te?», Lilian le fece una smorfia e Antlia scoppiò a ridere sommessamente.

«Scorpius?».

«Il suo dopobarba e della menta. La sua camera al Manor sa di menta».

«Uuuh, ho come l'impressione che tra poco ci sarà un bel matrimonio in casa Malfoy», ghignò Lucy.

Lilian diventò più rossa dei suoi capelli. «Stupide!».

Le due scoppiarono a ridere e si misero in fila per prendere un po' di Amortentia e preparare così l'antidoto. Arrivato il turno di Antlia, questa arrossì come un pomodoro maturo, mentre anche Lucy dietro di lei assumeva un colore rosato. «Ora è il mio turno», esclamò diabolica Lilian. «Cosa senti, Lia? E non voglio storie!».

«Lui», sospirò Antlia, guardando amorevolmente la Pozione.

«E tu, Lu?».

«Non so chi sia, Lils, se vuoi chiedermi questo, so solo che ho già sentito quest'odore da qualche parte», sussurrò Lucy, concentrata a scovare quel particolare nella propria memoria.

Lilian le guardò ghignando, facendo diventare Antlia ancora più rossa. «Sono sicura che anche in casa Zabini e in casa Potter-Nott ci saranno molti matrimoni».

Antlia sobbalzò e rovesciò un po' di Amortentia addosso a Justin Cooper di Tassorosso, che subito iniziò a guardarla adorante. «Oh, no! Professore, mi sono distratta un attimo e adesso...».

«Cinque punti in meno a Serpeverde e il suo compito, signorina Zabini, sarà quello di riportare alla normalità il povero signor Cooper», Lumacorno alzò gli occhi al cielo e fece Evanescere la parte di Pozione che era caduta.

*

«Che stanchezza!», si lamentò Scorpius Malfoy, distendendosi sul proprio letto.

«Due lezioni in croce, Scorp, stai peggiorando!», Albus lo prese in giro, appoggiando la borsa stracolma di libri sulla scrivania del Dormitorio.

«Le ragazze stanno arrivando», Cepheus interruppe sul nascere la loro discussione, mostrando poi un foglietto portato da un bel gufo reale.

Infatti, poco dopo la porta si aprì e Lilian, Antlia e Lucy, tutte e tre molto accaldate, entrarono nella stanza. «Al», chiamò Lucy, «ti posso parlare un secondo?».

«Sì, certo», e Albus seguì Lucy fuori dal Dormitorio, lasciando così Antlia per forza con Cepheus. Mark infatti era fuori con un'amica.

«Ehm, allora», Cepheus si schiarì la voce, «come sono andate le lezioni?».

«Ceph, devo parlarti», sussurrò Antlia. «Mi... mi piaci. Insomma, mi piaci davvero tanto e oggi ne ho avuto la conferma, perché-».

Cepheus la bloccò e le prese le mani tra le sue. «Lia, ti amo da anni ormai e non c'è niente che mi renderebbe più felice di saperti al mio fianco. Ti amo e posso dimostrartelo, perché ho sentito il tuo profumo nell'Amortentia e da allora ho occhi solo per te».

Antlia, quasi in lacrime, rispose: «Oh, Ceph, anche io ti ho sentito! E ti giuro che non vorrei altri che te accanto a me».

Si diedero un lungo bacio, mentre, accanto a loro, Lilian li guardava soddisfatta, Scorpius invece traumatizzato. «Tutti i miei amici sono fidanzati!», esclamò, beccandosi un pugno sul braccio da Lilian.

«Anche tu lo sei, idiota».

«Hai ragione, principessa», e cercò di baciarla, ma lei si scansò.

«Scorp... senti davvero che sono la tua anima gemella? Perché io ti amo davvero. Oggi a Pozioni... l'Amortentia...».

E non ci fu bisogno di aggiungere altro, perché Scorpius l'abbracciò con tutta la forza che aveva e la baciò fino a toglierle il respiro. «Ti amo, Lils, e vorrei tanto riuscire a renderti felice».

«Lo sono già con te, Scorp».

E quel giorno due coppie si trovarono, una iniziò a prendere forma nella mente di una certa Nott, una si stabilizzò nelle mani di Albus Potter e...

«Cosa vuoi?», miagolò Clarisse Dougal col trucco tutto sbavato.

«Quello che vuoi tu, Clarisse», sospirò Mark Zabini. «Far lasciare Scorpius e Lily».

Spazio Autrice
Da da da daaan (leggetelo con la musica, fa molto più effetto)!
Cosa staranno combinando Mark e Clarisse? Lo scoprirete nei prossimi capitoli!
❤️

Voglio il divorzio!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora