35 - Occhi verdi

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Scorpius scese lentamente le scale, fischiettando e pensando a Lilian. Solo quando aprì la porta del salottino di Ginny si rese conto che ciò di cui gli adulti volevano parlargli era una cosa davvero seria. Ginny e Astoria si alzarono e gli corsero incontro, la prima abbracciandolo e la seconda sorridendogli mesta.

«Scorp, come stai?», fece apprensiva Ginny, scrutandolo come a voler trovare le malattie scritte sul suo viso.

«Sto bene, zia Gin», fece lui stranito. «Tu invece? Mi sembri un po' nervosa».

Ginny fece per rispondere, quando una voce interruppe il loro discorso. «Scorpius». Come un imperatore, Draco Malfoy era seduto elegantemente su una poltrona nera, che faceva risaltare ancora di più i capelli biondi e la carnagione chiara.

«Papà», sorrise Scorpius, sedendosi davanti a lui e in mezzo a Ginny e Daphne.

«Scorp», la voce di Draco era piena di affetto, «dobbiamo dirti una cosa molto, molto, molto importante».

«È difficile da spiegare e da comprendere, quindi, per favore, cerca di ascoltare tutto e poi di giudicare», mormorò Daphne, toccandogli timidamente un braccio.

«E ricordati, tesoro, che noi ti vogliamo tutti bene e che facciamo tutto per te», sorrise Astoria.

Scorpius era seriamente spaventato e il suo cervello lavorava frenetico: un cancro? La morte di qualcuno? Fu Astoria a sganciare la bomba. «Scorp, vedi, io, molti anni fa, quando sposai Draco, scoprii di non poter avere figli. Così zia Daphne cercò di aiutarmi...».

Il biondo, intanto, era impallidito visibilmente. «Zia Daphne ebbe due figli, ma non con Theodore, li ebbe con un altro uomo: nacquero tutti e due il 17 di giugno, uno aveva i capelli biondi e l'altro li aveva scuri, così io riconobbi come mio figlio il bambino con i capelli biondi. Il gemello moro lo allevarono Daphne e Theodore, che intanto avevano avuto un'altra figlia. Scorpius...».

«Scorpius», continuò Daphne, «quello che stiamo cercando di dirti è che io sono tua madre, Astoria è tua zia e-».

In quel momento bussarono alla porta e Cepheus Nott fece capolino. «Mi avete fatto chiamare?».

«E Cepheus è tuo fratello», concluse Theodore cupo.

*

La mente di Scorpius era completamente sottosopra. Sua madre non era sua madre ma sua zia, sua zia era sua madre e suo cugino era il suo fratello gemello... che cosa?

«Mi sono perso qualcosa», commentò Cepheus, sedendosi accanto ad Astoria.

«Cepheus, tu sai di essere figlio di Daphne, no?», fece dolcemente Ginny.

«Sì, certo», esclamò lui confuso.

Daphne gli prese le mani tra le sue. «Tesoro mio, Theodore non è il tuo vero padre. Sei il fratello gemello di Scorpius, l'altro mio figlio, da cui sei stato separato dalla nascita perché Astoria era sterile ma voleva comunque dare un erede a Draco».

Cepheus ritirò le mani, silenzioso. Scorpius, invece, venne sopraffatto dalla rabbia. «E perché ce lo dite solo ora?! Siamo stati una vita senza sapere chi siamo davvero!».

«È stato difficile, Scorp», disse Astoria, «e poi tuo padre-».

Scorpius perse le staffe. «Ma si può sapere chi è mio padre?».

«Harry Potter», sussurrò Daphne, facendo un respiro profondo e guardando l'uomo che era rimasto nell'ombra con gli occhi smeraldini spalancati.

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