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《Bella, forza sono le sei》sento mio fratello Jake bussare alla porta di camera mia.

《Mmm...arrivo...》 dico mezza addormentata alzando leggermente la testa.

Appoggio di nuovo la testa e penso che questa è l'ultima settimana di scuola e poi partirò tre mesi per l'Italia con la mia famiglia. Manca poco.

Bella puoi farcela, mi continuo a ripetere.

Chiudo gli occhi e mi giro dalla parte della finestra dove penetrano dalle tende i raggi di sole.

《Bella!》mio fratello continua a battere sulla porta.

《Ho detto che arrivo...》alzo la testa e metà busto dal letto 《cinque minuti》

《Cinque minuti sono già passati, anzi è passata mezz'ora, spero che almeno ti sia fatta la doccia e vestita...ci vediamo giù. Muoviti!》

Guardo l'orologio sopra al comodino:

Cavolo, sono le 6:30!

Come un lampo mi alzo dal letto, corro in bagno, mi feccio una doccia in due minuti e tiro fuori dal mio armadio una gonna corta in jeans a vita alta in cui ci infilo una maglietta bianca aderente. Ai piedi allaccio le miei Adidas bianche.

Anche se l'abbigliamento troppo aderente non mi piace, non avevo il tempo di scegliere cosa mettere.

Scendo velocemente le scale e mi dirigo in sala da pranzo.

《Buongiorno, signorina Isabella》

《Ciao Judy...》stavo per ripeterle di non chiamarmi più "signorina Isabella" , ma, quando entro, capisco subito perché:

mia madre.

È seduta vicino a mio padre e sta chiacchierando di qualcosa di decisamente serio.

Oh oh, o io o mio fratello abbiamo combinato qualcosa, perché é  strano vedere mio padre non sorridere.

Quando mia madre si gira per poco non si strozza con il tè.

《Come ti sei vestita, Isabella?!》

《Mamma...》dico sospirando 《non iniziare》

《Stai benissimo, Bella》mio padre mi fa una grosso sorriso.

《Grazie papà》

Mi siedo al mio posto e iniziano a portarci la colazione, composta, per quanto mi riguarda ,da un tè, pane tostato e della semplice frutta. Mia madre è fissata con la corretta alimentazione.
Quello che le sfugge è che, quando rimango a scuola per una riunione del comitato scolastico, il pranzo che mia madre vuole che mangi, in realtà, lo butto e vado al Mac.

《Bella, forza, dobbiamo andare》 mio fratello si alza dal tavolo poi si volta verso i miei 《ci vediamo oggi pomeriggio》.

《Jake ricorda che hai l'incontro di golf con tuo nonno Lucas e i direttori della Williams' Industry. Vogliono conoscere il futuro amministratore delegato》

《Vabbene, cercherò di arrivare in tempo, ma ho i test per entrare ad Harvard e non so quanto durino》

Feccio una rapida corsa per prendere la giacca in pelle e la borsa. Dopodiché raggiungo mio fratello in garage.

《Con che macchina andiamo?》gli chiedo.

《Prendiamo la mia》

《Sei sicuro?》lo guardo e per un momento vido ancora il senso di colpa dipinto in volta, ma se ne va in un lampo.

《Si, sono sicuro》alzo lo sguardo e mi sta guardando.

Salimmo nell'audi R8, ormai portata a nuovo.

《Stai bene?》gli chiedo.

《Si tranquilla. Dopo l'incidente non l'ho piú toccata ma penso che non posso rimanere dietro a un errore》

Mette in moto e usciamo dal garage e, sucessivamente, dalla residenza.

Due anni fa, le cose erano diverse. Non ci rendavamo conto della "nostra posizione", come la chiama mamma. Ci comportavamo come dei semplici ragazzi, ma appena mio fratello ha preso la patente, ha iniziato a uscire ogni sera ed era sempre peggio. Tornava a casa ubriaco e una notte d'estate, con i riflessi annebbiati dall'alcool, fece un frontale con una ragazza.
Se la sono cavati entrambi, ma la ragazza è rimasta in coma per 2 mesi.

Ovviamente i miei hanno donato una quota immensa alla famiglia per permettere tutte le spese ospedaliere e anche per mandarla all'università di Oxford. Tutto questo per evitare una denuncia alla famiglia.

A quel punto, però, hanno deciso di mandare Jake in una scuola militare in Italia e lui ha accettato senza pensarci troppo, era la cosa migliore per lui.

***

Arrivati a scuola, scendo dalla macchina e Jake mi mette un braccio attorno alle spalle.

《Pronta? Ultima settimana di scuola, sorellina》

《Si, finalmente. Tutto bene?》

《La smetti di chiederlo. Se non stessi bene te lo direi, non credi?》

《Scusa...》abbasso gli occhi.

《Ehi, sto bene》si ferma e si mette davanti a me 《l'altra settimana sono andata a trovare Cassandra e gli ho chiesto scusa. Dovevo farlo prima, ma dopo la scuola militare non sapevo quando andare. Mi ha perdonato e mi ha anche ringraziato perché se non fosse finita in ospedale non avrebbe incontrato l'uomo della sua vita》.

Gli sorrido e gli salto praticamente adosso 《sono fiera di te》.

Mi stacco ed entriamo a scuola.

-5 alla fine.

Ecco il primo capitolo di questa nuova storia. Ho un sacco di idee in mente.

Un bacione e buona lettura a tutti!

Love-Lie (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora