60. Bingo! Trovata la presa

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«Ne avevo trovato uno con una dedica simile»

Lo sento avvicinarsi e mi abbraccia da dietro posando la testa sulla mia spalla.

«Stai bene con la mia maglietta» mi lascia un leggero bacio sulla guancia «Che ne dici se andiamo a dormire?»

Faccio segno di si e, prendendomi per mano, mi trascina fino alla stanza da letto, dove c'è una candela accesa alla vaniglia.

«Hai per caso qualcosa per farmi la doccia domani mattina?» alzo le coperte del letto e mi tolgo i leggings perché, sicuramente, con quel piumone enorme e la doppia coperta avrò caldo.

Lo vedo rientrare nella stanza a petto nudo con lo spazzolino in bocca e un paio di pantaloni del pigiama.

Cavoletti di Bruxelles!

Si toglie lo spazzolino dalla bocca e mi guarda mentre mi tiro il piumone fino a sopra. Forse mi sono sbagliata, non c'è così tanto caldo.

«Ti lascio un asciugamano grande per il corpo e un altro più piccolo sopra la sedia in bagno domani mattina. Non so se sarò a casa quando ti sveglierai. Ho delle commissioni da svolgere» mi giro dall'altra parte quando rientra in bagno.

Chiedo gli occhi e l'odore di vaniglia mi invade le narici. Sento le coperte alzarsi dall'altra parte e mi sposto leggermente indietro per andargli incontro.

Quando però non lo sento avvicinarsi mi giro verso di lui, che sta fissando il soffitto con le mani sotto la testa.

«A cosa stai pensando?» dopo alcuni secondi gira la testa verso di me e mi fissa.

«Niente di cui ti debba preoccupare...cose di lavoro» lo guardo perplessa ma non voglio insistere.

Quando sto per allontanarmi, si gira, con il corpo, verso di me e mi prende fra le sue braccia e appoggio, come fosse un'azione abituale, le mie mani sul suo petto.

Mi appoggio completamente a lui e chiedo gli occhi, rilassandomi completamente.

«Buonanotte, piccola» mi lascia un leggero bacio sulla testa prima che appoggi la sua testa su di me e mi stringa di più a se.

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Mattina dopo

Anche se le tende sono abbastanza scure, la luce entra comunque dalla finestra e si riflette sulle pareti bianche.

Apro leggermente gli occhi e Alex sta ancora dormendo beatamente, con un braccio sotto il mio collo e l'altro sul mio fianco.

Senza svegliarlo, li lascio un bacio sulla guancia e mi alzo dal letto andando in bagno.

Chiudo la porta e, dopo essermi tolta i vestiti, mi faccio una doccia bollente. Lascio che l'acqua mi scivoli addosso e ripenso alla prima volta che si siamo visti all'aereoporto. Non avrei mai immaginato di poterlo rivedere e, tantomeno, che saremmo arrivati a essere una coppia.

Esco dalla doccia e, dopo essermi asciugata e vestita, mi arrotolo i capelli in un asciugamano.
Esco dalla stanza e Alex sta ancora dormendo a pancia in giù. Ha mezzo busto fuori e una mano sotto il cuscino, per non parlare dei capelli tutti arruffati.

Per non svegliarlo, prendo il phon e cerco una presa simile a quella che c'è in bagno. Guardo in cucina e in salotto ma non c'è.
Entro nello studio di Alex, faccio il giro della scrivania e...

Bingo! Trovata la presa.

Attacco il phon e inizio ad asciugarmi i capelli. Non ci metto tanto e li lascio leggermente bagnati sulle punte.

Quando sto per spegnerlo, lo ruoto leggermente e i fogli volano nella stanza. Stacco il phon e mi sbrigo a sistemarli.

Spero che Alex non si arrabbi.

In dieci minuti sto riponendo gli ultimi foglio sul tavolo e mi cade l'occhio sul primo casetto che, di solito, è sempre chiuso. C'è una cartellina, la stessa che, poco tempo fa, stava guardando quando sono entrata qui per la prima volta.

Bella, non guardare, non azzardarti a farlo...ma la curiosità ha la meglio.

Quando sto per aprire il cassetto, sento dei passi in corridoio e mi blocco richiudendolo velocemente.

«Bella...» sento che va verso la cucina e decido di sedermi sulla sua scrivania «non dirmi che te ne sei andata» quando sto per rispondergli, apre la porta dello studio e, per un momento rimane pietrificato ma, l'attimo dopo, un sorriso sexy gli illumina il volto.

«Perché quel sorrisetto?» lo guardo storto ma si avvicina a me e mi prende per un braccio per farmi alzare.

Si siede sulla sedia e lo guardo male «Mi hai rubato il...» mi attira a se e mi fa sedere sulle sue gambe, ed entro il contatto con il suo petto perfetto.

«Perché non sei rimasta a letto?» mi tocca la punta del naso con un dito, per poi lasciarmi un leggero bacio.

«Non riesco a dormire se c'è troppa luce che invade la stanza. Deve essere completamente al buio» poso una mano sulla sua guancia e poi la sposto sui suoi capelli.

Quando cerco di sistemarli, chiude gli occhi e rimane appoggiato alla sedia. Mi avvicino di più e, senza preavviso poso le mie labbra sulle sue.







Ciao a tutti,
Nuovo capitolo tutto per voi. Assaporate questi ultimi capitoli di questa storia, perché a breve terminerà.
Vorrei inoltre ringraziare coloro che sono dei lettori attivi e che appena esce un capitolo sono pronti a mettere una stellina.
Detto ciò,
Buona lettura,
Baci Elena😘

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