3. Sei peggio del cane di mia nonna che ha cent'anni

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《Aly, non girarci tanto in torno,vai diretta al punto》

《Io, non dovrei dirtelo, ma i tuoi vogliono proporti come vice amministratore delegato insieme a tuo fratello》

《Che cosa?!》

Inizio a ridere tanto che mi piego in due e mi escono le lacrime dagli occhi.

Tra una risata e l'altra riesco a dire 《Dai, Aly, smettila di scherzare》

《Non sto scherzando, Bella》

Mi blocco piegata in due, mi rialzo e guardo la mia migliore amica che è totalmente seria.

《Non stai scherzando...》faccio una pausa, ripetendo quello che mi ha appena detto.

《È proprio quello che ho appena detto. Mio nonno stamattina mi ha chiamato nel suo ufficio. C'era una cartella con scritto sopra il tuo nome, così, l'ho aperta e all'interno c'era un contratto dove veniva specificato questo》

《Non riesco a capire, perché non me l'hanno detto?》

《Perché sapevano che non avresti accettato》

《Certo che non lo farò. Non mi interessa niente dell'azienda, non voglio averci a che fare. Adesso però usciamo da qui, questa nauseante profumo di vaniglia sta per far tornare su la colazione di stamattina》

《Se usciamo, però, mi devi promettere che non andrai da tuo fratello e farai una scenata. Non ti ho ancora vista scoppiare, sei troppo calma》

È vero, sono troppo calma, forse perché sono anche contenta del fatto che i miei genitori, soprattutto mia madre, creda un pochino in me.

《Forza ritorniamo a casa》prendo Aly sotto braccio e la riconduco alla macchina.

*****

Mattina seguente

Suona la sveglia alle 6:00 in punto. Mi metto dei jeans neri, una camicia color cipria e i miei stivaletti neri di pelle. Prendo la borsa, e la giacca, e scendo per fare colazione.

《Ti devo portare a scuola io, oggi?》mi chiede mio fratello.

《No, vado in moto》sorrido al fatto che non ci salgo da inizio anno.

《No, signorina, tu non vai in moto da nessuna parte》

《Mamma, non iniziare. Non sono dell'umore giusto per litigare con te oggi》dico sbuffando.

《Dai cara, lasciala andare, che sarà mai?》guardo mio padre che mi fa l'occhiolino e, di rimando, gli sorrido.

Finita la colazione, do a mio fratello la mia borsa e tolgo il telo da sopra la mia moto: una honda CBR 300.

《Sorella, tra un po' sbavi》 mi giro e gli faccio una linguaccia. Devo essere stata lì impalata a fissarla, se James mi ha detto così.

Salgo in sella e metto in moto. Esco da garage e mi immetto nella strada. Per la prima volta da molto tempo, mi sento veramente libera. La differenza da una macchina e che senti il vento contro di te e sembra di poter volare. Ho sbagliato a metterla da parte.

Quando arrivo a scuola tutti mi stanno fissando, non posso dargli torto, solo in pochi, hanno potuto vedermi in sella a una moto.

Parcheggio la moto vicino alla macchina di mio fratello, tolgo il casco e scuoto leggermente i capelli castano chiaro. Prendo le chiavi e mi avvio verso il gruppetto di mio fratello.

《Da quando sai guidare una moto, Bella?》mi chiede Luke, un amico di mio fratello, che è visibilmente spiazzato come del resto, anche gli altri.

《Dall'anno scorso. Ti consiglierei di pulirti gli angoli della bocca, hai un po' di bava che ti cola. Tra un po' sei peggio del cane di mia nonna che ha cent'anni》appena glielo dico, si pulisce con il dorso della mano la bocca e tutti scoppiano a ridere《forza andiamo dentro, in fondo è il quartultimo giorno di scuola》 .

Ci avviamo tutti alle nostre rispettive lezioni.



Ciao a tutti i lettori,
ricordatevi questo capitolo anche se è corto e un po' noioso ma è fondamentale per la storia che ho in mente.
Grazie a tutti, buona lettura😘❤
Elena


Love-Lie (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora