62. È bellissimo

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«Bella...» Jake avanza verso di me e mi spinge fuori dalla porta «perché non hai avvisato che tornavi così presto?» lo guardo perplesso, mentre chiude la porta.

«Perché avrei dovuto avvisare visto che abito anch'io qui?» mi fermo davanti a lui con le braccia incrociate nel petto «cosa mi stai nascondendo, Jake?»

«Io...nasconderti qualcosa?» alza le mani in aria «Sai che non lo farei mai» mi attira a se e cerca di abbracciarmi, mentre io provo a respingerlo.

«Devi solo fidarti di me. Non ti ho mai delusa, sorellina»

«Lo so, ma...» inizio a sciogliere le braccia e lo abbraccio anch'io.

«Niente ma. Fidati di me e preparati per stasera» mi spinge verso le scale.

«Perché? Usciamo a cena?» mi fermo dopo tre scalini e lo guardo.

«Vatti a vestire e ricordati di essere molto elegante» salgo al piano di sopra ed entro in camera mia.

Apro la finestra ed esco in balcone.
Anche se Jake ha sviato il discorso, non riesco a capire che cosa stia succedendo nell'ufficio di mio padre. Ho il presentimento che tutto stia andando troppo bene.

Dopo essere rimasta fuori per mezz'ora rientro e mi sdraio sul letto e mi leggo un libro. Ho ormai finito tre capitoli quando qualcuno bussa alla porta.

«Avanti...» Jake entra in camera con una piccola scatolina bianca in mano.

«Volevo dartelo stasera ma non riesco più ad aspettare» mi mette in mano la scatolina e io non aspetto due secondi ad aprirla.

Un braccialetto in oro rosa a cui sono attaccati alternativamente, un diamantino e un ciondolo.

È bellissimo.

«È bellissimo, Jake» lo abbraccio forte.

«Sono felice che ti piaccia...ma devi andare a prepararti, se no farai tardi». 

Quando esce dalla stanza, vado in bagno e mi faccio una doccia veloce provando il nuovo shampoo alla vaniglia che mi ha comprato Abby.

Mi avvolgo un asciugamano in vita e uno nei capelli ed entro in camera, trovando mia sorella sopra al letto. Faccio un piccolo saltello per lo spavento ma mi ricompongo subito.

«Abby...che ci fai qui?» mi avvicino e mi siedo vicino a lei vedendo la sua faccia triste.

«Se ti dicessi che ritorno a casa, come la prendersti?» sono pietrificata. 

Perchè dovrebbe ritornare a casa?

Se c'entra la mamma, questa volta la ammazzo veramente. La guardo nuovamente e non tiene più la faccia bassa, mi sta guardando con un leggero sorriso in volto.

«Perchè sorridi se torni a casa?»

«Hanno accettato la domanda che avevo fatto per il college a New York di danza» fa una breve pausa e il suo sorriso si allarga «Ho il provino la prossima settimana» 

Non posso credere a quello che mi ha appena detto. Sono fiera di lei, ci ha messo impegno e passioni e, finalmente, i duri sforzi che ha fatto fin da piccola sono serviti a qualcosa. L'abbraccio e lei ricambia subito.

«Sono fiera di te, sorellina. Stendili tutti» mi stacco da lei e le tengo le mani «Quando parti?»

«Stasera tardi...ci vedremo quando saranno finite le vacanze» cerco di trattenere una lacrima, non solo di felicità, ma anche di tristezza. Dopo un ultimo abbraccio, esce dalla mia stanza e inizio a prepararmi, dopo essermi asciugata i capelli.

Dopo aver fatto un leggero trucco, con una sfumatura negli occhi sui toni del marrone chiaro, decido di stendere sulle labbra un rossetto nude. 

Apro l'armadio e sono completamente indecisa tra un abito blu con le maniche in pizzo e la cintura sul punto vita, o l'abito nero che ha le spalline larghe e si intreccia nella schiena e , per finire, uno spacco fino a metà coscia, senza essere troppo volgare.

Li poso sul letto e, prima di decidere, guardo le scarpe e, appena noto quelle nere in camoscio con il tacco pieno di brillanti, ho già scelto l'abito.

Mi guardo un'ultima volta allo specchio prima di uscire dalla stanza. I capelli ricadono dritti sulle spalle; il trucco, fa risaltare i miei occhi verdi; e, infine, le scarpe, che mi slanciano, sono perfette per completare il look. 

Prendo la giacca corta nera di pelle e la borsa con la tracolla dorata, e mi avvio alle scale. Quando inizio a scendere, sento mio padre parlare con qualcuno. 

«Può rimanere a dormire da te...ma...» quando sono a metà scalinata lo vedo.

Ha un completo nero e, sotto, una camicia bianca con sopra una cravatta, anch'essa nera. Ai piedi delle scarpe lucide. È bellissimo, perfetto. I miei occhi rimangono fissi sui suoi ma, questo non gli impedisce di avvicinarsi alla scalinata.

«Sei bellissima» mi guarda da capo a piedi e mi porge una mano, che prendo subito senza pensarci.

«Cosa ci fai qui? Avevo capito che avevi una riunione» mi avvicino a papà, che mi abbraccia e mi lascia un leggero bacio sui capelli.

«Te lo spiego dopo in macchina» 

Saluto un ultima volta papà e usciamo dalla casa. Alex mi precede e mi apre la portiera del suo suv, per poi salire  e uscire dal vialetto.







Hola a todos,
Eccolo un nuovo capitolo. Non voglio soffermarmi troppo, perché nel prossimo capitolo che pubblicherò domani o dopo domani ci sarà una sorpresa. Non voglio dirvi se sarà bella o brutta.
Leggetelo e scoprirete.

Buona lettura,
Baci Ele😘❤

Love-Lie (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora