33. Oddio, lo sto pensando veramente?!

101 3 0
                                    

Venerdì sera mi faccio un doccia veloce e mi lavo i capelli con un nuovo shampoo al cocco.

Dopo essermi asciugata, mi piastro i capelli e indosso una polo bianca abbastanza aderente con una gonna di jeans nera, alla quale aggiungo una cintura.

Allaccio le mie converse bianche e scendo le scale portandomi con me una borsa nera a tracolla, dove metto dentro il telefono e dei fazzoletti, in caso ne avessi bisogno.

Faccio appena in tempo che suona il campanello e mi affretto ad aprire.

«Ciao» quando si gira resta un minuto a fissarmi prima di salutarmi e lo vado ad abbracciare. Ci mette un po' prima di stringermi a se.

«Forza, andiamo» si stacca da me e saliamo sul suv, così da immettersi in strada «La partita durerà meno di due ore quindi, verso le dieci, dovremmo finirla» si apre la cerniera della felpa.

Guardandolo bene indossa una tuta grigia con uno stemma nel pettorale sinistro e nella parte alta della coscia sinistra. La maglietta che porta sotto è semplicemente nera.

«Vabbene...» speravo di rimanere di più con lui. Certo, vederlo giocare mi farà sicuramente sbavare, e poi la canotta sudata che sarà attaccata al suo corpo e farà vedere i pettorali, per non parlare di quel cavolo di sedere che ha...

Oddio, lo sto pensando veramente?!

«Dopo ci sarà una festa di fine partita a casa di Met. Tranquilla, niente di esagerato, solo noi della squadra e gli amici più stretti. Vuoi venire?» mi guarda e aspetta una risposta.

«Certo, volentieri»

Una volta arrivati lì, scendiamo ed entriamo dentro. Lo saluto abbracciandolo davanti agli spoiatoi.

Mi siedo in terza fila sugli spalti per vedere meglio le azioni.

E che azioni, cavolino!

Pensavo di averli visti tutti agli allenamenti l'altro giorno, ma mi sbagliavo. Mi cattura un ragazzo con i capelli biondi e gli occhi molto chiari che ha una certa intesa con Alex.

Gli ultimi due punti decisivi, li segna Alex e, mentre entra sotto le tribune, notandomi, mi sorride.

Aspetto qualche minuto e scendo ad aspettarli nella sala principale.

«Te l'ho detto che avremmo vinto» Met esce con il ragazzo biondo che avevo visto durante la partita e, appena mi vede, mi saluta e mi abbraccia.

«Alex sta per arrivare. Stava discutendo non il coach sull'ultima azione» il ragazzo al suo fianco gli tira una pacca sulla spalla «Si, scusa...Bella, lui è Logan Smith...Logan lei è Bella, beh...non so il suo cognome»

Mi porge la mano e gliela stringo «È un piacere conoscerti, Bella "non so il suo cognome"» si mette a ridere e lo seguo anche io.

«Isabella Williams, ma chiamami Bella»

«Aspetta hai detto Williams?» faccio cenno di si «Conosci una certa Abby Williams?»

«Si, è mia sorella, perché?»

«Viene nella mia stessa scuola, è...o meglio, era in classe con me»

Vedo arrivare Alex con dei jeans strappati neri e i capelli bagnati, ma quello che mi fa sbavare letteralmente, è un torso nudo, leggermente abbronzato, con degli addominali fantastici. Met deve aver visto la mia faccia e si gira nella mia stessa direzione.

«Scusa il ritardo» mi abbraccia e, in quel momento, vorrei rimanere così tutta la vita. Sento il calore della sua pelle anche con la mia maglietta e sento una scossa che mi percorre tutto il corpo quando il suo viso si abbassa e sento il suo alito caldo.

«Intendi venire così alla festa? Chi mi porterò a casa stasera, se ci sei tu in giro?» Logan finge di essere arrabbiato, ma alla fine scoppia a ridere.

«Tutte quelle che vuoi, io sono già occupato» e sposta lo sguardo su di me e sento le guance in fiamme.

«Forza andiamo, c'è una festa a casa mia e non può iniziare se rimaniamo qui» Met si incammina verso l'esterno e noi lo seguiamo.

Love-Lie (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora