65. Non penso di essere mai stata così felice

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Alex si è addormentato dieci minuti dopo l'inzio del film. È appoggiato sul cuscino, con una mano dietro la testa e l'altra che circonda il mio fianco.
Mentre io, sono appoggiata con la testa sul suo petto nudo.

Spengo la televisione e, senza far alcun rumore e senza svegliarlo, mi alzo dal letto ed esco dalla camera. In corridoio non incontro nessuno ma, quando scendo le scale, vedo la luce del soggiorno accesa.

Mio padre è seduto in poltrona con un bicchiere in mano.
Mi avvicino a lui e mi siedo nella poltrona accanto.

«Bella...»gira la testa verso di me e beve un sorso dal suo bicchiere.
Ormai lo conosco e so che, quando beve, c'è qualcosa che lo turba.

«A cosa stai pensando papà?» lo vedo fermarsi per poi ingerire il whisky e girarsi verso di me.

«Niente...sto solo pensando a cose di lavoro, niente a cui ti debba preoccuparti» mette il bicchiere sul tavolino insieme alle altre bottiglie e si alza «vado a letto, ci vediamo domani mattina» lo vedo andarsene e scomparire salendo le scale.

Mi appoggio allo schienale della poltrona e chiudo gli occhi. Faccio un respiro profondo e mi alzo, salendo al piano superiore.

Enteo in camera e ritrovo Alex nella stessa posizione in cui l'ho lasciato. Prendo il lenzuolo leggero e lo copro, dopo essermi sdraiata al suo fianco. Gli sistemo il ciuffo che gli cade sulla fronte e gli poso la mano sulla guancia, per poi passargli le dita sulle labbra.

«Ti piacciono le mie labbra?» mi pietrifico all'istante e Alex apre gli occhi e mi guarda divertito.

«Ehm...io...scusa»tolgo le dite e lui continua a sorridere. Sento le mie guance che diventano sempre più calde.

«Sei troppo bella quando arrossisci. Ma questo mi pare di avertelo già detto» mi tira ancora di più a se.

Lo guardo mentre sposta il suo sguardo da me al soffitto e un pensiero so fa strada nella mia testa.

Non posso smettere di pensare a cosa è successo tra lui e Mattia stasera.

Non so se mi stupisca di più il fatto che Alex lo abbia accusato di avere una cotta per me o, il fatto, che Mattia non lo abbia smentito.

«Vedo le rotelle girare. Cosa ti passa per quella testolina?» i suoi occhi grigi si posano su di me.

«Niente. Stavo pensando al litigio tra te e Mattia» lo sento leggermente irrigidirsi.

«So che hai delle domande, quindi chiedi pure» abbassa la mano dalla parte alta della mia schiena a quella bassa.

«Perché lo hai accusato di avere una cotta per me?» poso una mano sul suo petto e seguo il contorno dei suoi pettorali.

«Perché è vero. Lo vedo come ti guarda, come ti desidera. Non riesco proprio a capire come fai a non accorgertene» si gira verso di me, avvicinando il volto al mio.

«Forse perché non è così» il tono sicuro con cui volevo dire questa ultima frase, diventa quasi un sussulto quando le nostre labbra sono a pochi centimetri di distanza.

Lo vedo sorridere alzando una parte della bocca e guardandomi, mentre mi posa l'altra mano sul fianco.

Mi attira di più a se e mi posa le labbra sulle mie. E, in quel momento, la conversazione riguardante Mattia, scompare dalla mia testa completamente.

Le nostre lingue si fondono insieme, e mi metto a cavalcioni su di lui, mentre le sue mani scendono sul mio fondoschiena e poi sulle gambe.

Gli passo la mano sui pettorali e mi soffermo su quello sinistro quando sento il suo cuore battere, veloce quando il mio.

Continuiamo a baciarci mentre le nostre mano esplorano il corpo dell'altro. È una scoperta continua.

Ci stacchiamo entrambi senza fiato e ci guardiamo, ritornando alla posizione precedente: io appoggiata al suo petto nudo, mentre lui che mi stringe a se.

«Non so se domani mi troverai qui. Ho delle faccende di lavoro da sbrigare» gli lascio un leggero bacio sul petto e chiudo gli occhi «Buonanotte piccola. Ti amo»

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Mattina seguente

Quando mi sveglio trovo sopra al comodino una colazione e un biglietto di Alex con scritto che ci saremmo visti nel pomeriggio a casa sua, lasciandomi le chiavi del suo appartamento.

Dopo essermi preparata e mangiato, metto le chiavi in borsa e vado verso il garage. Salgo in macchina e mi dirigo verso l'appartamento di Alex, quando inizia a piovere a dirotto. Mi fermo nel piccolo supermercato che trovo a destra della strada ed entro. Faccio una piccola spesa ed esco sotto la pioggia ancora più torrentizzia, correndo verso la macchina. Salgo e metto in moto.

Esco dal parcheggio e vado verso il palazzo dove abita Alex.
Dopo circa dieci minuti sto entrando finalmente dalla porta. Appoggio le buste e mi fermo alcuni minuti per guardare fuori dalla vetrata e un sorriso mi fa alzare entrambi i lati della bocca.

Non penso di essere mai stata così felice.










Ciao a tutti,
Siamo al PENULTIMO CAPITOLO, si avete letto bene.
P-E-N-U-L-T-I-M-O.

Spero che siate pronti per l'ULTIMO capitolo che uscirà domani.
Cosa vi aspettate? Come si concluderà questa storia?

Lo scoprirete domani.
Dettò ciò, buona lettura,
Baci Ele😘

Love-Lie (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora