44. Divento rossa come un'aragosta

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POV'S BELLA

Prendo una tuta e una maglietta di Jake e la porto nella camera, dall'altra parte del corridoio, ad Alex.

Busso alla porta ma non risponde nessuno, riprovo ma niente. Entro aprendo appena la porta ma non c'è nessuno. Sento però l'acqua della doccia andare e deduco si stia lavando. Lascio i vestiti sul letto ed esco.

Vado verso camera mia e, una volta dentro, vado a letto e chiudo gli occhi.

Mi giro e rigiro nel letto ma non riesco a prendere sonno. Prendo il telefono e guardo l'ora, sono quasi le tre di mattina e sento lo stomaco brontolare.

Mi alzo dal letto, prendo una felpa e la indosso sopra alla canottiera che utilizzo come pigiama d'estate, e scendo le scale e vado verso la cucina.

Accendo le luci e guardo cosa c'è di già pronto ma, oltre a diversi snack salati, non c'è niente di dolce.

Ho voglia di qualcosa di dolce.

Prendo tutto il necessario per fare i pancake e ringrazio mentalmente Aly per avermi insegnato cone farli. Mi lego i capelli e inzio a mescolare tutto.

«Nemmeno tu riesci a dormire, vero?» prendo paura e verso una parte del preparato, che avevo nel mestolo, sul bancone «Scusa, non volevo spaventarti»

Alex è appoggiato allo stipite della porta della cucina con i pantaloni della tuta e la maglietta bianca che gli avevo lasciato sopra al letto.

«No...mi sono rigirata sul letto ma senza risultati. Inoltre avevo fame e quindi ho pensato che, la cosa migliore per una ragazza che non riusciva a dormire e che non mangiava da più di dieci ore, fosse preparare i pancake» dopo aver ripulito tutto, verso un po' di impasto nella padella e mi giro verso di lui che mi sta fissando le gambe e poi porta i suoi occhi sui miei «Ne vuoi un po'?»

«Uno si, ma ero venuto per cercare un bicchiere di acqua» si avvicina a me «Sai dove posso trovarli?»

Apro l'anta sopra di me e glielo porgo, riempiedolo prima dal rubinetto. Glielo porgo e per sbaglio vado addosso con la mano al sacchetti della farina che crea una nuvola e gli sporca la faccia e la maglietta.

«Oddio scusa, non l'ho fatto apposta» ha la faccia completamente bianca e, se prima scioccato, adesso ha uno strano sorrisetto dipinto sulla faccia.

Beve l'acqua e immerge due dita nella ciotola del preparato e mi sporca la guancia.

«Questo non dovevi farlo» lo guardo divertita e gli tiro in piena faccia quello che avevo nel mestolo che lo sporca tutto.

Mi allontano spegnendo il fuoco da sotto la pentola mentre lui avanza verso di me, con il latte in mano.

«E se facessi questo?» alza il latte sopra la mia testa, ma con una mossa lo prendo e glielo rovescio addosso. La maglietta si attacca al suo corpo e intravedo i pettorali.

Prende la ciotola con il preparato ma gli fermo le mani sopra la mia testa con le mie.

«Tregua per favore, sarebbe brutto sprecare tutti questi pancake» lo guardo e solo adesso mi accorgo di quanto è vicino a me. I nostri nasi quasi si sfiorano e sento il suo respiro sulla faccia.

Lascio le sue mani e mi allontano da lui mentre lui si gira e mette giù il preparato.

Mi giro verso la padella dove accendo il fuoco sotto. Dopo circa dieci minuti ho finito e ci sono circa una decina di pancake che metto sopra al tavolo.

Mi giro verso di lui che prende la maglietta, ormai completamente sporca, e la solleva. Guardo i suoi addominali e i pettorali mentre se la sfila dalla testa e appena alzo lo sguardo lo vedo fissarmi con una parte della bocca alzata.

Divento rossa come un'aragosta.

Scuoto leggermente la testa e mi siedo, mangiando in silenzio mentre lo guardo di sottecchi mentre si lava la faccia. Una volta finito tutto mi alzo e metto i piatti nella lavastoviglie.

«Hai bisogno di un'altra maglietta e pantaloni» lo seguo su per le scale.

«Se ne hai in più e se non è un disturbo si, se no dormo senza» arrivati al piano superiore, mi dirigo verso la piccola lavanderia e prendo una maglietta e dei pantaloncini corti.

«Scusa c'erano solo corti» glieli porgo e mi scontro con le sue mani.

«Vanno bene questi» gli lascio un bacio sulla guancia e mi giro.

Vado verso la mi stanza e prima di girarmi lo vedo fermo appena davanti alla sua, a fissarmi. Lascia le cose sopra al mobiletto davanti alla sua porta e viene verso di me.

Mi allontano dalla mia porta e gli vado incontro.

«Cosa c'è? Stai bene?» preoccupata mi fermo quando lui avanza più velocemente.

«Si, ma non posso più aspettare»

Succede tutto inaspettatamente. Mi prende il viso tra le mani e le sue labbra si scontrano con le mie.





Ciao a tutti,
Nuovo capitolo super aspettato da tutti. Finalmente si sono baciati!!!!

Quanto abbiamo aspettato perché succedesse? Troppo direi, ma volevo che fosse abbastanza inaspettato e abbastanza emozionante da ricordavi che domani ci sarà il prossimo capitolo.

Mi raccomando ricordatevelo!

Come andrà a finire?

Buona lettura a tutti,
Baci Ele😘

Love-Lie (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora