One

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Avere una vita perfetta è il sogno di tutti, ma alla fine ci si risveglia in una realtà piena di scongiuri e di desideri irrealizzabili.

Mi chiamo Annina Reid, una ragazza di quasi sedici anni che vive in una casa molto grande vicino a Las Vegas. C'è molto da dire sul mio conto, come per esempio che ho una sorella gemella, Arianna Reid, più piccola di me di qualche minuto, ma questo non importa. Ho anche un fratello più grande, Spancer, e con lui ho dei ricordi che non potrò mai dimenticare. Lui è stato il padre che non ho mai avuto dato che mia madre è divorziata e adesso è pure pazza, come dicono i vicini. Vorrei vederli io nelle circostanze in cui si trova lei adesso.

Vado in una scuola superiore e per fortuna ho davanti mio fratello. È più grande di me ed Ari di tre anni, dunque ha quasi diciannove anni, ma alla giovane età di dodici anni ha già ricevuto la laurea di matematica, poi vuole fare quella di medicina(che ricevera tra poco) e filosofia.

Io invece me la cavicchio a scuola, a parte nelle attività sportive, ma è di famiglia. L'unica cosa che sono capace di fare durante l'ora di attività fisica è la corsa. Correrei tutti i giorni tutto il giorno, se fosse necessario, ma non chiedete altro di coordinazione perché sono la ragazza sbagliata anche se ho deciso di iscrivermi ad Hip Hop.

Spancer è molto bravo nella corsa come me mentre Ari è forte in boxe e tiro a segno, soprattutto con armi da fuoco. Lei da grande vuole andare a far parte della polizia, mio fratello nel FBI mentre io sono ancora qui a raccontarvi cose che probabilmente neanche vi interessano.

A scuola ci sono praticamente solo maschi tranne qualche eccezione, come ben potete immaginare io ed Arianna, poi ci sono altre superstite.

Comunque, ad occhio io e mia sorella non ci assomigliamo, lei ha preso molto dal papà le caratteristiche corporali tipo capelli scuri e occhi scuri mentre io dalla mamma, occhi chiari e capelli chiari. Spancer, invece, è una perfetta via di mezzo, infatti ha gli occhi nocciola e i capelli castani, io sono bionda con gli occhi verdi militare ed Ari ha gli occhi marroni castagna ed i capelli quasi neri.

Ci si distingue anche per via di come ci vestiamo: lei quasi sempre vestiti neri o semplicemente scuri, pantaloni mimetici e felponi mentre io maglie chiare e jeans. Se vogliamo descrivere anche nostro fratello, possiamo dire che lui va in giro con camicia e cardigan, gli mancano solo gli occhiali.

-Annina! Ci sta aspettando mamma in macchina!- mi bussa alla porta Spancer.
-Sì, arrivo subito giù con lo zaino.- gli rispondo frettolosamente.

Afferro dalla spallina il mio sacco e scendo le scale fino all'ingresso, giro la chiave nella serratura ed entro di corsa in macchina.

-Prima tappa ragazze, poi Spancer. Ricordatevi che dopo scuola avete le lezioni di canto e non potete mancare, avrete un saggio a breve e non potete saltarlo.- Ci raccomanda mamma.
-Sì, mamma, sappiamo che non possiamo mancare perché altrimenti mancherebbero le due soliste.- risponde Ari per tutte e due.

Appena arriviamo, scendiamo direttamente e corriamo dentro il cortile scolastico dopo aver salutato entrambi.

-Hai imparato a memoria la canzone che dobbiamo cantare?- domando lei.
-Abbiamo la ricreazione!-

Tipico...

Entriamo in classe appena suona la seconda campanella e ci sediamo ai nostri soliti banchi.

-Bene, ora possiamo passare al compito in classe. I telefoni dentro il cestino che passerà tra i banchi e li voglio avere tutti. Poi avrete quaranta minuti per compilare il compito.- annuncia a tutta la classe la docente di inglese.

Bene, iniziano proprio col piede sbagliato oggi...

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-Ragazzi, vi voglio presentare due nuovi coristi. Loro sono Marcus e Martinus Gunnarsen, il resto ve lo raccontano loro.- dice indicanti i due uno alla volta.
-Ehm, in realtà sono io Marcus e lui è Martinus.- dice il presunto Marcus della storia. -Comunque abitiamo qui, ma andiamo in una scuola privata, quindi non ci avete mai visti. Non siamo Americani, lo potete intuire dal nostro accento straniero, ma siamo Norvegesi.-

Tra di me penso che finalmente ci voleva un maschio in più, siamo in otto ragazza e due ragazzi, ora siamo in otto e quattro. Va beh, il coro sono sei e quattro adesso perché io e mia sorella facciamo le soliste.

-Ok, Annina ed Arianna, allenate la vostra canzone assieme al coro mentre io vado ad ascoltare i nuovi arrivati per posizionarli nel gruppo.-
-Ok, signora Schmitt.-

Si allontanano nello stanzino accanto mentre noi ci mettiamo in posizione.

-Annina! E se invece di provare ascoltiamo come cantano? Lo abbiamo fatto con tutti! E poi sono belli, tanto vale avvicinarsi ed ascoltare mentre gli sbaviamo dietro.-
-Se vuoi andare a fare il cane davanti, anzi, dietro ai due nuovi arrivati, prego, ma le responsabilità delle tue azioni rimangono a te, io mi alleno con il coro.-

Prendo in mano il leggio e, dopo averci appoggiato sopra i fogli, inizio a fargli fare la scala, ma vengo interrotta dal rumore delle casse che emanano la voce dei due gemelli che cantano.

È una voce melodiosa, ma una lingua stranissima. In che diamine di lingua state cantando? Arabo? Giapponese? Croato?

-Ma sono bravissimi! La signora Schmitt sarà orgogliosa del nostro coro quest'anno dati i nuovi arrivati, tutti gemelli!- dice una ragazza dello salto più basso intendendo sia i due norvegesi, sia me e mia sorella.
-Dobbiamo provare, dunque iniziamo con le scale, come sempre.-

Riprendiamo a riscaldare la voce finché non ci raggiungono anche la nostra pianista, la signora Schmitt, con tra le dita l'orecchio di Ari seguita dai due nordici.

-È la quarta volta che ti becco origliare, ti meriti di pulire tutto questo posto oggi.- la sgrida la signora.
-Ma le prove?-
-Oggi le salti.- poi si mette a guardare noi. -Per fortuna tu, Annina, non sei come la tua cara gemella. Non ne avrei più di tutte e due, se foste state uguali caratterialmente.-

I due europei si guardano confusi e scambiano uno sguardo identico a me.

-Gemelle? Voi due non siete gemelle?- esordisce uno dei due.
-Siamo biovulari, ma siamo gemelle. Vi confondete con la massa uscendo con queste esclamazioni.- butta fuori Ari leggermente arrabbiata per la punizione prendendo la scopa e mancando per un pelo uno dei due.
-Ari, non sei un militare e non sei neanche spiritosa quando fai così. Perdonatela, è così anche con me quando la sgrido. Mi chiamo Annina Reid, sono una delle due soliste del gruppo.-
-Io sono Marcus, lui Martinus.-

Allungo la mano verso colui che presumo sia Martinus, ma lui mi gira la faccia.

-Anche mio fratello è sempre così.-

Sfoggio un leggero sorriso e si dirigono entrambi sugli spalti del coro.

♧♧♧

BUON GIORGIO!

Vi sono mancata?

Bene, state pronte ad un libro disagniante perché questo offre molto più di quello che potete immaginare (o almeno proverò a renderlo così).

Allora, riassunto breve:
-Descrizioni personaggi
-Compito in classe
-Un coro
-Martinus stronzo
-Arianna in punizione

Bene...

Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!

Listen To My Music And Dance //M.G.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora