Ten

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Pov's Martinus

-Mac! Muoviti che la scuola non aspetta come faccio io ogni santa mattina!- annuncio io dal pian terreno cercando di far arrivare il messaggio a quel ritardatario di mio fratello.
-Ho perso il mio telefono, non è da nessuna parte.- mi ribatte lui continuando a spostare oggetti.
-L'hai messo nella tasca posteriore dei tuoi pantaloni, ora scendi?-

Scende le scale precipitosamente e si mette a ridere appena mi vede appoggiato allo stipite della porta d'ingresso.

-Come facevi a sapere che era proprio in quella tasca?- domanda sorridendo lievemente.
-Perché ti ho visto quando lo hai messo lì questa mattina per fare colazione. Non mi interessa adesso se tu vuoi sederti davanti, ma mi ci siedo io dato il tuo ritardo. Muoviti, prima che cambi idea e ti lasci qui.-
-Questo dovrebbe dirmelo mamma, non tu. Va bene, farò compagnia a Emma, come sempre dato che con lei non passi quasi mai del tempo.- e mi da un leggero spintone per raggiungete la macchina.

Squoto la testa per parecchie volte e chiudo la porta alle mie spalle salendo di seguito in macchina ed allacciandomi prima di partire.

-Tinus, tesoro, mi raccomando di non fare casini oggi e di non creare risse di nessun tipo.- Si preoccupa mia madre.
-Cercherò di fare il possibile, ma non prometto niente. Ora è meglio che vado, non sia mai che mi facciano un altro scritto per il ritardo.-

Prima che riuscissi a scendere dal veicolo, mia madre chiude tutte le porte, proprio come tutte le mattine.

-Devo diventare più rapido. Cosa c'è ancora?- giro gli occhi al cielo.
-Tesoro, non va bene il tuo comportamento. Oggi parteciperò alla lezione di coro del doposcuola e voglio vedere che cambi un po' i tuoi comportamenti con le persone che ti vogliono aiutare.-
-E cosa ancora? Vieni a vedermi ballare?-
-Non sarebbe una cattiva idea... ora sbrigati.- e riapre finalmente la macchina per far scedere solo me, dato che Mac è già uscito prima ed Emma scende dopo.

Mi precipito fuori come fossi Flash e sbatto la portiera per chiuderla senza nemmeno voltarmi a salutare le due donne di casa, sebbene Emma ancora non è donna.

-Se un giorno romperai la portiera della macchina, io prenderò i tuoi risparmi per ripararla. Ragazzo avvisato, mezzo salvato.- annuncia la donna abbassando il finestrino per poi accendere il motore e allontanarsi verso la scuola di Emma.

Cammino fino all'ingresso della scuola e mi precipito in seguito verso le scale per andare al piano superiore e raggiungere la mia classe cercando persino di essere puntuale.

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La sala prove sta diventando rumorosa come il mercato del sabato mattina e pieno come un concerto di Shawn Mendes.

-Martinus! Marcus! Eccovi, vostra madre vuole vedere un po' com'è andate con questo gruppo e allora rimarrà qui per tutta la lezione.- Ci avvisa la signora Schmitt.
-Oh.- è l'unica esclamazione che esce dalla mia bocca prima di entrare nel casino presente nella sala principale.

Mi posiziono sulla piccola scalinata, al mio solito posto, ed attendo che tutti smettano di fare le galline nel pollaio.

-Bene, prendiamo prima di tutto a salutare la signora Gunnarsen che ci terra compagnia per tutta la lezione.- annuncia la direttrice del coro indicando mia madre. -Bene, ora scaldiamo la voce e partiamo con la canzone dell'ultima volta?-

Cominciamo a fare le scale vocali accompagnati dal pianoforte a coda e poi Annina ed Arianna fanno un passo avanti prendendo posto l'una in parallelo con l'altra. Appena la voce di tutti è pronta, soprattutto quelle delle due Reid, iniziamo a cantare "Scared to be lonely", o almeno inizia Annina dato che è la sua parte.

Io non lo ammetterò mai ad alta voce e davanti a tutti quello che sto per dire, ma secondo me la voce di Annina è un bene prezioso che vorrei fosse solo mio, ma ovviamente non posso perché la sua voce può appartenere solo ed unicamente a lei, del resto è sua.

Ebbene, signore e signori, sto facendo dei complimenti mentali ad Annina Reid, una delle due soliste del mio coro e mia partner di Hip Hop. Quella a cui storto sempre il naso per fare il superiore ed attirare la sua attenzione.

Sì, non sono sicuro di quello che sto per confessare, ma è possibile che a me piaccia lei, ma non so nemmeno il perché. Perché una ragazza altruista, gentile e disponibile come lei riesca a farmi volare la testa tra le nuvole? Questo solo il mio cervello lo sa...

Noto solo adesso che sto fissando in continuazione la bionda, ma non voglio per vari motivi, in primis che nessuno si sospettisca di questa faccenda che potrebbe essere al quanto scandalosa.

-Bravi ragazzi. Vi faccio fare un minutino di pausa e poi riprendiamo. Voglio provare a fare una cosa dopo sperando che funzioni.- Ci avverte la Schmitt lasciandoci andare a bere (ma anche no...)

Appena muovo un passo verso il bagno, lei richiama sia me, sia mio fratello per avvicinarci a lei.

-Che ne dite di fare anche voi una parte da solisti? Pensavo di farvi cantare "Hold on" con l'aiuto di Annina che vi accompagnerà col pianoforte. Siete disposti al passare del tempo assieme? Se volete posso chiedere anche ad Arianna che vi potrebbe aiutare un po' con i toni ed i timbri.-

Sul volto di mio fratello si dipinge un sorriso da orecchio ad orecchio e le mani si stringono da sole iniziando in seguito ad esultare tutto in un sussurro.

-Io ne sarei onorato, spero solo che per una volta anche mio fratello sia felice di qualcosa che facciamo solo noi da soli.- saltella mio fratello parlando con voce da ragazzina esaltata, come se avesse ricevuto in regalo un biglietto per il concerto di Shawn Mendes, tanto per tornare ai collegamenti di prima.
-Solo per questa volta, non chiedermi altri favori del genere.- sussurro lui, -Accetto.- dico questa volta a voce chiara.
-Bene, allora iniziate a leggere questi fogli e decidete le parti che farà uno e l'altro, poi tornate che proviamo ancora "Scared to be lonely", poi vi lascio andare dato che tu, Martinus, hai lezione di danza. Vado ad avvertire le due sorelle Reid.-
-Se vuole faccio io.- mi propongo senza pensare.

Marcus inizia a guardarmi storto inarcando le sopracciglie ed assumendo un'espressione confusa.

-Tu? Sei l'ultima persona che parlerebbe tranquillamente con Arianna, Annina è ancora peggio.- esclama Marcus sempre più scombussolato dalle mie parole.
-C'è nostra madre, devo fare bella figura.- e mi sposto fino alle due gemelle.
-Wow, Martinus Gunnarsen si è avvicinato a me senza esitare e senza iniziare ad insultarmi. Sei un mistero, lo sai?- pronuncia sconcertata e sorpresa Annina sfoggiando un sorriso mentre la sorella si mette a braccia conserte.
-Sono qui perché la signora Schmitt ha deciso di far fare anche a noi due una canzone da solisti, ma il coro non ci sarà, ci sarete solo voi due. Arianna, tu ci aiuterai con i toni mentre tu, Annina, suonerie il piano accompagnandoci.-
-Io non suono il pianoforte da un anno quasi! E poi Arianna è l'ultima persona che si offre per aiutare le persone.- borbotta ancora lei.
-Sono sicuro che la signora Schmitt si metterà a disposizione per aiutarti. Arianna, non sei obbligata, se non vuoi, ce la facciamo anche senza di te.-
-Va bene, accetto.- sbotta la bruna girandosi e andandosene al suo posto lasciandoci soli.
-Tu rimarrai sempre un mistero per i miei occhi, sappilo, Gunnarsen.- e sgambetta via fino a mettersi al suo posto.

Almeno sono qualcosa per lei, anche se poco, ma almeno sono qualcosa.

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BUON GIORGIO!

Ecco la prospettiva di Tinus aka Topus!

Signore e signori, confessa i suoi sentimenti mentalmente (ammettere qualcosa è già un passo avanti :)

Inoltre cerca di far vedere alla madre che lui in realtà è una persona brava con gli altri.

Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!

Listen To My Music And Dance //M.G.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora