Fourteen

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Ho lasciato la scuola di danza con la mia borsa ancora in spogliatoio, anche se in realtà mi sono accovacciata sui gradini prima della porta d'ingresso, ma subito ho visto Jacob uscire e venirmi incontro per sapere cosa sia successo nella sala accanto alla loro.

-Abbiamo sentito la tua voce arrabbiata e forte, poi un rumore che non ci è piaciuto molto ed infine delle parole come "Sei un mostro". Cosa diamine succede tra voi?-
-Scusa, ma sono cose personali e non voglio condividerle con nessuno al momento.-
-C'entra per caso suo fratello gemello?-
-Sì, anche Cira c'entra. La ragazza per cui hai una leggera cotta, e non dire il contrario, sta col bastardo che ho abbandonato.-

Si rattristisce leggermente e mi abbraccia mentre io crollo in lacrime.

-Vado a prendere le tue cose e te le porto fuori, poi vado a fare un discorsetto come quello che ho affrontato adesso con te assieme a lui.-
-Grazie mille, Jacob. Potresti dirgli da parte mia che può andare al diavolo?-
-Non te lo prometto, però cercherò di fare in modo che voi ritornate nell'armonia di prima.-
-Difficile...-
-Provarci non costa nulla.-

Si alza dallo scalino su cui era seduto ed entra dentro tornando qui con tutte le mie cose, poi si allontana nuovamente e io invece me ne vado a casa in lacrime.

-Come mai sei a casa così presto?- chiede Spancer dalle scale.
-Non sono dell'umore giusto per rispondere alla tua domanda in questo momento.- dico col capo chino salendo verso la mia camera da letto.

Mi chiudo dentro, non a chiave, e mi butto sul letto col viso sul cuscino cominciando a piangere.

Improvvisamente la mia porta si apre ed entra a passo lento qualcuno che non mi sarei mai aspettata per vari motivi: Arianna.

-Hei sorellina. Come mai sei in lacrime?- domanda con una gentilezza mai vista.

In questo mondo qualcosa va male... perché io comincio ad essere stronza mentre Arianna e Martinus diventano gentili? Anzi, perché mia sorella è gentile?

Martinus è un mostro, è cambiato solo in peggio.

-Senti, sono affari miei e tu non devi impacciarti.- rispondo secca.
-Percepisco che qualcosa non va, sono tua sorella gemella. So che non sono affari miei, ma ho l'angoscia che qualcosa non va e ho bisogno di sapere. Non vorrai far soffrire la tua adorata sorellina, vero?-
-Non osare mettermi i sensi di colpa, potrei legarmela al dito ed elencare tutte le volte che tu non mi racconti niente.-
-Essendo la prima volta che ti succede qualcosa di brutto, non sarebbe male che tu mi citi cosa diamine è successo.-

Alzo il viso dal cuscino fino a vedere i suoi occhi puntati sui miei per poi girarmi e mettermi seduta con le gambe incrociate.

-Martinus è un mostro bastardo.- comincio a lente parole. -Sta facendo soffrire due persone che non se lo meritano.-
-Tu e chi?- interrompe rapidamente lei.
-Io no, io merito di soffrire. Marcus e Cira sono le vittime.-
-Cos'ha fatto lui per farti dire che tu devi soffrire? Sarei capace di piantargli in faccia le mie quattro nocche preferite, ovvero quelle della mano destra, però non vorrei sporcarle. Bel problema...-
-Scema...- Sorrido e non so il perché, io sono ancora incazzata nera. -Ti ricordi che ieri pomeriggio sono uscita con Cira? Beh, si è portata dietro quel troio perché si sono messi assieme e io, cercando una scusa, ho convinto anche Marcus ad aggregarsi a noi perché a me no piace fare la terza in comodo. Abbiamo fatto un giro tutti assieme e, quando sono tornata a casa, dopo circa mezz'ora, ricevo una chiamata da parte di Marcus dove mi chiede aiuto. Io gli dico di venire a casa mia e di corsa arriva qui con al collo una sciarpa. Tinus lo aveva aggredito e per fortuna è arrivata la sorellina che ha cominciato ad urlare. Vuoi sapere il perché ha cercato di strozzarlo?-
-Mi metti curiosità. Spara!-
-Lui non voleva che il fratello mi stesse così vicino. Ma capisci? Lui sta con la mia migliore amica e fa del male al fratello perché è stato troppo vicino a me?!-

Mi abbraccia forte e si siede accanto a me.

-Non ti preoccupare... se osa toccarti, io entro in azione.-

Bello, ho una sorella spaccona! Ottimo!

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Pov's Martinus

Sono ancora in sala a toccarmi la guancia dolorante e le lacrime agli occhi.

Ho fatto una cazzata enorme, ora la ragazza che mi piace mi odia per quello che ho fatto non a una, ma a due persone. Ora pure tre, ho ferito anche lei e solo adesso mi accorgo di aver commesso l'errore più grande della mia vita.

L'ho persa. Credo anche per sempre.

-Hei, cosa è successo tra te e la tua bella?- mi chiede qualcuno alle mie spalle che riconosco grazie ai grandi specchi davanti a me.
-Ho fatto una cazzata. Ho fatto una grande cazzata. Sei mai riuscito a ferire tre persone con un'azione sola?- domando a mia volta.
-Io preferisco non ferire le persone per non finire nella situazione in cui ti trovi tu. Mi spieghi un po' come sono andate le cose? Io l'ho sentita mentre discutavate.-

Gli racconto in modo rapido la nostra lite e subito dopo esco senza esitare nel lasciarlo lì.

Entro nello spogliatoio maschile, raccolgo il mio materiale e torno a casa ancora vestito sportivo, mi chiudo in camera e non faccio entrare nessuno. Infine soffoco i miei singhiozzi nel cuscino per non far insospettire nessuno.

-Voglio morire... ho fatto del male a quella che presume di essere la mia ragazza, al mio adorato fratello che mi sopporta da ben sedici anni a questa parte ed alla ragazza che mi piace, ma che non riuscirò mai ad avere dopo questo. Sono una nullità.- sussurro tra le lacrime incessanti.

Prendo una penna ed il mio diario segreto ed inizio a scrivere ciò che è successo, ma alcune parole vengono macchiate dalle gocce che mi rigano il volto.

-Ti prego... scusami per tutto quello che ho fatto...- Continuo a ripetermi, poi tiro un urlo di liberazione liberazione, ma mi accorgo troppo tardi di aver attirato l'attenzione della mia famiglia al completo.
-Tesoro? Apri la porta, stai bene?- continua a bussare bruscamente mia madre.
-Fratellino, fa entrare solo me in camera. Non mi importa se dici di no, io voglio starti vicino.- annuncia mio fratello cominciando a tossire leggermente.

Istintivamente mi fisso le mani e ripenso al momento in cui stringevano il suo collo. Poi le ho portate sulla guancia sinistra, quella colpita da Annina questo pomeriggio, anzi, qualche ora fa.

Senza pensare, giro la chiave una volta e prendo sottomano il mio gemello per poi trascinarlo fuori e farlo salire dopo di me sul nostro albero per stare un po' di tempo da soli tra di noi.

♧♧♧

BUON GIORGIO!

Che dire, odio ce n'è ancora, ma finirà, ve lo prometto :)

Jacob è un ragazzo dal cuore d'oro, Arianna un angelo custode spaccona e Martinus un mostro.

Beh, questo è solo l'inizio.

Martinus sente i sensi di colpa che lo travolgono e finalmente capisce cosa diamine ha combinato.

Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!

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