Extra Two

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Pov's Spancer

Un altro giorno di lavoro intensivo è appena terminato e, come ogni caso fortunato, ci son stati meno morti del previsto ed una persona in più in carcere.

Durante questa missione era presente anche la signora Curly che, per disgrazia nostra, abbiamo dovuto sopportare. Inoltre, oggi ha rischiato la vita di una delle vittime per dimostrarci che le sue intenzioni sarebbero andate a fin di bene in confronto alle nostre che erano pericolose. Buffonerie, dico io.

Ora siamo tutti in sala riunioni quando qualcuno bussa al portone.

-Vado ad aprire io, non vi preoccupate.- annuncio andando verso la porta ed abbassando la maniglia ritrovandomi davanti due ragazze.
-Ma buona sera, fratellone. Tu sei dimenticato che oggi avevi da presentarci la tua favolosa squadra?- dice la mora delle due.
-Buona sera a voi, sorelline. Venite dentro, ci stiamo solo consultando su una faccenda.-

Le faccio accomodare in sala e, appena le vedono tutti, si alzano in piedi.

-Spancer, ti rendi conto che siamo in presenza di una star di qui?- esclama Penelope Garcia, la nostra formidabile informatica.
-Ne sono al corrente, grazie. Ragazzi, loro sono Arianna Gunnarsen ed Annina Reid, le mie sorelline.-

Emily si avvicina e tende entrambe le mani alle due ragazze che stringono fortemente la presa.

-Piacere, io sono l'agente Emily Prentiss.- Si presenta.
-Arianna Gunnarsen ed Annina Reid. Spancer ci ha parlato molto bene di lei e dei suoi colleghi.- risponde Annina sorridendo.
-E non si è ancora sposata, signora Reid?- domanda Hotchner.
-Lo farò a breve. Se volete gli inviti sono aperti e di sicuro a mio fratello farà piacere avere qualcuno con cui parlare delle sue solite cose da intelligentone. È il terzo matrimonio in cinque anni e sinceramente manca solo lui.-

Stringono la mano con tutti, ma il momento si interrompe con la porta che si spalanca mostrandoci la faccia della signora Curly soddisfatta.

-Ho appena finito di parlare col superiore ed era d'accordo con me. La vostra situazione non era efficace e sicura mentre quella che ho portato e concluso io lo era. Mi ha detto inoltre che bisogna cambiare un po' il gruppo, dunque vuole dividervi. Hotchner, lei sarà il capo di questo settore. Rossi, lei sarà il vice capo. Prentiss e Jourou, verrete trasferite in un'altra società, Garcia e Morgan, rimarrete in questa squadra mentre lei, Reid, insegnerà alle nuove reclute.- annuncia con nonchalant.
-Ma lei non può farlo! Sta distruggendo una famiglia così!- si lamenta Garcia.
-Oh, non lo sto facendo io. È il mio superiore che mi dice cosa fare.-

Ci guardiamo l'un l'altro con aria confusa e triste finché le mie sorelle si fanno sentire, o all'inizio si fa sentire solo Ari, la più fine delle due.

-Che persona di merda farebbe una cosa a questa favolosa squadra? No, perché non so se insultare lei o il suo superiore.- annuncia infatti la mora.

La Curly esita leggermente e rimane perplessa dalle pungenti parole di Ari.

-E tu chi saresti per dire una cosa del genere a me? Il capo supremo dei militari, il tenente colonnello o quel grado che sta ancora più su?-
-Effettivamente lo sono, guardi qui.-

Tira fuori dalla borsa il suo borsello contenente la carta di identificazione con la sua faccia in divisa mimetica.

-Diceva?- Sorride soddisfatta.
-Sia lei, sia il suo superiore state commettendo un grosso errore. Questa squadra ha risolto centinaia di casi in modo positivo e sicuro e con questa vostra immatura decisione state distruggendo l'anti-crimini più laboriosa che gli Stati Uniti d'America offre alle persone. Non ho niente contro tutti gli altri dipendenti di questa struttura, ma questa è la migliore squadra e separandola non risolverete lo stesso numero di casi in modo positivo.- commenta più civilmente Annina.
-E lei, invece, chi è? La moglie del preside degli Stati Uniti d'America?-
-Sono una cantante pop con un discreto successo alle spalle. Sono pure una cittadina di questa nazione e anche una consigliera.-
-Non sei nessuno per dirmi cosa fare.-
-Ma io sì. Senta, io sono professionale, questo è chiaro, ma lei sta cercando in tutti i modi per farmi incazzare. Lasci stare questa squadra e faccia imbestialire suo marito piuttosto che la mia pazienza. Sono campionessa di boxe in trentasette stati, non le conviene farmi alzare le mani.-
-Qualcuno di voi le conosce?-

Mi faccio avanti alzando la mano ed il capo e sfoggiando un sorriso fiero.

-Io le conosco, Morgan le conosce, tutti più o meno le conoscono adesso. Prego che vi presento Arianna Gunnarsen ed Annina Reid, le mie sorelline gemelle.-
-Da voi non c'era una cosa chiamata diplomazia?-
-Veda lei, una è cantante e l'altra fa parte dell'armata militare. Se questa non è diplomazia, io non so cos'altro possa essere.-

Sbuffa girandosi parecchio arrabbiata per poi fermarsi sulla soglia della porta ed esclamare un forte esclamare chiaro "Non la passerete liscia, ragazzine!"

-Annina, Arianna, avete salvato il posto di lavoro a tutti noi.- esulta abbracciandole entrambe.
-Con tutti i commenti positivi che risaltano dalle tue lettere mensili non potevamo fare altro.- risponde la voce cauta di Annina.
-Birra?- propone Ari staccandosi per prima dalla stretta data la sua poca dolcezza.
-Sei la solita.- commento sorridendo.

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Pov's Arianna

Per grazia di mia sorella non mi devo vestire di rosa.

Ebbene, oggi è il giorno di unione tra la famiglia Reid e quella Gunnarsen, di nuovo.

Sono vestita di turchese con un abito classico e delle scarpe a stivaletto nere col tacco.

Che schifo il bianco...

Lei invece porta un vestito bianco (che indovina!) con le maniche lunghe in pizzo e la gonna che sfiora a malapena il pavimento. Un abito fatto su misura per lei e le sta da incanto.

Il mio invece era senza maniche e con la gonna poco più lunga, niente Payette, niente brillantini, nessun tipo di decorazione troppo femminile.

Al momento ha un mazzo di fiori che non riesco ad identificare, ma a lei piacciono tanto e devo dire che sono particolarmente belli.

-Mi ripeti il nome di questo fiore?- domando per la settima volta.
-Mamma mia... Gazania, è come dire Tanzania, ma con la G e senza la prima N.- mi risponde sorridendo. -È il fiore del nostro legame e lo sarà per sempre.-
-Quanto sei diabetica, bella mia?-
-Non lo so, ma non mi dispiace esserlo.-
-Muoviti, zucchero filato. Il matrimonio comincia tra poco e ti conviene avviarti con me e Maci.-
-Sì, arrivo tra un attimo. Lasciami un momento per pensare a quello che succederà che almeno posso fantasticare.-

La lascio nella saletta in solitudine e mi dirigo verso la navata incrociando mio marito in abito formale e con i capelli sciolti che gli ricadono sul viso.

-Pronta per questa ennesima avventura?- mi domanda prendendomi a braccetto.
-Non sarà l'ultima del suo genere perché manca ancora Spancer con la sua futura ragazza.-
-Allora buttiamoci per la terzultima volta, un giorno toccherà anche a mia sorella e tu sarai presente.-
-Saltiamo assieme.-

♧♧♧

BUON GIORGIO!

Perdonatemi come sempre per l'esorbitante ritardo, ma hanno iniziato a tartassarmi con esperienza e cazzi e mazzi.

Ma parliamo della storia che la scuola e la mia vita fanno parecchio cagare.

Le discussioni, quelle che ti portano alla vittoria e l'ennesimo matrimonio dato che non ne abbiamo abbastanza.

E finalmente anche Annina e Tinus sono sposati legalmente.

Poi niente.

Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo extra!

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