Una forchetta, un piattino ed una fetta abbondante di torta. Ecco come rendere felice mia sorella.
-Mamma, dopo cena esco, voglio andare al centro da sola per un po' di svago mio. A te andrebbe?- domando dopo aver mangiato il primo boccone della mia fetta di torta.
-A me puzza di Tinus.- commenta con la bocca piena Ari.
-Pensa a quello che vuoi.- tanto è così!
-Basta che non fai troppo tardi dato che domani avete ancora scuola.- risponde mia madre sorridendo.
-Ma certo! Grazie mille!-Finisco la mia fetta e salgo al piano superiore, ma la mia gemella, prima che entrassi in camera mia, mi spinge dentro la sua chiudendo la porta a chiave.
-Ho due cose da dirti. La prima è che non ti credo: scommetto che questa sera esci con Mister Spray. La seconda è che ti odio, ma ti amo perché stare tra le sue braccia è stato meraviglioso e spero di averle attorno a me di nuovo e presto.- dice mostrandomi le dita ogni volta che pronunciava i numeri.
-Uh! Ragazza innamorata! Sarà la volta in cui ti addolcisci?-
-Ma cosa vai a dire, scema! Ma che sei cogliona? È solo una piccola cotta, niente di più.-
-Ci ho provato... va beh, comunque hai ragione sul fatto che esco con lui, ma non volevo che mamma mi facesse il terzo grado.-
-Te lo farò io al ritorno. Oggi a chi tocca la tavola?-###
Sono uscita di casa e sono appena fuori dalla porta per il semplice fatto che se lui suonasse alla porta, mia madre capirebbe tutto.
-E io che speravo di sentire per la prima volta il suono della campanella di casa tua...- commenta qualcuno alle mie spalle dato che sto guardando la targhetta attaccata accanto al campanello di casa.
-Mi dispiace, ma non ho detto a mia madre che sarei uscita con un ragazzo per le mie motivazioni. Hai portato lo skateboard? Non vai già abbastanza veloce date le gambe chilometriche?-
-Ho saputo da tua sorella, una delle tante volte in cui ci siamo visti mentre dipingevamo i muri, che tu non sai andarci, dunque oggi sarò il tuo maestro.-
-Non so andare su quel coso e sinceramente ho paura di di salirci.-
-Ci sono io che ti tengo le mani. Salga sulla carrozza!-
-Le carrozze sono più sicure... e se andassimo al parco? Non si sa mai che mia madre diventi una stalker.-Ci spostiamo verso non so quale direzione, so solo che prendiamo la strada di destra, la solita strada che porta al parco.
-Bene, se vuoi già tenerti a me, fai pure.- annuncia non appena ci troviamo sul sentiero del parchetto.
Mi aggrappo alle sue braccia e salgo sembrando più goffa del solito e, tenendomi sempre a lui, rimango in equilibrio.
-Siamo già a buon punto perché secondo me riusciresti a stare così anche senza tenerti. Allora, le cose sono facili, bisogna stare con le punte dei piedi rivolte verso la direzione in cui si vuole viaggiare.-
-Giuro che, se non mi tieni, ti picchio.-Mi giro perdendo per un momento l'equilibrio, ma lui mi ha tenuta per tutto il tempo.
-Molto bene, ora mi metto davanti a te e devi spingere prima verso un lato, poi verso l'altro.-
-A cosa serve, scusa?-
-Per curvare, dato che non ci sono dei volanti per girare le ruote e queste non si girano.-Faccio come mi ha detto e vedo la tavola pendere da un lato e poi dall'altro.
-Ottimo! Ora io ti terrò per mano, sarò sempre al tuo fianco, ma tu devi provare a spingerti con la gamba destra.-
-Se dovessi morire, di a mia madre che le ho voluto bene, a mia sorella che la invidiavo e a mio fratello che andrà in avanti bene e diventerà importante.-
-Ma smettila, ti corro dietro se necessario.-
-Rassicurante...-Mi do una leggera spinta e le ruote cominciano a girare spostandomi in avanti.
-Bene, ora prova a pendere col peso verso sinistra.-
Oddio! Sto andando su uno skate e non mi sto uccidendo, o non ancora perlomeno.
-Stai andando alla grande! Manca solo l'ultimo passaggio.-
-Quale?-
-Questo.- e molla la mia mano lasciandomi andare avanti da sola.Continuo a rimanere rigida sulla tavola, ma non guardo indietro, altrimenti cadrei, ne sono certa.
-Continua così! Occhio alle persone però!-
-E tu occhio alla mia salute! Vedo già che andrò addosso ad un albero.-Mi corre dietro aumentando il passo di corsa verso la fine e mi mette attorno ai fianchi le sue braccia e mi prende su di peso lasciando andare in avanti il mezzo e facendolo sbattere contro un albero.
-Grazie al cielo che lo sapevo e che tu eri pronto a prendermi.- parlo con l'affanno.
-Mi merito un bacio qui!- e pone la sua guancia sinistra.Sinceramente glielo darei anche da un'altra parte, ma iniziamo con calma.
-Sei un approfittatore.- annuncio dopo aver tolto le mie labbra dalla superficie del suo viso.
-Mi pare anche una cosa giusta. Ti ho salvato la faccia, d'altronde. Andiamo da Marcus e ti offro il gelato.-
-Ma mi sono portata dietro il borsellino apposta!-
-Sono un cavaliere e pago io. Tanto ci sarà anche mia madre con lui e sicuramente dirà che offre la casa.-
-Fai così con tutte le ragazze con cui esci?-
-Sì, con tutte.-Mi viene un senso di nausea alle sue parole e lui, notandolo, pronuncia ancora qualcosa.
-Con tutte dato che sei la prima con cui esco.-
Se ci fosse stata mia sorella, di sicuro lei avrebbe detto "Sei pateticamente diabetico..." ed effettivamente lo è, ma a me va bene così, mi piacciono i tipi dolci, sebbene lui sia comunque un po' stronzo ed acido.
-Andiamo, lascio là anche la tavola, così che nessuno si faccia male.-
-Ha, ha. Sei simpatico come mai prima d'ora...-Si stacca dall'abbraccio e mi mostra la mano prendendo con l'altra lo skateboard. La afferro incrociando le dita e partiamo verso la gelateria Norge.
-Allora, scommetto che hai già dato un bacio. Posso sapere il nome del fortunato che ha avuto l'onore?- domanda dopo qualche istante di puro silenzio.
-Beh, non ti conviene scommettere perché non ho mai dato un bacio a nessuno.-
-Sai che non ti credo?-
-Non credermi, ma non ho nemmeno mai avuto un ragazzo, forse il fidanzatino all'asilo.-
-Sei seria? Non sei mai stata con nessuno?-
-Non dirmi che tu sei stato solo con Cira. Il lago è proprio accanto a te, non mi ci vuole tanto a buttartici dentro.-
-Allora mi metto di là.-
-Tra l'altro, perché ti sei messa con Cira?-
-Un giorno te lo dirò, ma non oggi.-
-Come uccidere una ragazza curiosa...-Andiamo svelto in gelateria a prendere un gelato a testa e, appena finito, ci sediamo su una panchina.
Ora che ci penso, stiamo mangiando un fottuto gelato a novembre...
Comunque sia, mi metto con la gamba destra sulla sinistra mentre lui si sdraia con la testa su di esse.
-Comodo?- domando ridendo leggermente.
-Potrei dormire, ma so che se lo facessi, tu non avresti le forze per portarmi a casa. Inoltre non ho sonno, dunque non posso. Sai che rimarrei qui per sempre ad ammirare le stelle?-
-Non male come idea, però domani hai scuola e credo che un letto con tanto di piumone caldo e cuscino sia meglio di una panchina in legno all'aperto.-
-Già. Ho visto una stella cadente! Esprimiamo un desiderio assieme!-Stringiamo i mignoli assieme e stringiamo gli occhi per poi pensare a qualcosa da far esaudire.
"Voglio che questo sogno non finisca."
♧♧♧
BUON GIORGIO!
Ebbene, sono sempre viva e oggi mi sento in vena di postare anche l'altro che è già pronto.
Arianna ha una crush per Marcus (e chi non ce l'ha?)
Poi, Annina impara, prendiamo la cosa con le pinse, ad andare sullo skate.
E credo che questo riassume tutto...
Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!
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Listen To My Music And Dance //M.G.//
Teen FictionLas Vegas, una città assai luminosa che ospita questi ragazzi dubbiosi sui loro sentimenti. Un gruppetto di ragazzi formato da due coppie di gemelli che si incontrano in una sala prove di un coro dove tutto inizia...