Seduta in un angolo, con le braccia strette attorno alle gambe, fissavo un punto indefinito di quella stanza a me sconosciuta.
"Ciao" mi salutò una ragazza, sicuramente della mi stessa età. Si sedette di fronte a me, appoggiò un piatto sul pavimento e me lo spinse vicino ai piedi.
"Mangia qualcosa" mi disse.
Io scossi la testa.
"Ti va di andare a prendere un po' d'aria?" Mi chiese.
Scossi di nuovo la testa.
"Me ne stavo scordando" mormorò. Si infilò una mano nella tasca dei suoi jeans e tirò fuori una bustina gialla. "Questa è per te" mi disse, porgendomela.
Incerta la presi, non sapevo proprio cosa potesse contenere. Quando l'aprii però fui sicura che il mio sguardo si illuminò: dentro alla bustina c'era la catenina con il ciondolo che Wes mi aveva regalato.
"Finalmente" Esclamai. La feci scivolare sul palmo della mia mano e me la strinsi al petto.
Quella catenina era diventato il mio porta fortuna. Quando non la indossavo mi sentivo come se mi mancava un pezzo di me. Con quella addosso mi sembrava di portare sempre con me un po' di Wes.
"Per cosa sta la J?" Mi chiese, curiosa.
"July. È un soprannome" sussurrai.
"È davvero molto carina. Luccica tutta!" La osservò. "Come si chiama?" Mi domandò.
Io la guardai confusa.
"La persona che te l'ha regalata." Aggiunse, aiutandomi a capire a cosa si riferisse.
"Wesley" Risposi. Nel pronunciare il suo nome sentii un sussulto nel mio cuore.
"Oh, si tratta di un ragazzo allora. Raccontami di lui" mi propose. Si mise comoda e mi prestò tutta la sua attenzione.
Se dovevo essere sincera non mi piaceva tanto l'idea di condividerlo con gli altri, anche se erano solamente i miei pensieri avevo paura che avrebbero potuto trovarlo magnifico anche solo attraverso quelli senza neanche vederlo.
Chiusi gli occhi, sospirai e sorrisi immaginandomelo.
"Apparentemente sembra qualcuno di molto pericoloso. Con quel broncio e la postura sempre rigida.
Ma in fondo credo che sia la persona più fantastica che io abbia mai conosciuto.
Pensavo che nessuno sarebbe mai riuscito a capirmi, a sentirsi a proprio agio nel mondo in cui vivo ma lui ci è riuscito.
È come se viaggiassimo perennemente sulla stessa cresta d'onda. Come se le nostre menti fossero connesse.
Delle volte forse è troppo impulsivo ed è tanto cocciuto, ma ha un cuore così grande che ci si potrebbe perdere dentro.
E ha gli occhi più verdi e belli di questo stupido mondo..." e non lo vedrò mai più, continuai nella mia mente.Era dura accettarlo, ma c'era l'un per cento delle probabilità che le nostre potessero incrociarsi.
Gli assistenti sociali erano andati a prendermi in ospedale e mi avevano portata nella casa famiglia in cui stavo. Non mi ricordavo più da quanto ci fossi lì dentro.
Era sicuramente meglio che stare per strada, senza riparo, acqua e cibo. Sapevo che dovevo ringraziare per quell'opportunità, fuori esistevano sicuramente persone più sfortunate di me. Ma quello non era il mio posto.
Io non ero fatta per stare rinchiusa come un uccellino in gabbia. Io volevo essere libera, volevo scappare di lì.
Bussarono alla porta e una signora dal viso dolce e paffuto piombò dentro alla stanza. La ragazza si alzò e uscì, lasciandomi sola con lei.
"Ciao tesoro, sono passata per scambiare due parole con te" mi disse con un tono gentile. Andò a sedersi sul letto, che non stava molto distante e posò le mani in grembo.
"Quando vi ospitiamo in questa casa speriamo sempre che la vostra vita possa prendere una piega migliore."
In che modo la mia vita sarebbe potuta cambiare in meglio? Mi chiesi.
"Sai che c'è sempre la possibilità che qualcuno voglia conoscervi e magari adottarvi per darvi una famiglia e un futuro" continuò.
"Mh" Borbottai distrattamente.
"Da un po' di tempo c'è una persona che si è interessata a te da subito."
"Cosa?" Strillai. Balzai in piedi e mi allontanai. "Io non voglio essere adottata. Non voglio nessuna famiglia, voglio solo andarmene da questo posto!"
"Capisco benissimo come ti senti tesoro, ma questa persona è venuta fin qui per vederti. Perché non ascolti che ha da dirti? Tutti meritano almeno una possibilità no?"
Incrociai le braccia al petto e voltai il viso.
"Forza, ti accompagno" mi incoraggiò. Tenni il muso per tutto il percorso fino al suo ufficio e anche dentro.
"Ben trovata signora Lancaster, vuole che vi lasci sole?" Chiese la signora. Evidentemente si trattava di una donna.
"Se non le dispiace" Sentii dire.
La signora mi fece l'occhiolino e mi spinse con grazia all'interno della stanza.
"Ciao April" mi salutò.
Riconobbi immediatamente la sua voce. Spalancai gli occhi e la guardai incredula.
Logan's pov.
"Fate largo! Ragazzina, senti con quelle orecchie? Spostati, devo passare!" Gridò ordini Crystal, agitando le mani mentre andava dritta verso il tavolo della mensa con la sua camminata determinata. Bryan, al suo fianco, le spostò la sedia da sotto al tavolo.
"Ci manca solo che si metta a farle fresco con una foglia di palma gigante" commentò Hailey.
Brett e Colin entrarono. Stranamente non andarono a sedersi vicino a loro come avevamo presunto, ma vennero verso di noi.
"Possiamo sederci?" Ci chiese Colin. Brett non osò guardarci in faccia.
"No" rispose Wes.
Gli lanciai un'occhiataccia e sospirai. "Solo positività, ricordi? Me l'avevi assicurato!" Borbottai, guardandolo storto.
"Da quando scontrare due bicchieri di succo all'ananas equivale ad assicurare qualcosa? Hai parlato soltanto tu." Fece lui, con quell'espressione furba.
"Potete sedervi" gli dissi, indicandogli le i posti liberi vicini a noi.
"Lui ha cercato di rubarmi la ragazza" disse Wes, puntando il dito contro Brett.
"Ma non è più qui, perciò non c'è più alcun motivo per cui dobbiate litigare" risolsi la questione.
"Il trio si è sciolto?" Gli domandò, inarcando le sopracciglia.
"L'avete visto no?" Ci disse Colin, riferendosi a Bryan. "Da quando si è messo con quella è diventato insopportabile"
"Più di quanto lo fosse già?" Chiese Wes.
Gli lanciai un'altra occhiataccia.
"Crede che siano i nuovi Brad Pitt e Angiolina Jolie. Non fa altro che parlare di lei, di quando la sposerà e di come assieme conquisteranno il mondo" continuò.
"L'ha stregato, è l'unica spiegazione logica" intervenne Hailey.
Colin la guardò e rise, senza distogliere lo sguardo da lei.
"Perciò niente più Brett, Bryan e Colin?" Domandò Wesley.
"Niente più Brett, Bryan e Colin." Confermò Brett.
"Potrei quasi dire che la situazione inizia a farsi interessante" mormorò. Quel sorrisetto che si stampò in viso non mi piacque affatto.
"Avevo detto positività, solo positività!"
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Rebel 2
RomanceSeguito di Rebel La vita di April, un adolescente dallo spirito libero, cambia imprevedibilmente quando il padre decide di portarla in un collegio per insegnarle le buone maniere che secondo lui non è riuscito a farle apprendere. Durante la sua per...