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"Perché... è te che voglio e ho capito che non potrò smettere neanche con tutta la volontà! Perché nessuna è come te. Per me sei tu la più bella! Non me ne frega niente se le altre sono più intelligenti o più pazienti. Le altre non sono April." Mi disse, gesticolando furiosamente.
Rimasi senza respiro.
"Allora lasciala."
"July... non posso chiudere una relazione così di punto in bianco." Protestò.
Amavo il modo in cui pronunciava quel soprannome che mi aveva messo. Sarei rimasta ad ascoltarlo in ripetizione.
"Ti do ventiquattro ore di tempo per dirle quello che hai appena detto a me e per chiarirle di non avvicinarsi più, distanza minima di un metro e mezzo."
Lui rise anche se sapeva benissimo che ero piuttosto seria.
Le due fossette spuntarono puntuali ai lati della sua bocca. D'un tratto i miei pensieri presero una strada diversa. Bramosa, gli fissai le labbra con una certa insistenza. Morivo dalla voglia di risentire il suo sapore dolce.
Gli afferrai la testa e mi avvicinai al suo viso. I nostri respiri si mischiavano.
"Non è giusto..." sussurrò.
"Lei non si è fatta problemi a baciarti se ricordo bene, senza nemmeno accertarsi che fossi impegnato." Obbietti.
"Sono felice di sapere che non sono l'unico geloso fra i due." Disse.
Smisi di ascoltarlo non appena cominciò la frase. Con un movimento rapido unii le nostre labbra. Ci baciammo con una tale urgenza da non trovar tempo da sprecare per prendere fiato.
Il mio cuore batteva così veloce che avevo paura potesse esplodere.
Se il nostro primo bacio era stato abbastanza dolce questo era tutt'altro. Non c'era alcuna traccia di quella timidezza che avevamo avuto la sera, solo tanta passione.
Wesley mi accarezzava con delicatezza, come se fossi qualcosa di prezioso e avesse paura di rompermi da un momento all'altro.
Quando le nostre lingue si toccarono lo sentii gemere. Era un gemito misto di piacere e sofferenza.
Con le mani ai lati del mio viso, si scostò di poco e mi osservò. Io feci lo stesso, mentre recuperavo fiato. Con le labbra lucide, gli occhi splendenti che sorridevano e i capelli scompigliati era semplicemente bellissimo.
"Mi sei mancata troppo..." mormorò.
Staccò una mano da me e la portò dentro ad una tasca dei suoi jeans blu notte. "Credo che questa ti appartenga." Mi disse, mostrandomi la catenina.
Andò dietro di me, me la girò attorno al collo e l'agganciò.
Lo afferrai per il braccio e lo trascinai verso l'ingresso.
"Che vuoi fare?" Spalancò gli occhi, puntandosi con i piedi per terra.
"Questa è la mia serata, voglio ballare con te. C'è bisogno del permesso?" Chiesi, inarcando le sopracciglia.
Sotto agli occhi curiosi di tutti lo portai al centro della sala, facendomi spazio fra il resto delle persone.
"Aspettami qui." Mi disse, prima di dirigersi con sicurezza verso lo spazio riservato al dj. Lo vidi dirgli qualcosa all'orecchio. Il ragazzo sorrise, dopodiché Wesley tornò da me.
Mi afferrò per la vita e mi girò verso di se.
La musica si bloccò. Un secondo dopo partì un'altra canzone. La stessa canzone che avevamo preparato per le olimpiadi di ballo.

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Rebel 2
Storie d'amoreSeguito di Rebel La vita di April, un adolescente dallo spirito libero, cambia imprevedibilmente quando il padre decide di portarla in un collegio per insegnarle le buone maniere che secondo lui non è riuscito a farle apprendere. Durante la sua per...