33.

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Due giorni dopo l'accaduto ci fu il funerale di Lis. Se dovevo essere sincera non ero affatto pronta, ne psicologicamente, ne fisicamente. Non ero pronta a vedere i suoi genitori e al modo in cui erano ridotti a causa della perdita della loro unica figlia. Non ero pronta a sentire tutte quelle persone che si fingevano dispiaciute per lei quando non se n'erano mai importate. Le sue vecchie amiche, Ellie e Amber, erano fra quelli. Non ero pronta a ricevere ulteriore conferma del fatto che lei non fosse più con me.

Tuttavia mi feci forza. Meritava un saluto degno e glielo avrei dato.

Mia madre se ne stava seduta nel divano del soggiorno, le gambe unite e gli occhiali da sole che le coprivano gli occhi, nascondendo la sua fragilità. Vestita interamente di nero mi aspettava.

"Possiamo andare?" mi chiese.

Mi limitai ad annuire. Mi misi le mai in tasca e la seguii fuori, il nostro autista ci stava già aspettando con l'auto già accesa.

Nella chiesa in cui si sarebbe svolto non erano presenti solo i suoi famigliari, ma anche l'intero collegio: dai professori, alla cuoca, persino le donne delle pulizie e il giardiniere. I genitori di Lis erano seduti in prima fila, con il capo chino e le mani strette in grembo. Alzavano il viso solamente per ringraziare alle condoglianze.

Accanto alla sua bara, posizionata vicino all'altare, c'era la sua foto. Risaliva a qualche anno pria. Aveva il viso più giovane ma era sempre bellissima.

Durante tutta la cerimonia non ascoltai una parola. Erano cose che avevo ascoltato un sacco di volte. Cose che ripetevano per ogni persona, senza differenza.

Non avevo scritto un discorso come Margot mi aveva suggerito. Lei diceva che per l'emozione non avrei spiccicato parola. Ma andai comunque dietro il microfono, con gli occhi pieni di compassione puntati addosso.

"Oggi stavo pensando come l'arrivo di una sola persona, non programmata, possa completamente rivoluzionare il nostro mondo. Io non aspettavo Lis, ma è stata l'imprevisto migliore che mi potesse capitare. Lis è stata la mia compagna di avventure, la mia migliore amica. L'unica di cui avrei avuto sempre bisogno.
Vi devo dire la verità: prima che io arrivassi al collegio non credevo nell'amicizia. Non avevo mai avuto un vero amico. Non uno di quei amici che ti prestano una penna o ti accompagnano al bagno, ma  uno di quei amici di cui ti puoi fidare ciecamente, uno di quei amici che si prenderebbero una pallottola al posto tuo pur di proteggerti. Beh, Lis mi ha fatta ricredere anche su questo. Lei ha creduto in me, sempre. Lei mi ha accettata con tutte le mie stranezze. Quelle che gli altri criticavano sempre. Lei mi ha dimostrato il suo amore senza pretenderne in cambio. Ha avuto pazienza, nonostante io tendessi ad escluderla. Perciò fatte attenzione da chi vi circondate, perché è questo ciò che vale veramente. Il resto sono solo piccoli dettagli.
Lis, se mi stai ascoltando, sappi che ti porterò sempre nel mio cuore. Rimarrai sempre in quello di tutti noi. Spero che lassù, ovunque tu sia, stia facendo una vita migliore di quella che quà giù, ingiustamente ti hanno tolto. Te lo meriti." conclusi, guardando verso l'alto.

Poi sorrisi.

Quando scesi, tra gli applausi della gente, lo sguardo mi cadde in fondo. Sulla soglia della porta.

Come una furia sfrecciai. Lo sguardo di Bryan fu attraversato da un lampo di terrore.

"Che diavolo ci fai qui!?" gridai, a pieni polmoni.

Mi sentii presa in giro, mancata di rispetto.

Strinsi i denti e con tutta la rabbia che un essere umano potesse provare, con entrambe le mani, lo afferrai per la stoffa della maglietta e lo scaraventai a terra.

Quando il dolore, la rabbia, la frustrazione erano tanto forti, tanto da superare la fisicità, niente aveva più limiti. Erano delle sensazioni così devastanti, capaci di distruggerti, e distruggere ciò che avevi intorno, se solo glielo avessi permesso.

E ne avrei avuto il coraggio, se solo ciò che contava per me non fosse più prezioso. Se rimanere con mia madre, la mia nuova famiglia. Con Wesley, il ragazzo che amavo, con i miei amici, non fosse una priorità.

"Vattene e non farti più vedere." Sibilai.

Lui ispirò. Si alzò goffamente da terra e lentamente si allontanò.

Quando mi voltai, per tornare indietro, vidi Wesley, appoggiato al muro, con le caviglie e le braccia incrociate, mentre mi guardava.

Mi raggiunse e mi avvolse in un caldo e confortevole abbraccio.

"Sono fiero di te, per tutto." Mormorò contro i miei capelli. Abbassò il capo e mi baciò sulla fronte.

"Wes..." Sussurrai. Mi spostai da lui e posai qualche secondo lo sguardo sul pavimento, riordinando nella mia mente le parole giuste da dire.

"Che c'è?" Mi chiese dolcemente, spostandomi una ciocca di capelli che mi era sfuggita.

"Io... credo di doverti dire alcune cose..." deglutii.

Forse non era il posto più adatto. Lì, fuori da una chiesa, in mezzo al nulla.

Ma con Lis avevo capito che era giusto dire ciò che si sentiva alla prima occasione che si presentava. Perché sarebbe potuta essere l'ultima.

"Anche io." Concordò Wesley. "E prima che tu inizi, qualsiasi cosa debba dirmi, voglio che tu sappia che non mi sono pentito l'altra sera, quando ti ho detto di amarti. Ero ubriaco, è vero. E non è stato propriamente romantico. E probabilmente tu avrai fatto fatica a credermi, ma era la verità. Era ciò che sentivo, e quello che sento tutt'ora. Ti amo, April, e questo non potrà cambiare mai." Mi disse. Troppo velocemente per poterlo interrompere.

Appena smise di parlare, gli posai una mano dietro alla nulla e lo spinsi contro di me, unendo le mie labbra alle sue. Sentirlo così vicino fu un sollievo per la mia mente e per il mio cuore.

Ci baciammo lentamente e teneramente. Niente di indecente.

"Ti amo anche io, Wes." Gli dissi. Lui sorrise raggiante contro la mia bocca.

Mi resi conto che nulla era più prezioso del suo sorriso. Avrei potuto fare a meno di tutto, ma non della sua felicità.

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Salve ragazze/i! Sono consapevole del mio immenso ritardo.

Sono in quinta e come ben saprete c'è bisogno di più impegno nello studio, in più sta per finire il primo quadrimestre, quindi lo stress, le verifiche, raddoppiano!

Perdonatemi, vi voglio bene in ogni caso!

Finalmente April e Wes si sono dichiarati! Nei prossimi capitoli avrete di più di loro due.

Come vi è sembrato l'addio che April ha dato a Lis?

E di Bryan?

Non so ancora quando, ne come, finirà questa storia. Ma ci sono ancora alcune cose da aggiungere/chiarire.

Se volete potete leggere THE BOY WHO STOLE MY HEART. L'aggiorno molto frequentemente! Grazie a chi lo farà!

Niky 💕

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