4.

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Mi sedetti nella sedia a lei e appoggiai i gomiti sulla sua scrivania. Finì di firmare un foglio, si tolse gli occhiali da vista e mi prestò attenzione.

"Va tutto bene a casa? Hai già mangiato? Immagino tu abbia conosciuto Sophie" mi tartassò di domande.

"Si, va tutto bene. Si, ho già mangiato e si, l'ho conosciuta. È molto gentile e disponibile." Risposi.

"Sono felice" mi disse sincera.

"Vorrei chiederti una cosa"

"A proposito?"

"Di Lis"

"Che è successo a Lis?" Si allarmò.

"Oh niente! Sta bene, almeno fisicamente."

"Allora che c'è?"

"Volevo parlarti del suo test."

"Credevo che questo argomento fosse ormai chiuso da tempo, ne ho già parlato con lei! Avrebbe dovuto studiare di più!"

"Tu conosci Lis da più tempo di me, sappiamo benissimo entrambe che lei è una studentessa modello. La sua media è altissima, non pensi che sia insolito quel suo voto? E oltretutto un peccato che perda un anno solo per uno stupido test?" Mi puntai.

"Non lo riterrei stupido, era il più importante" replicò.

"Dalle una seconda possibilità! Rifarà il test prima dell'inizio delle lezioni, ti prometto che non ne rimarrai delusa! Capirai quando è brava Lis e quando lei tenga a recuperare quest'anno. È davvero tristissima per ciò che è successo" la pregai.

"April, la decisione è già stata presa"

"Lis è la mia migliore amica e io mi sento malissimo nel vederla cosi giù di morale. Avevamo in mente di andare all'università assieme e tanti altri progetti. E se penso che non potrò più averla al mio fianco quando uscirò di qui..." mi portai una mano al cuore e guardai il pavimento. Avrebbero dovuto darmi una medaglia per la recita che stavo mettendo in atto.

"Vuoi andare all'università?" Mi chiese. "Sono molto contenta di questa tua decisione, e del futuro che potresti avere"

"Il futuro di Lis è in bilico e spetta a te rimetterlo in equilibrio! Potresti rendere felici tante persone con un solo gesto, perché dietro non c'è solo lei ma anche i suoi genitori..." continuai. La sua faccia mi metteva davvero a dura prova, facevo fatica a non ridere.

"Ma..."

"Ti prego! Ti prego, ti prego, ti prego." La supplicai, unendo le mani. Sporsi il labbro inferiore e le feci gli occhioni.

"Va bene! Di a Lis di prepararsi perché le permetterò di ripetere il test, ma solo per questa volta! Non farò sempre queste eccezioni!" Sospirò.

"Grazie! Sei la migliore!" Balzai in piedi e la baciai su una guancia.

"Non oso immaginare cosa succederà fra un mese se già al secondo giorno mi faccio convincere in questo modo" mormorò.

Saltellai fuori dal suo ufficio e andai alla ricerca della mia migliore amica. La ritrovai a girovagare per il corridoio, aveva un'aria assente.

"Chi sono io?" Le chiesi, piombandole davanti.

"Mh... April?" Disse, guardandomi stranita.

"Errato! Io sono la migliore amica sulla faccia di questa terra, e sai perché?"

"No, perché?"

"Perché ho una fantastica notizia da darti che ti cambierà l'umore." Annunciai.

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