Rebel 2

11.

April's pov.

"Lis? Mi stai ascoltando?" Le chiesi. Quando non sentii alcuna risposta da parte sua mi voltai verso di lei e notai che stava guardando qualcuno dietro di se. Seguii il suo sguardo e mi accorsi che si trattava di Bryan.

"Lis? Che succede?" Le domandai.

"Dobbiamo andarcene di qui." Mi disse, prendendomi una mano.

"Perché?" Chiesi confusa.

"April, dobbiamo andarcene subito." Ripetè. Mi strinse la mano e mi trascinò via. Continuava a guardarsi alle spalle. Solo quando entrammo in casa mia si rilassò.

"Spiegami che cosa ti prende. Subito."

"Aveva uno sguardo strano. Credo che abbia qualcosa in mente." Disse nervosa. Si passò una mano tra i capelli e si morse il labbro inferiore.

"Chi?"

"Bryan." Deglutì.

"Bryan? Cosa dovrebbe avere in mente?" Chiesi, confusa.

"Tu non sai niente." Constatò guardandomi.

"Cosa dovrei sapere? Mi stai preoccupando."

"Devi stare attenta a lui, se lo vedi nei paraggi allontanati, qualunque cosa sospetta che senti diccela immediatamente. Okay?"

"Lis, dimmi subito che cosa sta accendendo." Mi impuntai.

"Ciò che ti è successo non è stata una coincidenza, April." Sussurrò.

"A cosa ti riferisci?"

"A tuo padre, quelle persone non erano lì per caso, ma per ucciderlo. Era tutto programmato. Tua madre è stata pagata per portarti via di qui. Era tutto progettato da Bryan e da Crystal." Mi Disse.

"C-cosa?" Domandai, incapace di crederci. "Perché l'hanno fatto? Che cosa vogliono da me?" Gridai.

"Wesley era il suo obbiettivo. Voleva distruggerlo e sapeva che il modo migliore era colpire le persone a cui lui tiene. Non si è fermato a te."

"Che cosa vuol dire che non si è fermato a me? Che cos'altro ha architettato?"

"Quello che ha fatto ad Hailey è terribile." Abbassò lo sguardo. "Io non c'ero. Ma da quello che mi ha raccontato Logan forse è stato meglio così. L'ha violentata April, nel bagno delle ragazze e l'ha lasciata lì priva di sensi. Ma non gli bastava ancora, il male che aveva già fatto non era sufficiente. Ha picchiato Logan, io ero lì e non sapevo in che modo aiutarlo. Aveva la faccia piena di sangue!"

"È di questo che parlavate quel giorno." Sussurrai. "Perché non mi avete detto niente? Io meritavo di saperlo!" Strillai.

"Lo so! Mi dispiace. Ma non è facile da dire." I suoi occhi si riempirono di lacrime.

"Perché non l'avete detto a nessuno?" La mia voce tremava.

"Avevamo paura! Ho visto i suoi occhi mentre minacciava Wesley, aveva lo sguardo di chi non teme niente! Aveva lo sguardo di chi ci avrebbe fatto passare l'inferno."