April's pov.
Per la ventesima volta in un giorno bussai alla porta della stanza di Lis. Non era ancora uscita di lì neanche per mangiare.
"Lis, per favore aprimi. Sono io, April." La pregai, appoggiandomi al legno freddo.
Dopo qualche attimo interminabile di attesa finalmente la serratura scattò. La porta si aprì lentamente. Dietro di essa mi si presentò una Lis distrutta. L'uniforme del collegio era tutta sgualcita. Sotto agli occhi delle profonde occhiaie violacee. Aveva i capelli tutti fuori posto.
Posai il piatto colmo di cibo sul suo comodino e mi sedetti accanto a lei.
"Gli hai parlato?" Domandò in un sussurro.
Io annuii.
"Credo che dovreste parlare Lis. Mettere in chiaro ogni punto di questa situazione." Le consigliai. Ne avevano assolutamente bisogno. Entrambi meritavano di conoscere le verità.
"Sono stanca April." Mi disse con le lacrime agli occhi.
"Lo so Lis, capisco come ti senti. A me non devi dare nessuna spiegazione." L'Abbracciai. Appoggiò la testa sulla mia spalla e si strinse maggiormente al mio corpo.
"Però credo anche che se lo ami veramente tanto non dovresti sprecare tempo. L'ho capito troppo tardi. E ti assicuro che non c'è sensazione più opprimente del rimpianto. Quella consapevolezza che avresti potuto cambiare le cose ma non l'hai fatto. Per orgoglio. Logan è ancora lì fuori che ti aspetta, non sarà sempre così."
"Io lo amo con tutta me stessa." Disse. "So che anche lui mi ama. Ma so anche che prova qualcosa nei confronti di Hailey. Io lo conosco April. So leggere il suo sguardo."
Avevo così tanta paura per Lis che potesse avere ragione.
"E lei non si metterà da parte. Lei lo vuole tanto quanto vuole me. Ho paura che possa portarmelo via. Io non riesco a immaginarmi senza di Logan."
Avrei voluto prometterle che nessuno l'avrebbe mai portato via da lei. Avrei inventato qualsiasi cosa pur di vederla felice.
"Comunque vada Lis, non devi mai dimenticare il valore di te stessa. Me l'hai insegnato tu. Se andrà bene sarò contenta con te, se andrà male ci sarò comunque. Sempre."
"Sempre." Ripetè.
La presi per mano e con un po' di forza riuscii a sollevarla dal letto. Con le dita le asciugai il viso e la ripulii dai residui del trucco.
Quando uscimmo dalla sua stanza, Logan che aspettava con la schiena contro al muro ormai arreso, scattò. I suoi occhi si illuminarono quando vide Lis.
Lasciai un'ultima carezza alla mia amica, per confrontarla, prima di abbandonarli.
"April." Sentii chiamarmi.
Confusa e leggermente infastidita mi voltai verso di Kim.
Con pochi passi mi raggiunse. Ordinata ed educata come sempre.
"So che ci siamo conosciute in un modo parecchio critico..."
"Spuntare dal nulla e baciare il mio ragazzo davanti ai miei occhi non lo descriverei come un modo parecchio critico di conoscerci, lo reputo più un modo per rischiare la propria giovane vita." Commentai.
"Volevo scusarmi con te, capisco che non dev'essere stato affatto piacevole."
Inarcai le sopracciglia scettica.
"Mai abbassare la guardia davanti al nemico."
Non fui io a parlare tuttavia anche se erano più o meno i miei stessi pensieri. Crystal piombò tra noi due, con la sua solita aria presuntuosa Si attorcigliava una ciocca di capelli tra le dita.
STAI LEGGENDO
Rebel 2
RomanceSeguito di Rebel La vita di April, un adolescente dallo spirito libero, cambia imprevedibilmente quando il padre decide di portarla in un collegio per insegnarle le buone maniere che secondo lui non è riuscito a farle apprendere. Durante la sua per...