Wesley's pov.
Non avevamo il permesso di muoverci e se proprio dovevano ci spostavano in gruppi. Andavamo dalla mensa all'atrio e viceversa. Eccetto qualche minuto ogni tanto per il bagno.
Il massimo della riservatezza che potevo avere era starmene in un angolino della scala, seduto su quel marmo freddo e scomodo.
"Sei qua da ore." Mi fece notare Brett.
"Non mi va di stare in compagnia e di scherzare." Risposi solamente.
Non mi sembrava giusto. La fuori da qualche parte c'erano due delle persone a cui tenevo di più al mondo e non stavano bene.
Lui si sedette affianco ai miei piedi e si appoggiò sui gomiti retti dalle ginocchia.
"Io non capisco Wesley. Hai fatto qualunque cosa per tenermi lontano da lei, chiunque ci provasse con lei uscivi fuori di testa. Perché l'hai lasciata andare così? Perché stai con Kim? Che senso ha tutto questo?" Mi chiese.
"L'ho fatto per Logan."
"Per Logan?" Chiese confuso. "A Logan piace April?" Domandò sconcertato.
"No!" Sbottai. "Non intendevo in quel senso. Logan è innamorato di Lis, ha occhi solo per lei."
"E allora?"
"Prima che stesse male abbiamo avuto un bruto litigio. In sostanza mi ha detto che se non intendo dedicarmi completamente a lei di lasciarla andare e di smetterla con le scenate che metto in piedi. Lui ha ragione, merita meglio di me. Non ha bisogno di qualcuno così incasinato."
"Sulla prima parte ha perfettamente ragione amico. Specialmente con una come April. Non è la solita scontata e facile a cui basta poco per accontentarla. C'è tutto un mondo dietro alla sua facciata, ma comunque, se ti sei innamorato di lei credo che tu l'abbia già capito. Credo anche che non si tratti del fatto che tu non voglia dedicarti completamente a lei. Probabilmente ti tatueresti il suo nome in fronte se ti fosse concesso. Si tratta forse di paura?" Disse.
Sbiancai ancor prima che potessi assimilare il resto delle sue parole.
"Innamorato?" Chiesi con voce strozzata.
Non volevo essere tragico ma quella parola mi terrorizzava a tal punto che pensavo sarei potuto svenire su quelle scale da un momento all'altro.
"È questo che ti spaventa!? L'idea di provare amore?"
"È assurdo." Mi affrettai a difendermi.
"In realtà è più assurdo che tu dica che sia assurdo."
Io lo guardai scioccato. Aprii la bocca ma non mi uscì assolutamente niente se non un fievole lamento.
"Vuoi prenderti un attimo? Hai bisogno di zuccheri?" Mi prese in giro, ridendo sotto ai baffi.
"Ti uccido." Lo minacciai.
"In questo momento sembri un cerbiatto spaventato, non ti esce bene la parte dell'assassino." Continuò a deridermi.
"Ma posso sempre riprendermi. Ti aprirò a metà e farò il brodo con le tue interiora se non la pianti." Lo avvisai.
"Disgustoso." Commentò con una smorfia. "Tornando a noi..."
"Oh no." Mormorai disperato.
"Il fatto che tu adesso sia qui accucciato, morente, il modo in cui ti sei allarmato non appena Lis ha detto il suo nome, come te la sei presa con Bryan o con tua sorella, il casino che hai piazzato quando hai scoperto che doveva andare a quella festa con quel suo amico e il fatto che tu l'abbia aspettata fregandotene delle conseguenze o quando sei scapato per andare a cercarla sono tutte delle dimostrazioni. In che altro modo vuoi chiamarlo se non amore?" Mi domandò.
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Rebel 2
RomanceSeguito di Rebel La vita di April, un adolescente dallo spirito libero, cambia imprevedibilmente quando il padre decide di portarla in un collegio per insegnarle le buone maniere che secondo lui non è riuscito a farle apprendere. Durante la sua per...