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Quando mia madre entrò nell'atrio del collegio, tutti gli alunni che erano stati appositamente riuniti, si sistemarono composti e in coro la salutarono.

"Buongiorno anche a voi." Sorrise Margot. "Da tempo ho organizzato questo progetto dedicato a voi, in cui siete proprio i protagonisti. Sono cambiate tante cose da quando ho deciso di creare questo progetto, tante cose che non mi aspettavo. Che non erano nelle aspettative di nessuno di noi. Ma ho comunque deciso di conservare i ricordi che ognuno di voi ha lasciato in questa scuola. In questa scuola che è andata avanti grazie alla vostra presenza, grazie al vostro impegno." Disse.

Dopo un attimo di silenzio scoppiarono tutti in un applauso.

"Come avrete notato, vi è stato impedito di scendere di sotto. Non prima che io ve lo permettessi. Con l'aiuto di professionisti che sono stati davvero bravissimi nel catturare i momenti migliori, abbiamo costruito una mostra fotografica!" Annunciò.

Tutti rimasero entusiasti e sorpresi.

Margot diede il via libera per poter osservare le fotografie da vicino. In un batter d'occhio tutti gli alunni e i professionisti stessi si sparsero, ammirando e commentando le immagini sistemate accuratamente dentro delle cornici nuove di zecca.

Mi fermai lungo il corridoio che portava alle aule.

"Guarda qui, Wes. Sempre con il sorriso eh." Commentò Brett, ridendo di lui, indicando una fotografia che lo ritraeva. Aveva le braccia conserte e il suo tipico broncio. La camicia sbottonata e i capelli scompigliati lo facevano sembrare proprio un scapestrato.

Scoppiammo tutti quanti in una risata, mentre lui si finse offeso.

"Hey, Slogan. Vieni a vedere!" lo chiamai, tirandolo per un braccio. C'eravamo io e lui, seduti uno davanti all'altro, inm un tavolo della mensa. Era il mio primo giorno al collegio. Logan era stato il primo con cui avevo parlato. Il primo che si era avvicinato a me senza pregiudizi, di sua spontanea volontà.

Logan sorrise, con gli occhi incollati sulla fotografia.

Si accostò a me, mi circondò le spalle con un braccio attirandomi a se.

"Eri una vera stronza, ma eri così carina allo stesso tempo che non me ne importò niente." Commentò.

Scossi la testa divertita, colpendogli il petto con un pugno giocoso. Lui mi scompigliò i capelli.

"Questa è stata scattata pochi minuti prima che riccioli d'oro mi minacciasse." Dissi, indicandone una affianco raffigurante me e Crystal nel cortile del collegio. Lei seduta in un tavolino assieme alle sue compagne di stanza, io in piedi davanti a lei, con le braccia incocciate e un'espressione furba.

"Credevo che ti fose passato il vizio di chiamarmi in quel modo!" esclamò Crystal.

"Mi mancava, sai?" le dissi, ridacchiando.

"Mi ricordo che ti eri fiondata su di Wesley e gli avevi accarezzato il viso e il petto, facendoci rimanere tutti esterrefatti. Io in realtà ero parecchio elettrizzato. Vi eravate azzuffate e Benny aveva chiamato la direttrice." Ricordò Logan, divertito.

"Eri una vera smorfiosa." Mi disse Crystal.

"Tu no?" inarcai le sopracciglia.

"Devi ammettere che non c'era movimento, nel collegio, da parecchio tempo. Avevamo bisogno di una come April, che portasse il giusto scompiglio." Fece Logan, baciandomi affettuosamente sulla testa.

"Adesso basta, però." Borbottò Wesley, mettendosi fra noi.

"Geloso!" lo prese in giro Colin.

"Qua era la tua festa di compleanno, April!"

"Eri venuto a svegliarmi con la scusa che avevi bisogno di confidarmi una cosa per te importante. Mi avevi costretta a vestirmi in modo decente, quando eravamo scesi di sotto, avevo scoperto che mi avevi organizzato una festa a sorpresa. È stato un gesto dolcissimo. Il primo compleanno felice che ho trascorso." Dissi a Wesley, che mi stava abbracciando da dietro.

Lui mi strinse una mano.

"Avevo preparato tutto nei minimi dettagli. Stavo cercando di conquistarti." Ammise, imbarazzato. "Ma tu ci avevi messo un secondo a distruggere tutti i miei sogni, precisamente quando mi avevi detto che ero il miglior amico del mondo."

"È terribile! Mi dispiace!"

"Ti dispiace così tanto che stai ridendo." Borbottò.

"Ma adesso stiamo insieme, e sai che ti amo da impazzire." Sussurrai, ad un centimetro dalla sua bocca.

"Non permetterò più a nessuno di portati via da me, adesso che sei mia." Mi disse, baciandomi dolcemente.

Qualcuno dietro di noi emise gemiti di disgusto.

"Vi ricordate le olimpiadi di ballo? Io mi meritavo di vincere!" si lamentò Brett. "oltre ad esser super talentuoso, con quel completo verde ero veramente sexy."

"Ma va!" sbottò Hailey. "Io c'ero. Non mi ricordo neanche di averti visto ballare, pensa quanto sei stato d'impatto."

"Hey, piccoletta!" le puntò un dito contro Brett.

"Siete così carini in questa foto!" esclamai, riferendomi ad Hailey e Wes. Si stavano abbracciando in mezzo al corridoio. Hailey era quasi invisibile fra le braccia del fratello maggiore.

Hailey guardò Wesley dolcemente.

"Sono felice di aver chiarito con te." gli disse, abbracciandolo. Era così bassa, in confronto a lui, che la sua testa gli arrivava al petto.  "Sono stata una vera sciocca." ammise.

"Dovresti ringraziare April, è stato anche merito suo. Ha fatto ragionare entrambi." le fece notare, spondole alcune ciocche di capelli da davanti al viso.

"Beh, a lei devo ancora farci l'abitudine. Prometto che un giornò succederà."

Del resto sarebbe stato abbastanza strano se Hailey, tutto d'un tratto si fosse rivolta a me in maniera troppo gentile. Non eravamo mai andate d'accordo. Che fosse per un motivo, come un altro.

"Però credo di poterti chiedere scusa per delle cose che ti ho detto, in passato. Non ti ho mai conosciuta veramente, non credo di esser la persona giusta per giudicarti." mi disse. Nei suoi occhi vidi la sincerità.

Io le sorrisi. Wesley ci guardò orgoglioso.

Quando ci spostammo alla foto seguente, ci ammutolimmo tutti quanti. Eravamo tutti quanti riuniti: io, Wesley, Logan, Brett, Colin, Crystal e Lis. Eravamo terribilmente felici. In quel momento niente sembrava farci paura.

mi si inumidirono gli occhi.

"Ogni notte viene a trovarmi nei sogni." dissi, guardando la mia migliore amica.

"Se fosse qui con noi ci direbbe di smetterla di piangerci addosso." osservò Colin.

"Lei non se n'è mai andata."

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Eccomi qui, tornata!

Con molto dispiacere, vi comunico che la mia amata, unica e indimenticabile (almeno per me) storia, Rebel, sta giungendo al termine. Devo ammettere che ho pianto mentre scrivevo questo capitolo, mentre ricordavo alcuni momenti dei nostri protagonisti.

Probabilmente il prossimo capitolo sarà anche l'ultimo, l'epilogo.

Mi si spezza il cuore al solo pensiero che presto non tornerò più in queste pagine per raccontarvi della vita di April. Mi sono affezionata a lei come se fosse una mia carissima amica da una vita!

Scrivetemi qui cosa ne pensate, cosa vorreste leggere e cosa vi aspettate!

Vi voglio immensamente bene, ma ricordatevi che comunque non vi abbandonerò mai. Mi trovate sempre in The boy who stole my heart, magari anche voi vi innamorerete di Rider come ho fatto io.

Alla prossima, dolcezze. Niky.

Rebel 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora