La settimana integrante il giorno di Natale passò molto più in fretta di quanto Thomas e Newt potessero aspettarsi.
Non avevano fatto grandi cose, per lo più erano normalmente usciti col gruppo e la vigilia e il giorno di Natale erano rimasti a casa di Thomas, passando due giorni tranquilli come avevano sempre fatto sin da bambini, in quel periodo.
Con l'unica differenza che la famiglia di Newt non era stata presente.Newt aveva gradito il regalo di Thomas molto più di quanto questi potesse aspettarsi, ma il giorno di Natale di per sé era stato indescrivibile, l'atmosfera era stata pura, tranquilla e dopo tanti anni ad entrambi sembrò di essere tornati a vivere davvero.
Anche grazie a questo, i giorni erano trascorsi con una velocità allarmante, mancavano meno di due giorni al trentuno dicembre e quindi alla famosa festa della quale Minho non smetteva di parlare da quando l'aveva programmata.
Il tempo era stato dei migliori, offrendo dei giorni miti, nonostante solitamente a Natale nevicasse, ma il clima fu comunque piacevole.
Thomas non aveva più chiesto nulla a Newt riguardo argomenti troppo delicati che lo avevano scosso, perché aveva notato che a volte sul viso dell'altro ragazzo comparivano come delle ombre, gli si incupivano gli occhi, ma era qualcosa di pochi secondi e poi tornava a sorridere.
Il moro si chiedeva spesso quanto potesse davvero aver sofferto Newt, ma non voleva nemmeno obbligarlo a raccontargli quelli che per lui erano ancora punti interrogativi, non voleva rovinare il buon umore del ragazzo quando lo vedeva sorridere, quindi non era stato toccato alcun tasto dolente.In quei giorni, il padre di Newt si era fatto sentire un'unica volta, per pochissimi secondi.
Con sorpresa del biondo, a Natale, Kyle lo aveva chiamato, dandogli gli auguri e chiudendo la telefonata senza aspettare che il figlio potesse rispondere.
Tuttavia, quella chiamata era stata semplicemente cancellata, anche dalla memoria del ragazzo, dato Newt non ci aveva più ripensato.Era tardo pomeriggio, Thomas e Newt avevano deciso di guardare un film a tema natalizio che ormai era giunto alla fine, nessuno dei due in realtà l'aveva trovato granché, ma i due ragazzi non furono capaci di ammettere che lo avevano utilizzato come scusa per potersi sedere sul divano, vicini, con un plaid a coprirli e godere del tepore creato dai loro corpi a distanza minima.
«I ragazzi hanno deciso di uscire e ritrovarsi al chiosco del parco, li raggiungiamo?» disse Newt, leggendo i messaggi inviati sul loro gruppo.
«Volendo... certo, uscire al freddo dopo essere stato sotto questo plaid...» mormorò Thomas, stringendosi la morbida coperta addosso.
Newt rise, scostandola dal proprio corpo e alzandosi, il moro avvertì il cambiamento, senza la vicinanza dell'altro ragazzo.
Thomas si diede mentalmente dell'idiota ancora una volta, non riuscendo a spiegare nemmeno a sé stesso che diamine gli stesse succedendo.«Dài Tommy, alzati e andiamo» Newt si avvicinò di nuovo al divano per togliere il plaid da sopra Thomas, che sbuffò rumorosamente.
Pochi minuti dopo, si trovavano già fuori di casa, avvolti entrambi nei cappotti per evitare di soffrire il freddo.
La temperatura era sicuramente scesa, comparandola ai giorni precedenti.«Voglio tornare sotto il plaid» si lamentò Thomas, mentre camminava al fianco di Newt sul marciapiede.
«Ti comporti come un cacchio di bambino, Tommy» Newt scosse la testa, l'ombra di un sorriso sul suo volto.
«Menomale che devi compiere diciassette anni» soggiunse.«La fine di gennaio è ancora lontana, Newt» ribatté Thomas, «Posso permettermi di essere un bambino ancora per un po'.»
Newt si limitò ad alzare gli occhi al cielo, a volte i discorsi di Thomas erano davvero immaturi e privi di senso.

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Saudade | Newtmas
FanfictionSaudade: (n.) un nostalgico desiderio di essere di nuovo vicino a qualcosa o qualcuno che è distante, o che è stato amato e poi perso; "l'amore che rimane". [ A nostalgic longing to be near again to something or someone that is distant, or that has...