Capitolo 58: "Ultimo: il primo di una lunga serie"

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È sera abbiamo cenato nel nostro chalet, ma non ci siamo agghindati come il cenone di San Silvestro richiede, ho in serbo una sorpresa per lei molto alternativa:

"Amore sei pronta?"

"Sì sì eccomi!"

"Il cappellino dov'è?"

"È proprio necessario?"

"Danielle!"

"Mi muovo come un pinguino, tanta è la roba che mi hai fatto indossare qui sotto, vorrei evitare di risultare ridicola"

"Credimi non lo sei, vedrai che più tardi mi ringrazierai."

"Eccomi. La coperta è proprio necessaria? Non ti sembra di esagerare?!?"

Ha alzato un sopracciglio senza rispondermi, di solito lo fa quando si sente esasperato, ma che cavolo! In fondo vorrei solo evitarmi una figuraccia, ma per la nostra tranquillità sarà meglio tacere, anche se... ok... fatico a reprimere ciò che provo, ma mi morderò la lingua.

Usciamo, il buio e il freddo della sera ci avvolgono. Ci dirigiamo verso la seggiovia.

"Posso sapere dove stiamo andando? Ho pazientato fino ad ora... dai..."

"Adesso concentrati e sali, al tre: uno, due, tree!"

Saliamo in seggiovia con un mezzo salto, una volta accomodati, apre la coperta e la appoggia sopra di noi.

"Dove stiamo andando?"

"In cima per poi ridiscendere!"

"Tu e le tue idee non convenzionali: ecco perché indosso la tuta da neve e sono imbottita con di tutto di più, qui fuori si gela!"

"Ma va? Non lo sapevo..."

Mi accoccolo a lui senza pensare a nulla.
Una volta in cima....

Un numero indefinito di sciatori si trova disposto su due file, allo sparo, che capisco essere il segnale di partenza, ognuno accende un candelotto luminoso poi, in modo ordinato si lancia nel buio.

"È bellissimo!"

"Sono contento che ti piaccia! Adesso dobbiamo scendere!"

Mentre siamo in viaggio, guardo sotto di noi la fiumana colorata che scende a valle.
È uno spettacolo senza paragoni.
Ormai la maggior parte di loro è arrivata a valle...

"Nell'attesa di brindare, ti regalo un bacio in ricordo di questo ultimo dell'anno: che sia il primo di una lunga serie!"

"Grazie!"

Poggio le mie labbra sulle sue ed è pura magia.

Ethan osserva nuovamente l'orologio, mentre a squarciagola inizia il suo conto alla rovescia e io con lui.
Appena scatta il nuovo anno sotto di noi, nella neve, si illumina la scritta 'Buon anno nuovo'

"Tanti auguri piccola mia!"

"Anche a te amore mio!"

"Allora ne valeva la pena?"

"Sì, decisamente, un ultimo dell'anno unico nel suo genere"

Una volta a terra, raggiungiamo la piazza, ci accomodiamo presso un risto-mobile e gustiamo degli ottimi stuzzichini con del vino eccezionale.
Una volta finito, ci rechiamo a vedere da vicino il grande falò: osservo i colori delle fiamme mutare in continuazione, mentre mi gusto il loro calore e mi diverto ad osservare le danze locali con costumi tipici.

"Che cosa guardi con così tanto interesse?"

"Il falò, i suoi mutevoli colori, e poi c'è quel fantastico gruppo di ragazzi che danzano divinamente. Non trovi anche tu?"

"Sì è uno spettacolo davvero unico, ma alza lo sguardo e ne vedrai un altro, ancora più significativo"

Faccio come mi ha detto, e un tappeto di stelle rapisce il mio sguardo.

"Woow! Sono tantissime e luminosissime!"

"Vieni, allontaniamoci così da godere di questa meraviglia, ma lontani da tutto questo caos!"

"Ti seguo!"

Abbiamo fatto pochi passi quando cala il silenzio, i giovani ballerini locali salutano, si dileguano, e nell'aria le note di una delle più belle canzoni d'amore che sia mai stata scritta...

"Balla con me Didi!"

"Non chiedo di meglio!"

Mi stringo a lui nonostante l'impaccio iniziale, la nostra sintonia non tarda ad emergere.

"Quindi conosci la canzone, e a quanto sento la tua pronuncia perfettamente in linea con il testo"

"La adoro... Ed Sheeran è un cantante che apprezzo particolarmente"

"E sentiamo cosa apprezzi in lui maggiormente?"

"La dolcezza, la sensibilità che trasmette quando canta"

"Adesso potresti smettere di pensare a lui e concentrarti di più su di me?
Baciami ne ho un estremo bisogno"

"Amore mio!"

Le nostre bocche si uniscono prima in modo casto, poi in modo sempre più bisognoso.
Un bacio lento, prolungato, carico di significato, un bacio che silenziosamente mi spinge a chiedergli di più.

Finita la canzone ci incamminiamo verso casa, una volta arrivati tolgo gli scarponi, più velocemente esco dalla tuta da neve, poi è la volta dei leggins, a seguire il pile, e la maglia termica.

"Danieeele"

"Ethan la predica a dopo, adesso ho bisogno di una doccia come si deve, anzi potrei avere freddo là dentro, tutta sola"

Mi guarda e poi sfottendomi risponde:

"Certo povera piccola, avviati, ti raggiungo"

L'acqua calda della doccia idromassaggio è una panacea per il mio corpo, resto sotto quel getto di acqua calda per un tempo indefinito, finché lui non mi raggiunge:

"Questo lo prendo io se non ti spiace"

Dice rubandomi il detergente.
Un secondo dopo le sue mani vigorose  insaponano le mie spalle, la mia schiena, e, quando lo raggiungono strizzano il mio sedere ... gemo.
Mi giro verso Ethan, che delicatamente si concentra sui miei seni li massaggia lavandoli delicatamente, scende sulle braccia con più vigore e sulla pancia, poi sparisce dalla mia vista per concentrarsi sulle cosce che sfrega energicamente, specialmente verso l'interno.
Mi appoggio al cristallo con le mani, ansimo, mentre lui divertito mi dice:

"De Martino sei la solita"

"Ti diverti dottore?"

"Parecchio se devo essere sincero!"

"Non vale: ora tocca a me godere della perfezione di questo corpo splendido nello specifico lì sotto qualcuno mi reclama: sei mio."

Gli torno il favore insaponando ogni centimetro del suo corpo, e carezza dopo carezza il suo respiro si fa sempre più corto, il suo sguardo acceso e voglioso risponde alla mia domanda inespressa: mi desidera almeno quanto io desidero lui.

Una volta volta in camera il suo corpo  sovrasta il mio, facendomi sua... la cosa più dolce e rude del mondo, a cui non riuscirei mai a rinunciare.

"I Colori del tuo sorriso..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora