Capitolo 73: "Prof."

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Sono seduta ai piedi del letto mentre osservo il sole tramontare, mi perdo ad osservare quel colore rosso-arancione uniforme e caldo.

"Danielle, cosa guardi di così magico, per farti trovare zitta ed immobile?"

"Massimiliano, ciao... guardo il tramonto"

"Allora vai alla finestra, godrai di una vista migliore!"

"Dici davvero, posso alzarmi?"

"Sì, ma a piccoli passi, aspetta ti aiuto"

Si avvicina, mi siedo sul bordo del letto, sospiro, mi soffermo un attimo, ho il cuore che batte all'impazzata... appoggio i piedi, tremolante mi alzo, barcollo, le sue mani mi afferrano saldamente.

"Piano, piano, ti lascio... sei pronta?"

"Sì, sì, ci sono"

I miei piedi avanzano a passi incerti e piccoli piccoli, decido che è inutile tentennare oltre, azzardo un passo più lungo, barcollo, ma vado oltre, arrivo alla finestra con il respiro affannato, come se avessi percorso un'infinità di kilometri, sorrido felice.
Alberti mi fissa serio mentre aggiunge:

"Tutto a posto? Problemi?"

"No, mi sento bene, nonostante abbia faticato, mi sento euforica..."

"Sei ancora debole, niente che con un po' di riposo non si possa sistemare!"

"Massimiliano, ancora riposo?!?"

"Eh sì signorina De Martino, tanto riposo, aggiungerei cibo salutare, letto comodo, con qualcuno che si occupi di te in un ambiente famigliare..."

"Almeno..."

"Sei pronta per tornare a casa!"

"Sul serio?"

"Mai stato più serio di così, ma, se pensi di non essere ancora pronta per tornare a casa, una scusa qualunque per trattenerti ancora un po' la trovo ..."

"No,no,no,nooo! Non vedo l'ora di uscire da qui"

"Allora questa è l'ultima notte che passerai qui in reparto, domani prima di pranzo sarai a casa, ma con prudenza, questa -dice indicando una sedia a rotelle- diventerà la tua migliore amica almeno per i prossimi giorni"

"Una sedia a rotelle?"

"Sì e non è trattabile"

"Ok, ok, se non è trattabile... Una domanda: Ethan ne era a conoscenza?"

"Ho dato del lavoro extra al mio precisissimo vice primario, una serie di dati da rivedere, ordinare e consegnare il prima possibile, così da poter valutare attentamente le tue condizioni, e decidere sul da farsi, credo che sarà molto felice di ricevere la notizia da te".

"Tu sei diabolico..."

"Naa, sono il capo, rientra nei miei doveri affidare le faccende di importanza relativa o minore ai miei collaboratori, e tenere per me i consulti importanti e decisivi."

"Addirittura?"

"Da quanti anni ci conosciamo noi due?"

"Una vita..."

"Già! Ora signorina si torna a letto, è meglio non esagerare, forza..."

"Subito"

Mi sistemo semi-seduta a letto:

"Tutto bene?"

"Sì, sto bene, puoi andare tranquillo, so che hai ancora dei pazienti da controllare"

"Vero. Buona cena a domani"

"Buon lavoro"

... Che silenzio, mi sa che il capo l'ha torchiata per bene... entrerò piano, così se sta riposando non la disturberò.
Mi sbagliavo è sveglia e ha sul viso quell'espressione buffa e sognante che adoro, quel sorriso dai molteplici colori non mi stancherei mai di osservarlo è una donna tanto delicata quanto fort..."

"I Colori del tuo sorriso..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora